Sei in: Articoli: Uroginecologia:

TVT

Tecnica TVT: L'intervento



Tecnica TVT - Tecnica TVT “Retropubica” (I° Generazione) - Tecnica TVT Trans-otturatoria (II° generazione) - Tecnica TVT – ultima generazione



Tecnica TVT


In tutte le sue varianti la tecnica TVT consiste nel posizionamento di una bendarella di un materiale sintetico che faccia da sostegno all’ uretra .
Tutti gli studi hanno dimostrato che alcuni materiali, in particolare quello selezionato dall’inventore della tecnica, danno migliori risultati.




Tecnica TVT "Retropubica" (I° Generazione)


La tecnica originaria prevede l’introduzione, incidendo la vagina , della bendarella tramite due aghi che, con un tragitto guidato passano dietro l’ osso pubico (la parte anteriore del bacino) e fuoriescono poco al disopra del pube.
La bendarella viene poi tagliata al livello della cute e le piccole incisioni chiuse con un punto di sutura o con un adesivo cutaneo.
Oltre dieci anni di storia confermano l’assoluta validità di questa tecnica.

L’intervento, descrizione dettagliata
Necessita di tre incisioni: una, per via vaginale, sotto l'uretra ad 1 cm dal meato esterno, le altre due, sotto-pubiche, da una parte e dall'altra della linea mediana.

La sonda rigida permette di spostare il collo della vescica al momento del passaggio dei due aghi.

Gli aghi, montati l'uno dopo l'altro sull'introduttore, vengono passati attraverso il diaframma urogenitale e lo spazio prevescicale, dietro la sinfisi pubica.

Dopo cistoscopia di controllo, gli aghi vengono fatti salire verso la parete addominale e fatti uscire attraverso le incisioni sopra-pubiche. La bendarella, tolta dal suo involucro di plastica, viene così posizionata, senza tensione, sotto la parte media dell'uretra. Il chirurgo verifica il sostegno effettivo dell'uretra tramite questo dispositivo, durante uno sforzo di tosse .

Dopo la chiusura delle incisioni, la bendarella si mantiene per semplice frizione, senza fissaggio, grazie alla sua sola rugosità.




Tecnica TVT Trans - otturatoria (II° Generazione)


Nella seconda generazione, presentata nel 2004, la tecnica è stata modificata in modo da renderla più rapida e ancor meno “invasiva” rendendo il percorso della bendarella più breve e lineare.
Gli aghi sono più sottili, di forma diversa e la bendarella fuoriesce da due piccole incisioni ai lati dell’inguine invece che a livello del pube.
Gli studi disponibili confermano l’equivalenza di questa tecnica con quella originaria

L’intervento, descrizione dettagliata
La tecnica di II seconda generazione, nota come TVT trans-otturatoria, prevede il passaggio di 2 aghi elicoidali lateralmente all’osso pubico e non dietro come nella tecnica di prima generazione. Precisamente tali aghi, noti con il termine di tunnellizzatori, passano attraverso i forami otturatori (2 aperture laterali all’interno della pelvi ); questo passaggio che dà il nome alla tecnica, trans-otturatoria appunto, rende l’intervento più rapido e con minori complicanze.

L’esecuzione della tecnica TVT trans-otturatoria prevede l’effettuazione di tre incisioni: una, per via vaginale, sotto l’uretra ad 1 cm dal meato uretrale esterno, le altre due, attraverso le quali verranno fatti passare i tunnellizzatori, devono essere praticate in corrispondenza della zona delle pieghe inguinali.
La tecnica TVT trans-otturatoria non prevede, di norma, l’esecuzione di una cistoscopia di controllo così, una volta effettuato il passaggio, si procede con la regolazione della bendarella che, tolta dal suo involucro di plastica, viene posizionata, senza tensione, sotto la parte media dell'uretra. Il chirurgo verifica, intraoperatoriamente, il sostegno effettivo dell'uretra eventualmente facendo tossire la paziente.

Dopo la chiusura delle incisioni, la bendarella si mantiene per semplice frizione, senza fissaggio, grazie alla sua sola rugosità.



Tecnica TVT - Ultima generazione



La più recente variante della tecnica prevede l’utilizzo di aghi molto piccoli ed evita la necessità di incidere la cute, grazie all’uso di una speciale tecnologia per mantenere la bendarella in posizione.
Questa variante della tecnica sembra garantire un’invasività minima e la quasi totale assenza di dolore .
I primi studi ne confermano la validità

L’intervento, descrizione dettagliata
La tecnica TVT di ultima generazione, nota come Mini TVT, è ancora meno invasiva degli interventi di I e di II generazione con un potenziale utilizzo in day surgery cioè senza trascorrere neanche una notte in ospedale.
Tale tecnica prevede la sola incisione sottouretrale in vagina senza alcuna incisione sulla cute della paziente il che garantisce un migliore risultato anche dal punto di vista estetico.

Nell’intervento TVT Secur si utilizza una bendarella della lunghezza di 8 cm, più piccola rispetto a quella delle precedenti generazioni che misurano 45 cm; il posizionamento sotto l’uretra di tale bendarella, che avviene con il supporto di un piccolo dispositivo d’inserimento, può essere effettuato, in base alle preferenze del chirurgo, sia a forma di “U” che a forma, più piatta, di “amaca”.

A conclusione della procedura, della durata di pochi minuti, si procederà ad assicurare il corretto posizionamento senza tensione della bendarella ed a verificare il sostegno effettivo dell'uretra eventualmente chiedendo alla paziente di tossire.