hotel bulgari
Non un solo dettaglio è lasciato al caso, all’Hotel Bulgari di Londra. Non la facciata, rivestita in pietra di Portland, la stessa utilizzata per gli edifici più in vista della città, da Buckingham Palace alla National Gallery, al British Museum. Non i tendaggi in pregiata seta, ricamati a mano su schizzi di gioielli iconici della Maison. Non i lampadari della Ballroom, la più imponente realizzazione in argento di epoca moderna. Se osservati dal basso, trasmettono la stessa fluidità di un fluttuante abito da ballo.
La stessa cura dei dettagli si ritrova nella Spa, estesa su due dei sei piani sotterranei dell’hotel.
Al -5 si trovano la reception, la palestra e le due piscine. La principale da 25 metri e la Vitality Pool, più piccola e dotata di getti idromassaggio, irrorata da acqua mineralizzata. Al -4, invece, ecco le cabine in cui gli operatori effettuano i cosiddetti Rituals. Quello che ho la fortuna di provare dura due ore, durante le quali Michelle, l’operatrice, mi massaggia corpo, viso e cuoio capelluto con oli fortemente aromatizzati. La finalità, nel mio caso, è distendere le fasce muscolari, ma il rituale cambia da individuo a individuo. «La personalizzazione», mi spiega Igor Mitric, Spa manager di origine austriaca, «è il nostro tratto distintivo».
Non è un caso che il mio wellness-program londinese abbia avuto inizio solo dopo un tête-à-tête con il cosiddetto Oracle: si chiama Tegan ed è autraliana. Mi parla di Bodyism, il programma di remise en forme messo a punto dal trainer James Duigan (tra i suoi fan anche Hugh Grant ed Elle Macpherson). Il meccanismo è semplice: alimentazione green, con preparati naturali, integratori in polvere e healthy drink. E sessioni settimanali di esercizi tonificanti e di stretching. Il tutto mixato in base a un programma ultra-personalizzato, duttile e “garbato”. Ideale anche per una pigra cronica… come la sottoscritta.