Comunicati Stampa
Sicurezza “uomo morto”
A volte, per migliorare significativamente il livello di sicurezza, basterebbe una comunicazione più efficace tra i vari settori industriali ed economici. Alcune soluzioni che costano pochi euro potrebbero salvare delle vite, ma…
Un gravissimo incidente riportato dalle cronache ha suscitato alcune riflessioni, forse per deformazione professionale; infatti, occupandomi quotidianamente di sicurezza, certi ragionamenti sorgono spontanei.
Cos’è accaduto?
Secondo il racconto, un’auto fuori controllo si è schiantata contro le auto ferme a un casello autostradale, causando la morte dei passeggeri e di quelli di un’altra auto ferma per il pedaggio.
La scena era impressionante, simile a quelle delle cronache di guerra, con auto ribaltate e distrutte, e il gabbiotto del casellante (miracolosamente illeso) completamente divelto.
Quali possono essere le cause?
Le cause, ancora da accertare, lasciavano aperte varie ipotesi. Una di queste potrebbe essere che il sistema di velocità costante, comunemente chiamato “cruise control”, fosse attivato e non controllato.
Nelle auto moderne ci sono due sistemi di controllo della guida: uno è il pilota automatico, che si può attivare solo in autostrada e si disinserisce quando si superano i limiti di velocità o si staccano le mani dal volante.
Entrambi i sistemi sono chiaramente ispirati alla sicurezza.
Oltre a questo, c’è il sistema che mantiene costante la velocità senza necessitare l’uso dell’acceleratore.
Questo secondo sistema non si interrompe se si staccano le mani dal volante o se si perde conoscenza; quindi, un’auto lanciata a 130 km/h potrebbe schiantarsi senza impedimenti.
Sistema “dell’uomo morto”
Il problema della perdita di controllo alla guida è stato affrontato molti anni fa nel settore ferroviario, con il sistema denominato “dell’uomo morto”.
Per garantire che la locomotiva sia sempre sotto il controllo del macchinista, questi deve azionare un comando con una certa frequenza.
Se il comando non viene azionato, il treno si ferma automaticamente e invia segnali di pericolo.
Un sistema simile, non troppo complicato, sarebbe utile anche nelle automobili con sistemi automatici che mantengono costante la velocità.
Infatti, nelle auto “vecchie” o meno sofisticate, se non si mantiene il piede sull’acceleratore con la giusta pressione, la velocità diminuisce automaticamente.
Nelle auto moderne, si possono riposare gambe e piedi, ma il veicolo procede comunque, aumentando il rischio.
Forse i progettisti hanno già considerato e scartato questa soluzione per motivi di costo o altre ragioni, ma questa possibilità esiste ed è facilmente dimostrabile.
Progettare la sicurezza
Purtroppo, la sicurezza delle automobili è a volte compromessa dalla mancanza di soluzioni anche banali.
Ad esempio, le cronache riportano incendi di auto incidentate a causa della pompa della benzina che continua a versare combustibile da tubazioni rotte nell’urto, su parti ad alta temperatura.
Questo inconveniente si potrebbe evitare con un interruttore inerziale che costa pochi euro o forse meno.
Saremmo felici di sbagliarci in queste considerazioni e vorremmo essere smentiti da chi ha l’onere di progettare gli autoveicoli su cui si spostano ogni giorno milioni di persone. Tuttavia, in attesa di smentite, rimane la preoccupazione.
Noi di CEC.group possiamo assisterti in tutto il percorso necessario per immettere i tuoi prodotti in modo legale nel Mercato Europeo nel rispetto del diritto comunitario.