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Rimborso tari utenza domestica





Ai gentili Clienti


Loro sedi


OGGETTO:Rimborso TARI utenza domestica









Premessa


Dato l’ampio spazio mediatico di questi giorni circa il diritto al rimborso dei contribuenti sulla TARI (tassa sui rifiuti) pagata in eccesso sulle utenze domestiche, è intervenuto direttamente il MEF con la Circolare n. 1/Df del 20/11/2017 per fornire gli opportuni chiarimenti.



In particolare, nella richiamata Circolare è stato affrontato il problema sollevato dall’On. L’Abbate, il quale nel corso di un’interrogazione parlamentare metteva alla luce il fatto che:


· qualora all’abitazione civile fosse legata una pertinenza, molti comuni hanno applicato la quota variabile della TARI sia all’una sia all’altra, con conseguente disparità di trattamento nel caso in cui, a parità di composizione di nucleo familiare, ci fosse solo l’abitazione con una superfice di mq pari alla somma della superficie dell’abitazione e della pertinenza (si veda esempio successivo).



Quota fissa e quota variabile


La TARI è stata istituita dall’art. 1, comma 639, della Legge n. 147/2013, quale componente dell’imposta unica comunale (IUC) posta a carico dell'utilizzatore per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.


Si tenga presente che per utenza domestica :


· deve intendersi quella comprensiva sia delle superfici adibite a civile abitazione sia delle relative pertinenze.














Il chiarimento


Secondo il Dipartimento delle Finanze:


· la quota fissa di ciascuna utenza domestica deve essere calcolata moltiplicando la superficie dell’alloggio sommata a quella delle relative pertinenze per la tariffa unitaria corrispondente al numero degli occupanti dell’utenza stessa, mentre la quota variabile è costituita da un valore assoluto, vale a dire da un importo rapportato al numero degli occupanti che non va moltiplicato per i metri quadrati dell’utenza e va sommato come tale alla parte fissa ".












Nella Circolare è riportato un esempio pratico da cui si evince l’evidente disparità di trattamento. In particolare, si considerano i seguenti dati:


Esempio


Chi


Composizione


I° nucleo familiare


3 componenti


Abitazione = 100 mq


II° nucleo familiare


3 componenti


Abitazione = 80 mq


Pertinenza = 20 mq





Inoltre si considerano:


· Quota fissa TARI = 1,10 euro al mq;


· Quota variabile TARI = 163,27 euro


Fino ad oggi, in una situazione del genere molti Comuni hanno operato nel modo che segue:



Esempio


Chi


Cosa


Quota Fissa


Quota variabile


Totale TARI


I° nucleo familiare


Abitazione = 100 mq


(100 x 1,10) = 110,00


163,27


273,27


II° nucleo familiare


Abitazione


(80 x 1,10) = 88,00


163,27


436,54


Pertinenza


(20 x 1,10) = 22,00


163,27





Dall’esempio si evince che qualora si considerasse la parte variabile in riferimento sia all’abitazione sia alla pertinenza, a parità di componenti il nucleo familiare e di superficie, l’importo della TARI risulta molto più elevato rispetto al caso in cui non si disponga della pertinenza, con conseguente disparità di trattamento. Infatti, la superfice complessiva per entrambi i nuclei familiari è 100 mq ma, mentre il primo pagherebbe 273,27 euro il secondo nucleo andrebbe a pagare 436,54 euro. Secondo il chiarimento del MEF, invece:


· il corretto calcolo prevede che la superficie dell’abitazione e della pertinenza vadano sommate e la parte variabile vada, dunque, applicata una sola volta (e non sia sull’abitazione sia sulla pertinenza).


Esempio


Chi


Cosa


Quota Fissa


Quota variabile


Totale TARI


I° nucleo familiare


Abitazione = 100 mq


(100 x 1,10) = 110,00


163,27


273,27


II° nucleo familiare


Abitazione


+


pertinenza


[(80+20)] x 1,10) = 110,00


163,27


273,27





Il rimborso


Laddove il contribuente riscontri un errato computo della parte variabile effettuato dal Comune o dal soggetto gestore del servizio rifiuti, lo stesso può, quindi, richiedere il rimborso del relativo importo.


Per l’istanza valgono le seguenti regole:


Istanza di rimborso


Dove presentarla


Entro quando


Come


Al Comune


Entro 5 anni dal termine di versamento


Non sono previste particolari formalità ma deve indicare alcuni elementi essenziali, ossia:


· tutti i dati necessari a identificare il contribuente;


· l’importo versato e quello di cui si chiede il rimborso;


· i dati identificativi della pertinenza che è stata computata erroneamente nel calcolo della TARI.














Si invia con la presente un fac-simile di istanza di rimborso.







Distinti saluti