Come affrontare l'ansia con il Training Autogeno
Cos’è l’ansia?
L’ansia è una risposta di adattamento che permette all’individuo di gestire e affrontare gli stimoli, le situazioni che ci circondano.
Un elevato livello di stress può essere legato a reazioni di ansia e preoccupazione eccessive che si manifestano per un periodo di tempo prolungato o quando ci si appresta a svolgere una o più attività. La persona che soffre di ansia, ha difficoltà nel controllare l'eccessiva preoccupazione.
Quali sono i sintomi legati all’ansia?
- irrequietezza, o sentirsi tesi o con “i nervi a fior di pelle”
- facile affaticabilità
- difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
- irritabilità
- tensione muscolare
- difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, oppure sonno inquieto o insoddisfacente
Quali sono gli effetti del Training Autogeno sull’ansia?
- rilassamento muscolare
- abbassamento della pressione arteriosa
- abbassamento della frequenza cardiaca
- abbassamento della frequenza respiratoria
- rilassamento viscerale
- produzione di una vasocostrizione a livello del capo
Come funziona il Training Autogeno?
Il T.A. consiste nella ripetizione di formule standard; le formule si riferiscono a specifiche zone e/o organi del corpo. La ripetizione mentale della formula determina una modificazione corporea che a sua volta è in grado di influenzare la psiche. Ciò è possibile perché mente e corpo non sono componenti autonome bensì sono strettamente correlate. In un rapporto di influenza reciproca pertanto è possibile attraverso attività mentali produrre modifiche di funzioni organiche.
Per esemplificare quanto detto, ossia per dimostrare il legame e l’influenza tra mente e corpo, si potrebbe pensare alla situazione in cui la sola idea di un buon pranzo può stimolare vere e proprie modificazioni fisiologiche quali la salivazione -acquolina in bocca- e secrezione gastrica.
In sostanza sia che si mangi il cibo sia che se lo immagini solamente, il corpo reagisce nello stesso modo.
Il Training Autogeno funziona secondo la medesima logica: l’idea procura una modificazione fisiologica.
Dall’esercizio della pesantezza, la formula “il braccio destro è pesante”: Ciò significa che l’idea di avere il braccio destro pesante determina delle modificazioni fisiologiche, ossia il muscolo si rilassa riuscendo ad avvertire così la pesantezza; per ottenere lo stato di pesantezza è necessario ripetere più volte mentalmente la formula e “fare esercizio”.
Da un punto di vista neurofisiologico, accade che la ripetizione mentale della formula provoca degli impulsi non solo sull’organo o sui muscoli direttamente interessati dalla formula, ma anche in una serie di muscoli non direttamente interessati.