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Ruolo dei probiotici nella prvenzione delle allergie

L'idea di impiegare i probiotici nella terapia nelle malattie allergiche prende le mosse dalla cosiddetta Teoria Igienica che può essere riassunta con la frase: " Più infezioni - meno allergie ".


La teoria igienica, proposta per la prima volta da David P. Strachan in un articolo pubblicato sul British Medical Journal nel 1989 [i] , tenta di spiegare l'osservazione epidemiologica secondo la quale la rinite allergica e la dermatite atopica (entrambi malattie allergiche) sono meno comuni nei bambini provenienti da famiglie con molti componenti e, quindi, presumibilmente esposti a più agenti infettivi attraverso i loro fratelli e le loro sorelle, rispetto ai bambini provenienti da famiglie con un solo figlio.


Attualmente, la teoria igienica viene estesa, oltre che agli agenti infettivi, anche all'esposizione ai batteri simbionti (batteri in grado di stabilire con l'organismo ospite dei rapporti in cui entrambi gli organismi traggono vantaggio e nessuno dei due ne subisce danno) ed ai parassiti come importanti modulatori dello sviluppo del sistema immunitario. In altre parole, le alterate risposte del sistema immunitario che si osservano nei pazienti allergici deriverebbero da una ridotta esposizione, nei primi anni di vita, ad infezioni batteriche e virali [ii] che avrebbero il ruolo di far maturare correttamente il sistema immunitario (tecnicamente la mancanza di infezioni, provocherebbe una insufficiente stimolazione Th1 che si tradurrebbe in un aumento delle risposte Th2, correlato alle malattie allergiche) [iii] .


L'intestino è un organo di grandi dimensioni (1,5-2 Kg) in cui il numero degli organismi presenti ( flora batterica intestinale ) è, nell'uomo adulto, 10 volte superiore al numero di cellule che lo compongono. Lo sviluppo della flora batterica intestinale sembra giocare un ruolo attivo nella maturazione del sistema immunitario oltre a indurre l'immunità innata nei confronti dell'ospite, proteggere le cellule epiteliali, regolare l'accumulo dei grassi e stimolare l'angiogenesi intestinale [iv] , [v] .


Durante la vita fetale, l'intestino è sterile e l'acquisizione della flora intestinale avviene durante il parto e nei primi giorni di vita [vi] . Lo sviluppo della flora, inoltre, è influenzata da molti fattori ambientali come il tipo di allattamento e le terapie antibiotiche. Dal punto di vista terapeutico la flora intestinale può essere modificata mediante probiotici, prebiotici e simbiotici.


I probiotici sono microorganismi vivi che, somministrati in quantità adeguate, conferiscono dei benefici per la salute all'ospite attraverso un'azione diretta o cambiando la composizione della microflora. I prebiotici sono ingredienti alimentari non digeribili in grado di fornire effetti benefici sulla salute dell'ospite stimolando selettivamente la crescita e/o l'attività di un limitato numero di batteri nel colon. I simbiotici sono rappresentati da combinazioni dei precedenti.


Dagli studi finora condotti risulta che i probiotici possono avere un ruolo nella prevenzione delle malattie allergiche quando somministrati durante la gravidanza a madri di bambini a rischio di atopia [vii] o a soggetti atopici in giovane età [viii] . Tra i lattobacilli studiati, il Lactobacillus rhamnosus GG (probiotico di origine umana isolato da Gorbach e Goldin nel 1985 resistente al pH acido ed agli acidi biliari in grado di attaccarsi alle cellule epiteliali colonizzando l'intestino umano con buone caratteristiche di crescita) ha un ruolo nella prevenzione della comparsa della dermatite atopica nei bambini anche se, finora, i risultati non sono stati confermati nel lungo periodo o quando la somministrazione avviene in pazienti più in là con gli anni [ix] .


In definitiva, dai dati scientifici attualmente disponibili si può dire che i probiotici sono sicuri in termini di effetti collaterali, sono efficaci nell'alleviare e ridurre l'incidenza della dermatite atopica nei primi due anni di vita, non sono in grado di prevenire le sensibilizzazioni allergiche, gli effetti dipendono dal ceppo batterico utilizzato.


Gli studi futuri dovranno dirci quale sia la corretta finestra terapeutica temporale entro cui ha senso consigliare tale trattamento e per quanto tempo durano gli effetti di tale terapia dopo la sospensione del trattamento stesso.



Bibliografia


[i] Strachan DP. Hay fever, hygiene, and household size. BMJ 299: 1259-1260, 1989.


[ii] Matricardi PM, Rosmini F, Riondino S, et al. Exposure to foodborne and orofecal microbes versus airborne viruses in relation to atopy and allergic asthma: epidemiological study. BMJ 2000; 320:412-417.


[iii] Romagnani S. Immunologic influences on allergy and the TH1/TH2 balance. J Allergy Clin Immunol. 2004 Mar;113(3):395-400. Epub 2004 Feb 1. Review.


[iv] Bjorksten B, Naaber P, Sepp E, Mikelsaar M. The intestinal microflora in allergic Estonian and Swedish 2-year-old children. Clin Exp Allergy 1999; 29:342-346.


[v] Sepp E, Julge K, Mikelsaar M, Bjorksten B. Intestinal microbiota and immunoglobulin E responses in 5-year-old Estonian children. Clin Exp Allergy 2005; 35:1141-1146.


[vi] Penders J, Stobberingh EE, van den Brandt PA, Thijs C. The role of the intestinal microbiota in the development of atopic disorders. Allergy 2007; 62:1223-1236.


[vii] Kalliomaki M, Salminen S, Arvilommi H, et al. Probiotics in primary prevention of atopic disease: a randomized placebo-controlled trial. Lancet 2001; 357:1076-1079.


[viii] Kalliomaki M, Salminen S, Poussa T, Isolauri E. Probiotics during the first 7 years of life: a cumulative risk reduction of eczema in a randomized, placebo-controlled trial. J Allergy Clin Immunol 2007; 119:1019-1021.


[ix] Kristin Wickens, Peter N. Black, et al. A differential effect of 2 probiotics in the prevention of eczema and atopy: A double-blind, randomized, placebo-controlled trial. J Allergy Clin Immunol 2008; Volume 122, Number 4.