Sei in: Risorse: Comunicati Stampa:

Comunicati Stampa

Gianni lettieri: infrastrutture e pnrr per rilanciare il sud, l’intervista su “la discussione”

Per ridurre il divario tra Nord e Sud è necessario un cambio di rotta. Non più incentivi ma nuove infrastrutture per attrarre investimenti e rendere competitivi i territori. A sostenerlo è Gianni Lettieri in un’intervista rilasciata a “La Discussione”.



Gianni Lettieri: “Per attrarre investimenti non bastano le aziende, servono territori competitivi”

Prima la pandemia, poi lo scoppio del conflitto russo-ucraino, e nel mezzo una pesante inflazione che riguarda in primis materie prime ed energia. Uno scenario economico complesso in cui il Mezzogiorno rischia di rimanere, se è possibile, ancora più indietro. Per rilanciare i territori del Sud l’unica strategia efficace è puntare sulle infrastrutture. Non ha dubbi Gianni Lettieri : per risolvere i problemi atavici del Mezzogiorno, il Governo deve abbandonare la strada degli incentivi, rivelatasi miope, e creare le condizioni per attrarre investimenti. Il Presidente di Atitech ha affrontato l’argomento in un’intervista rilasciata a “La Discussione”. “ Per esperienza personale – ha dichiarato l’imprenditore – posso dire che gli incentivi sono importanti ma non sono il tassello esclusivo che fa decidere a un imprenditore di investire nei territori del Sud Italia ”. Qualsiasi contributo a fondo perduto, se mancano le infrastrutture, non sarà mai attrattivo quanto un territorio dove invece il livello dei servizi è elevato: “ Puoi avere tutti gli incentivi del mondo – spiega Gianni Lettieri ma se l’azienda opera in un territorio poco competitivo è destinata a finire, perché oggi la competizione non avviene più tra azienda e azienda, ma tra territori che funzionano e territori che non funzionano ”.


Gianni Lettieri: “Al Sud bassa capacità progettuale e di spesa. Inflazione fenomeno serio”

È così che nel tempo in Italia si è venuto a creare quello che il Patron di Atitech definisce come un vero e proprio paradosso, ossia “ un Mezzogiorno dove ci sono spazi e manodopera da occupare e un Nord dove di spazi non ce ne sono più e dove ci sono meno dipendenti da assumere ”. Le risorse del PNRR oggi rappresentano un’opportunità più unica che rara per invertire il trend. Tuttavia, avverte Gianni Lettieri , per via della lentezza della burocrazia e di una PA che non brilla certo per efficienza il rischio è ripetere gli stessi errori del passato, con le Regioni del Sud costrette a stornare circa 10 miliardi di euro di fondi della Comunità europea inutilizzati: “ Mi preoccupa la capacità progettuale e di spesa del Mezzogiorno delle risorse del Pnrr. In questi territori non siamo abituati né a progettare né a spendere ”. Un ulteriore allarme viene dall’aumento repentino dei prezzi causato dalla guerra in Ucraina, con la Bce pronta a seguire la Fed sul rialzo dei tassi di interesse. Un colpo per imprese e famiglie, che verranno ancora più limitate nell’accesso al credito: “ L’inflazione è un problema serio – avverte Gianni Lettieri fa alzare i tassi di interesse alle aziende che erano abituate a lavorare da anni con tassi bassi. E mette in difficoltà anche le famiglie, costrette a fare i con l’aumento del costo di alimentari e bollette ”.