Cisti e ascesso ghiandola di Bartolini

Le ghiandole e i dotti del Bartolini localizzate vicino alle piccole labbra, hanno il compito di produrre il liquido lubrificante, che favorisce la penetrazione durante i rapporti sessuali. Può accadere che i minuscoli canali che mettono in comunicazione le ghiandole con la superficie si occludano, impedendo alle secrezioni di uscire all’esterno. Ciò è spesso dovuto a eventi cicatriziali secondari a traumi, parti o episiotomie. Anche un’infezione della vagina oppure l’ aumento di densità delle secrezioni prodotte dalle ghiandole può comportare l’ostruzione dei dotti.Da qui la formazioni di cisti o di un vero e proprio ascesso (raccolta di pus).

Al progressivo aumento di volume della cisti e della flogosi si ha l’aggravarsi del dolore, della sensazione di gonfiore e del male al rapporto sessuale

Oltre alla cisti del Bartolini vi sono cisti da inclusione e cisti sebacee delle grandi labbra che possono sembrare simili a quella del Bartolini, ma generalmente sono più piccole. Sono dovute all’ ostruzione e infezione delle ghiandole sudoripare e possono associarsi alla formazione di un ascesso sottocutaneo noto come idroadenite suppurativa.

Anche un ematoma vulvare , un lipoma e i fibromi possono essere occasionalmente confuse con una cisti non suppurata del Bartolini.

Infine il cancro vulvare colpisce generalmente le donne in postmenopausa presentandosi, di solito, come una neoformazione vegetante ulcerata ed escoriata.

Nel caso di un ascesso delle ghiandole del Bartolini la soluzione più efficace e di simultaneo sollievo per la donna sono l’ incisione, il drenaggio ed il lavaggio

Per impedire la riformazione della cisti si può lasciare un cateterino nella sede dell’incisione per qualche giorno attraverso il quale proseguire i lavaggi.

Sfortunatamente la ricostituzione della cisti è comune, per questo in caso di recidive, può essere necessario l’intervento definitivo di marsupializzazione della cisti che comporta l’incisione, eversione della parete interna e sutura