Comunicati Stampa
Neutralità climatica e povertà energetica
Il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva "Case Green" con l’obiettivo di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. L’intento è quello di agire in modo prioritario sul 15% degli edifici più energivori per ogni stato membro, collocati nella classe energetica G (la più bassa). In Italia si tratta di circa 1,8 milioni di edifici residenziali (sul totale di 12 milioni, secondo l’Istat).
Il testo prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028 , mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E) entro il 1° gennaio 2030 e D) entro il 2033. Per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.
La normativa prevede che i Piani nazionali di ristrutturazione includano misure di sostegno con obiettivi chiari, programmi di ristrutturazione a costo zero e misure che facilitino l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti, prevedendo per esempio premi per le ristrutturazioni profonde, soprattutto degli edifici con le peggiori prestazioni. Inoltre dovrebbero essere previste sovvenzioni e sussidi mirati a supporto delle famiglie vulnerabili per contrastare la povertà energetica .
In tema di povertà energetica poi, va ricordata l’esistenza del bonus elettrico e gas che quest’anno dovrebbero raggiungere circa 5 milioni di famiglie.
“Il passaggio all’automatismo – dichaira Ircaf – ha determinato per le forniture energetiche un significativo aumento della platea dei beneficiari che, nel 2021, sono stati poco meno di 2,5 milioni per il bonus elettrico e poco più di 1,5 milioni per quello gas, con un incremento rispettivamente, del 208,9% e del 182,7% rispetto al 2020. Nel 2022 sono ulteriormente aumentati, rispettivamente, a oltre 3,7 e 2,4 milioni di nuclei familiari. Per l’anno 2023, ARERA stima un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare a circa 5 milioni di nuclei familiari ”.
"Fra le richieste ultetriormente avanzate, ci sono la diffusione di servizi specializzati rivolti alle comunità di consumatori vulnerabili, attraverso sportelli e tutor sul territorio; l’accelerazione della revisione degli incentivi per gli interventi di efficientamento energetico delle abitazioni , con una particolare linea dedicata alla riqualificazione dell’ edilizia residenziale pubblica e delle situazioni abitative più degradate; l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione sul tema della povertà energetica; la sospensione del distacco per morosità incolpevole e la costituzione di un fondo nazionale di contrasto alla povertà energetica".