Babysitter cercasi: gli ultimi dati Istat

Sono ormai passati vent’anni dalla prima volta in cui Robin Williams apparve sul grande schermo vestendo i panni di una tata inglese che rispondeva al nome di Mrs. Doubtfire.

Il protagonista di questa esilarante commedia era un papà reduce da un divorzio con il solo desiderio di trascorrere il suo tempo libero con i figli. La mamma, troppo presa dalla professione di architetto, aveva accolto l’arrivo della nuova tata con l’entusiasmo di chi finalmente poteva affidare i suoi bambini a una persona che “sembrava” conoscerli da sempre.

La più grande aspirazione delle donne degli anni ’80, affrancatesi finalmente dal luogo comune di angelo del focolare, era stata raggiungere una posizione economica e lavorativa pari a quella dei loro mariti. Questa conquista ha però portato, nel tempo, concrete difficoltà di gestione delle attività casalinghe e più in generale familiari, inclusa la cura dei figli.

Le politiche di sostegno per la famiglia non hanno risolto le problematiche legate alle conseguenze del lavoro femminile. I dati Istat dei primi mesi del 2012 hanno dimostrato che, nelle coppie di occupati tra i 25 e i 44 anni, la donna lavora in totale 53 minuti in più del suo partner considerando sia il lavoro retribuito che quello familiare. Con l’arrivo dei figli tale divario aumenta smisuratamente, causando un’asimmetria dei ruoli che genera attriti, incomprensioni che chiaramente influiscono sulla quotidianità della coppia e dell’intero nucleo familiare.

Una soluzione può essere affidarsi a una persona che aiuti nell’accudimento dei bambini, in età di asilo nido o già alle prese con i primi compiti a casa, ma la scelta non è così semplice. Di fronte a liste di annunci di tate, babysitter, colf ci si sente disorientati, ecco quindi che un servizio come SOS Angeli della casa riesce a soddisfare l’esigenza di chi cerca un aiuto e di chi invece vuole offrirne. Un punto di convergenza, gestito e monitorato da un team di esperienza che ascolta e risponde alle esigenze specifiche.

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