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Degenerazione maculare: novità attuali e prospettive future

La degenerazione maculare è la principale causa di cecità irreversibile nei Paesi sviluppati. Per le forme secche , o per le forme umide che sono divenute cicatriziali, non ci sono soddisfacenti cure, ma ci sono terapie promettenti.



Le cellule staminali , il fattore neurotrofico ciliare , la rheopheresis , la autoemoterapia ozonizzata e le prostaglandine hanno dimostrato delle potenzialità nello stabilizzare o migliorare l'acuità visiva.


Secondo gli studi AREDS, le vitamine ed altri oligoelementi (gli " integratori ") possono rallentare la progressione verso forme più gravi di degenerazione maculare.


Esistono poi terapie adiuvanti come la riabilitazione visiva o i telescopi impiantabili in miniatura che possono consentire ai pazienti di adattarsi meglio alle conseguenze della malattia.


Fra le terapie che sono attualmente in fase di sperimentazione clinica dobbiamo menzionare la brimonidina , la doxiciclina , gli anticorpi anti-amiloide , l' inibitore RPE65 , gli inibitori del complemento , l' idrossiclorochina , il fluocinolone acetato intravitreale e vasodilatatori indicati con i nomi sildenafil , moxaverine e MC-1101 .


Ci sono anche terapia promettenti che non hanno dimostrato di essere efficaci. Queste, essendo sperimentali, hanno quasi tutte nomi strani come POT-4, eculizumab, tandospirone, anecortave acetato, antiossidante OT-551, sirolimus e vitamina E.

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