Ectropion e ectopia (Piaghetta)
La portio cioè la parte del collo dell’utero visibile in fondo al canale vaginale ,è rivestita da un epitelio piuttosto resistente, di colorito roseo. Al centro del collo dell'utero e' visibile l'orifizio del canale cervicale, che conduce alla cavita' uterina.
Il canale cervicale invece è tappezzato da un diverso tipo di epitelio, le cui cellule producono muco (epitelio cilindrico).
In particolari condizioni ormonali, alla pubertà (ectopia), durante la gravidanza o dopo il parto (ectropion) può verificarsi una estroversione dell'epitelio cilindrico: in questo caso sul collo dell'utero sarà visibile, attorno all'orifizio del canale cervicale, una zona di colore roseo piu' intenso: è questa la situazione che spesso viene etichettata come "piaghetta" ovvero correttamente ectropion
L'esposizione all'ambiente normalmente acido e microbico della vagina conduce l'ectropion ad una "sofferenza" cellulare che può tradursi in una perdita vaginale anomala.
In realtà si tratta una condizione fisiologica, che non necessita perlopiù di alcun trattamento e nella maggior parte dei casi tende a regredire spontaneamente con l'età.
Solo in alcuni casi questa condizione può essere accompagnata da sintomi: un aumento delle secrezioni vaginali, dovute alla maggiore quantità di tessuto cilindrico esposto; una maggiore facilità a contrarre infezioni, perché il tessuto cilindrico, che dovrebbe trovarsi all’interno del canale cervicale, è più facilmente aggredibile; spotting post coitale, specie nei casi in cui coesista una infiammazione.
Nei casi non complicati la condotta terapeutica più indicata è l’attesa, con controlli (visite e pap test) regolari.
Solo qualora i sintomi si facciano più evidenti conviene pensare alla terapia.
Le cure con farmaci (ovuli, creme, lavande) raramente sono risolutive.
Il trattamento, quando davvero necessario, deve essere fisico: la diatermocoagulazione classica o il laser.
Un ectropion piccolo non richiede di solito alcun trattamento, ma solo controlli nel tempo.
Un ectropion più esteso può essere trattato cauterizzandolo con diatermocoagulazione (DTC), criochirurgia o con laser-coagulazione.
E’ un trattamento ambulatoriale, praticamente indolore, in grado di risolvere la situazione in maniera spesso definitiva.