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Quercetina nel trattamento di pazienti covid-19 positivi

La malattia da coronavirus (COVID-19) colpisce sia il sistema respiratorio che l’organismo nel suo insieme. Molecole naturali, come la quercetina flavonoide, come potenziali metodi di trattamento per aiutare i pazienti a combattere il COVID-19.


Desta attenzione l’ impiego della quercetina nel trattamento di pazienti Covid-19 positivi. Dati recenti, di almeno quattro studi, dimostrerebbero la capacità di questo flavonoide, presente in buone quantità in diversi alimenti, come frutta e nella verdura, e/o impiegato come integratore alimentare, nel ridurre l’impatto della malattia in termini di severità e complicazioni correlate. L’associazione con la vitamina C sembrerebbe aumentare la biodisponibilità della Quercetina , interrompendo l’ingresso, la replicazione e l’attività enzimatica del virus e allo stesso tempo sostenendo e rinforzando la risposta immunitaria. La somministrazione abbinata di Quercetina e vitamina C è una strategia sperimentale per la prevenzione e il trattamento di diversi virus respiratori.


La ricerca ha rilevato che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Lo studio è pubblicato sull'International journal of biological macromolecules .


La quercetina è uno dei flavonoidi alimentari più abbondanti, tanto che se ne stima un consumo medio quotidiano attraverso la normale dieta compreso indicativamente tra 25-50 milligrammi.


QUERCETINA PLUS - 30 cpr


Tra gli alimenti/cibi più ricchi di quercetina si annoverano:


· cappero (in rapporto al peso è la piante che ne contiene di più, 234 mg per 100 g di boccioli crudi),


· grano saraceno,


· uva bianca/rossa


· vino rosso (nell’uva infatti questa viene sintetizzata sia nelle varietà bianche che rosse, ma per quanto riguarda il vino si concentra soprattutto nel rosso in virtù del processo di trasformazione)


· cipolla rossa,


· tè verde,


· mirtillo,


· mela,


· propoli,


· sedano,


· radicchio,


· cavolo.



Tra le indicazioni per cui viene più spesso utilizzata spiccano le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti, che ne hanno favorito la ricerca in numerose aree mediche e con diversi obiettivi:


· supporto al sistema immunitario,


· riduzione del gonfiore,


· efficacia antitumorale (oltre che preventiva),


· controllo della glicemia,


· supporto alla prestazione sportiva,


· prevenzione di malattie cardiovascolari.



UN PRIMO STUDIO evidenzia la capacità della quercetina di impattare sul deterioramento clinico nel paziente Covid-19 positivo attraverso la regolazione del sistema sfingomielinasi acida/ceramide, implicato nell’internalizzazione del virus nelle cellule epiteliali respiratorie. L’azione si tradurrebbe nella riduzione del rischio di intubazione e mortalità da infezione virale.


UN SECONDO STUDIO dimostra che la combinazione di 1.000 mg/die di quercetina, in un regime alimentare con fosfolipidi di girasole, favorisce la riduzione della frequenza e della durata dei ricoveri, come anche della necessità di ossigenoterapia non invasiva, limiterebbe la progressione severa della malattia fino a non richiedere il passaggio ai reparti di terapia intensiva e il numero di decessi. La formulazione è stata studiata in 152 pazienti ambulatoriali Covid-19, per un periodo di 30 giorni, confermando l’effetto adiuvante nel trattamento dei primi sintomi e nella prevenzione degli esiti gravi della malattia. Come ulteriore dato, la quercetina si distinguerebbe anche per l’elevato profilo di sicurezza e per possibili proprietà anti-fatica e pro-appetito.


UN TERZO STUDIO , randomizzato, in aperto e controllato, che ha arruolato 42 pazienti ambulatoriali Covid-19, di cui 21 trattati con il protocollo di cura tradizionali e 21 con una integrazione con quercetina in un sistema alimentare con fosfolipidi di girasole per 2 settimane evidenzia l’efficacia della olcola. In questo secondo gruppo di pazienti è stato possibile osservare una sensibile riduzione nei tempi di negativizzazione al test molecolare, della severità dei sintomi e dei predittori negativi di Covid-19.


UN QUARTO STUDIO ha voluto valutare l’azione della quercetina in combinazione con i farmaci antivirali remdesivir e favipiravir in pazienti gravi non ricoverati in terapia intensiva. Coloro che avevano ricevuto anche un integratore alimentare a base di 500 mg di quercetina unita a vitamina C per migliorarne l’efficacia e la biodisponibilità, avrebbero mostrato oltre ai benefici standard citati, anche una riduzione dei livelli sierici di proteina C-reattiva quantitativa, lattato deidrogenasi e fosfatasi alcalina. Invece non si sarebbero notate significative differenze in termini di contenimento della mortalità, riduzione del periodo di ricovero e/o del numero di accessi in terapia intensiva.


RECENTEMENTE è stata rilevata una pubblicazione su PubMed ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38107099/ ) relativa ai benefici della QUERCETINA nella prevenzione e trattamento del COVID-19 e sindromi virali influenzali dal titolo: “L'effetto della supplementazione di quercetina sugli esiti clinici nei pazienti affettati da COVID-19: Una revisione sistematica e meta-analisi”.


Lo scopo di questa revisione sistematica e meta-analisi è fornire una panoramica completa dell’impatto dell’integrazione di quercetina su fattori infiammatori, ricoveri ospedalieri e mortalità dei pazienti con COVID-19.


La ricerca è stata condotta su PubMed, Scopus, Web of Science, EMBASE e Cochrane Library utilizzando parole chiave pertinenti fino al 25 agosto 2023.


Sono stati inclusi studi randomizzati e controllati (RCT) che confrontavano pazienti COVID-19 che avevano ricevuto integrazione di quercetina rispetto ai controlli. Abbiamo incluso cinque studi che riassumono le prove in 544 pazienti.


LA META-ANALISI HA MOSTRATO CHE LA SOMMINISTRAZIONE DI QUERCETINA HA RIDOTTO SIGNIFICATIVAMENTE


· l'attività LDH (differenza media standard (SMD): -0,42, IC 95%: -0,82, -0,02, I 2 = 48,86%),


· ha ridotto il rischio di ricovero ospedaliero del 70% (RR : 0,30, IC95%: 0,14, 0,62, I 2 = 00,00%),


· ricovero in terapia intensiva del 73%(RR: 0,27, IC 95%: 0,09, 0,78, I 2 = 20,66%)


· e mortalità dell'82%(RR : 0,18, IC 95%: 0,03, 0,98, I2 = 00,00%).


Non sono stati riscontrati cambiamenti significativi nella CRP, nel D-dimmer e nella ferritina tra i gruppi.


È stato scoperto che la quercetina riduce significativamente i livelli di LDH e diminuisce il rischio di ricovero ospedaliero e di terapia intensiva e di mortalità nei pazienti con infezione da COVID-19. Essendo presente in natura, non può essere brevettata e chiunque può usarla.


BIBLIOGRAFIA:


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Fonte: //www.medicinaintegratanews.it/


//www.erboristeriarcobaleno.it/prodotto/quercetina-plus-30-cpr/