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Isterosalpingografia - Sonosalpingografia

L'isterosalpingografia

L'isterosalpingografia (ISG) è stata ritenuta a lungo ed è tuttora considerata da molti medici l'esame fondamentale per valutare la condizione delle tube e, in misura minore, della cavità uterina.

E' un esame radiografico che consiste nell'iniettare nell'utero, attraverso il canale cervicale, un liquido opaco ai raggi-X e nell'eseguire poi una serie di radiografie che dimostrino il passaggio di questo liquido nella cavità uterina, nelle tube e nell'addome.

L'ISG si esegue nella prima fase del ciclo , tra la fine delle mestruazioni e l'ovulazione , perché in questa fase il collo dell'utero è più morbido.

In cosa consiste l'esame? Tramite un sottile catetere infilato nel canale cervicale il medico inietta il liquido nell'utero. Il liquido viene iniettato lentamente ma con una certa pressione, e dunque dall'utero passa nelle tube e, se le tube sono aperte, scivola nella cavità addominale. Nel frattempo vengono scattate delle lastre che documentano il passaggio del liquido e mostrano la conformazione degli organi riproduttivi: sulle lastre l'utero appere come un triangolo dal quale partono due sottili striscioline che sono le tube.

Se il liquido scorre nell'addome, alla fine delle tube si vedono degli "sbuffi" di liquido, come mostra l'immagine qui accanto che rappresenta una lastra scattata durante un'isterosalpingografia: si evidenziano l'utero (la zona chiara triangolare al centro), le tube (i sottili filamenti che partono dall'utero) e gli sbuffi di liquido che esce dalle tube (le macchie chiare ai lati).

Se invece le tube sono chiuse il liquido non scorre: se l'ostruzione è all'inizio della tuba (cioè vicino al punto in cui la tuba si attacca all'utero) l'intera tuba non è visualizzabile, mente se è nella parte finale la tuba è visualizzabile ma il liquido non defluisce nella cavità uterina. L'immagine qui accanto mostra appunto un caso in cui l'utero è normale ma le tube sono chiuse: non si vede infatti lo sbuffo di liquido alla fine delle tube.


L'ISG è un esame invasivo, e anche se dura pochi minuti è fastidioso. Non serve l'anestesia ma di solito si prende un antidolorifico o un antispastico qualche ora prima. Gran parte delle donne ritiene che l'ISG non è dolorosa e che al massimo si sentono dei crampi simili a quelli mestruali; però l'esame può risultare più doloroso se le tube sono ostruite.

Dato che l'ISG può trascinare all'interno dell'utero e nelle tube un'eventuale infezione presente nella cervice o nella vagina, molti medici richiedono che prima dell'esame si esegua un tampone vaginale . Altri invece si limitano a prescrivere un antibiotico, a titolo preventivo, nei giorni dopo l'esame.
Talvolta viene chiesto di fare un clistere la sera prima dell'esame, o persino la depilazione del pube. Non è chiaro il motivo di queste richieste e in particolare della depilazione, dunque vi consigliamo di insistere perché possiate risparmiarvi questo inutile fastidio.

Ci sono inoltre pareri discordanti sull'opportunità di avere rapporti sessuali nei giorni successivi all'ISG : alcuni medici sconsigliano di averne, sostenendo che il liquido usato per l'esame e i raggi-X stessi potrebbero danneggiare l'embrione; altri invece consigliano di avere rapporti subito dopo l'esame, sostenendo che anzi l'ISG può favorire il concepimento poiché avrebbe l'effetto di "sturare" le tube. Vi consigliamo di chiedere il parere del vostro medico e di attenervi alle sue indicazioni.

L'ISG è tuttora ritenuta l'esame più utile per stabilire se le tube sono aperte e rientra quasi sempre nell'iter diagnostico dell'infertilità.
Tuttavia molti medici ritengono che sia un esame talmente poco affidabile da risultare inutile . L'ISG infatti può dare un risultato falsamente positivo o falsamente negativo , cioè indicare che le tube sono chiuse quando in realtà sono aperte e viceversa. Ad es. durante l'esame può verificarsi uno spasmo dell'utero che impedisce al liquido di scorrere anche se le tube sono pervie; e viceversa può esserci un'ostruzione tubarica che però non viene rilevata perché il liquido, essendo iniettato sotto pressione, riesce comunque a scorrere nell'addome .
Inoltre l'ISG non dà informazioni sulla reale funzionalità delle tube , che sono strutture molto complesse il cui funzionamento non dipende solo dal fatto che siano aperte o chiuse.

Per tutti questi motivi molti medici consigliano di eseguire al posto dell'ISG una falloppioscopia o una laparoscopia.





La (istero)sonosalpingografia

Negli ultimi anni si è sviluppata una nuova tecnica, alternativa all'isterosalpingografia, che consente di visualizzare l'utero e le tube senza usare i raggi-X ma solo l'ecografia . Si chiama sonosalpingografia o isterosonosalpingografia e consiste nell'iniettare lentamente nell'utero e nelle tube, tramite un catetere introdotto dalla vagina, una soluzione fisiolologica, controllando con l'ecografia se il liquido scorre.

L'esame si esegue senza anestesia e non richiede l'uso dei raggi-X. Come l'isterosalpingografia, però, permette di verificare solo se le tube sono aperte, senza dare informazioni sulla loro funzionalità. Inoltre
anche in questo esame possono esserci dei falsi positivi , perché è difficile distinguere uno spasmo tubarico da una vera ostruzione.