Prevenire Dolore, Deterioramento e Lesioni alle Cartilagini
Prevenire Dolore, Deterioramento e Lesioni alle Cartilagini
Per capire bene cosa è questo tessuto e come funziona iniziamo col dire che all’inizio della vita fetale lo scheletro umano è per lo più cartilagineo che poi in gran parte sarà sostituito da osso, facile intuire quindi come sia importante per lo sviluppo muscoloscheletrico, è prioritaria la sua funzione di supporto, sviluppo e ammortizamneto osseo .
Distinguiamo 3 tipi di cartilagine : la cartilagine ialina presente nelle articolazioni condrocostali , nasali, alcune laringee,tracheobronchiali,la fibrocartilagine presente nei dischi intervertebtrali , clavicola mandibola e menischi del ginocchio, cartilagine elastica presente orecchio esterno epiglottide ed apice delle aritenoidi)
Facendo un discorso più generale prendiamo in consdierazione la cartilagine ialina articolare (presente nelle grandi articolazioni, come ginocchio e spalla) essa fornisce una superficie estremamente levigata resistente all’usura bagnata da liquido sinoviale.La sua elasticità insieme a quella delle altre strutture articolari ammortizza gli urti e dà all’intera articolazione un certo grado di flessibilità.
Il funzionamento ‘’di salute’’ della cartilagine dipende quindi dalla capacità del tessuto di potersi rinnovare continuamente e da un buon nutrimento da parte dei capillari della membrana sinoviale . Facile intuire come un ipersollecitazione nella stessa zona articolare possa stressare il tessuto e farlo andare incontro a degenerazione e formare quindi un processo artrosico dove la cartilagine non è più funzionale, con una coseguente assottigliamento ,fissurazione e formazione di osteofiti marginali con formazione osteosclerosi subcondrale nelle aree di carico, la capsula articolare diventa edematosa e fibrosclerotica, tutto ciò può creare dolore ed infiammazione fino ad arrivare ad un vero e proprio blocco articolare.
Le cause del processo asteoartrosico ad oggi secondo l’opinione scientifica sono multifattoriali , possono essere primarie come l’ereditarietà ma anche da squilibri che agiscono sul carico articolare come l’obesità, sollecitazioni meccaniche, traumi pregressi).
Il trattamento terapeutico nelle fasi acute può avere diversi approcci :ortopedico (farmaci antinfiamatori ,infiltrazioni acido ialuronico,chirurgico) fisioterapico (terapia fisica,miglioramento del range articolare ) Osteopatico dove il mantenimento della giusta mobilità articolare e l’indagine biomeccanica posturale con una valutazione degli assi di carico e di tutti i fulcri di ipomobilità(cioè zone della colonna o articolari che hanno perso mobilità) diventa prioritario.Il trattamento sarà improntato sul ripristino del giusto carico dell’articolazione per farla lavorare il meglio possibile nel contesto biomeccanico corporeo del paziente.
Infine è auspicabile una dieta bilanciata ed attività sportiva a basso impatto per prevenire l’usura e deterioramento cartilagineo.
Dott Pisano Marcello fisioterapista Osteopata .