Comunicati Stampa
Verto group partner linguistico dell’agenzia spaziale
Verto Group confermato partner linguistico dell’Agenzia Spaziale, nella traduzione del Saggio sulla “Storia Italiana dello Spazio”, G. Caprara – Ediz. Bompiani.
Una lunga storia fatta di sogni e grandi uomini: a partire dai primi 'razzi' veneziani del Rinascimento al successo del lanciatore Vega. E' la dettagliata e avvincente 'Storia italiana dello spazio', raccontata con dovizia da Giovanni Caprara, giornalista responsabile della redazione scientifica de “il Corriere della Sera”: è stata in particolare una storia di avventurieri con una grande passione e grandi competenze".
Nonostante i grandi successi, esiste una scarsa percezione del ruolo ricoperto dall'Italia, "le persone si stupiscono quando scoprono che il 40% della Stazione Spaziale Internazionale è italiana, oppure del successo di Vega".
“…Nonostante i tempi di ristrettezze i progetti ESA European Space Agency vanno avanti, ed è bene che sia così perché sono trainanti per molte tecnologie e molte industrie di ogni tipo: si pensi per esempio all’importanza dell’informatica, della robotica e della scienza dei materiali nelle missioni interplanetarie. Fa tenerezza confrontare il grande affare spaziale di oggi con quelli che furono i suoi inizi, e in particolare gli inizi nel nostro paese. Ce ne offre l’occasione un libro di Giovanni Caprara di cui si sentiva il bisogno, una “Storia italiana dello spazio” pubblicata nei Saggi Bompiani (480 pagine, 19 euro). Il sottotitolo parla di “visionari, scienziati e conquiste dal XIX secolo alla Stazione spaziale. La sua traduzione in inglese consentirà dunque all’Italia di divulgare presso la comunità scientifica, gli stakolders, le istituzioni e i giovani, dell’importanza delle attività tecnico-scientifiche legate alle scienze spaziali, ed il livello di eccellenza del settore spaziale italiano in ambito europeo e mondiale. La versione in inglese dell’opera consentirà di raggiungere una platea cosmopolita, anche in occasione dei grandi eventi internazionali…”