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Invalido, gli negano la pensione e viene colpito da un aneurisma


Invalido, gli negano la pensione e viene colpito da un aneurisma

01. agosto 2017


SAN VENDEMIANO. Gli viene tolta la pensione d'invalidità, ma dopo poche settimane viene operato d'urgenza per un aneurisma. Rudy Crestani, 45 anni di San Vendemiano, ha un'invalidità del 70% a causa di una grave miocardite. A settembre ha subito un delicato intervento chirurgico, per una trombosi ad una gamba. Oltre che con la malattia, sta lottando con la burocrazia. Si trova tutte le porte chiuse, perché dichiarato inabile a svolgere attività lavorative. A giugno gli è stato tolto l'assegno, poiché l'Inps ha stabilito che non vi sono più le condizioni per concerderlo. «Al medico dell'Inps avevo detto: “Se non ci sono soldi datemi almeno l'idoneità al lavoro”», racconta Crestani, che ha lavorato per venticinque anni in supermercati e come agente di commercio, prima che gli fosse diagnostica la miocardite. «Ad oggi», sostiene, «mi trovo senza pensione e senza idoneità al lavoro, in quanto da vari datori di lavoro ricevo come risposta un secco: “Mi dispiace ma lei è un rischio per noi, non avendo l'idoneità al lavoro”». Per circa un anno ha avuto un'indennità di 670 euro, una pensione per la categoria “Iocom, invalidità esercenti attività commerciali”. Rudy Crestany è seguito dal reparto di cardiologia dell'ospedale di Conegliano, per una “miocardite con severa depressione della funzione di pompa. Nel 2014 la commissione medico legale dell'Ulss 7 ha accertato l'invalidità al 70%. «La vicenda comincia a giugno quando l'Inps di Treviso mi chiama per un controllo. Vado, prendo il biglietto, ma invece di andare nella sala dove c'erano medici e infermieri, vengo ricevuto in un altro ufficio, dove un incaricato, ancor prima di chiedermi qualcosa, mi riferisce che devono togliermi la pensione», racconta il quarantacinquenne. «Il giorno successivo ho inviato una mail agli uffici centrali dell'Inps, raccontando le mie perplessità», continua, «dopo un mese effettivamente sono stato ricevuto da un medico che mi ha fatto una visita». Dopo alcuni giorni, ad inizio luglio, gli confermano che la pensione gli verrà tolta. «Dai nuovi accertamenti sanitari effettuati» è la comunicazione dell'Inps, «risulta che non permangono le condizioni che dettero luogo al riconoscimento della pensione, e pertanto la stessa sarà revocata. Potrà presentare un ricorso amministrativo esclusivamente on-line».


Il peggio per il sanvendemianese doveva però ancora arrivare e le sue condizioni di salute si sono aggravate. Il 3 settembre è andato


al pronto soccorso di Conegliano ed è stato immediatamente trasferito al Ca' Foncello di Treviso, a seguito di un aneurisma alla gamba, rimanendo in ospedale per una settimana. Si è rivolto alla Cgil e adesso è in attesa di una chiamata dalla commissione medica dell'Ulss, per un nuovo esame.


01/08/2017

Dopo tre anni non è cambiato nulla senza pensione e senza idoneità al lavoro, grazie a questa piccola italietta di corrotti, truffatori e peggio politici.