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Come ogni anno a Marzo l'appuntamento da non perdere è il salone di Ginevra, arrivato quest'anno alla 82° edizione. Quello svizzero è un salone molto diverso da tutti gli altri, infatti ha delle peculiarità che lo rendono praticamente unico. A parte ovviamente la locazione in una bella città sul lago, l'Expo fieristico è facilmente raggiungibile, sia per strada che con altre soluzioni, infatti si trova proprio di fronte all'aeroporto. La struttura ha tre piani immensi di parcheggi, e l'esposizione si trova subito sopra, raggiungibile con ascensori e quindi comodissimo e senza le interminabili camminate degli altri saloni. Ma la cosa veramente bella è che ha un unico padiglione, dove sono esposte tutte le case automobilistiche. Inoltre non ci sono accessori, se si escludono 4 o 5 stand di pneumatici, e quindi si vedono solo le vetture delle case e quelle trasformate dei carrozzieri.


Diverse le novità, alcune assolute, altre presentate in versione definitiva dopo aver già fatto vedere il prototipo. La vera regina è sicuramente stata la nuova Ferrari, la F12 Berlinetta. Un autentico gioiello, per stile e per aggressività. Era difficile migliorare la già bellissima 599, ma sinceramente Pininfarina c'è riuscito. Eccezion fatta per il padiglione posteriore dove la “vecchia” 599 rimane ancora unica. Motore 12 cilindri di 6 mila e 3 cento centimetri cubi, 740 cavalli che la rende la Ferrari stradale più potente di tutti i tempi. Altra unicità, passata più in sordina, è che è la prima Ferrari con il solo cambio automatico sequenziale. Rimanendo in Italia, ma chiaramente parlando di qualche cosa di meno esclusivo, molta attenzione l'ha attirata la nuova 500L della Fiat. Potremmo rinominarla la “Cinquecentona”, infatti soprattutto nell'anteriore la somiglianza con la fortunatissima due porte è notevole. Ma le similitudini si fermano qui, infatti le dimensioni sono molto più generose sia in lunghezza che in larghezza. L'aspetto è quello di una piccola crossover, per dare l'idea la 500L sta alla 500, come la Contryman sta alla Mini. Sostituirà la sfortunata “Idea” ma non avrà niente a che spartire con quest'ultima. Altro stand preso d'assalto è stato quello Mercedes, dove ha debuttato in maniera definitiva, dopo la presentazione del prototipo al salone di Francoforte, la nuova “Classe A”. Qui c'è da fare un discorso più impegnativo, perché non si tratta semplicemente di un modello nuovo, ma di una vettura con una filosofia molto differente dalla sua progenitrice. La “vecchia” Classe A, era diventata un cult tra le donne, in quanto era piccola di dimensioni ma con grandi spazi interni, tipici delle monovolume. La “nuova” è completamente diversa, è una classica vettura media a due volumi, come una Golf, per intenderci, con una linea aggressiva nel frontale (bellissimo), un profilo laterale abbastanza scontato, e un posteriore simile alla connazionale Bmw “Serie 1”. Difficile capire come la prenderà il mercato, anche se probabilmente a Stoccarda avranno fatto sicuramente bene i compiti, prima di fare un cambio così epocale. Sempre tedesca è la novità del segmento due volumi, infatti allo stand Audi è stata presentata la nuova A3, la terza della serie. Non è stata rivoluzionata come la compaesana Mercedes, ma invece è stata lasciata molto fedele alla sua progenitrice. Una linea molto tradizionale, ma visto il successo delle precedenti serie era inutile rischiare con qualche azzardo di troppo. Dalla Svezia invece arriva una novità assoluta, la Volvo “V40”. A metà tra una coupè e una familiare è la sorella a 5 porte della “C30”, vettura che ha avuto uno scarso successo. Ma la V40 ha altre prospettive, e sicuramente saprà ritagliarsi un posto tra le vetture della sua categoria, con il suo concetto di sportback (vedi Audi A3). Nelle compatte la nuova Peugeot 208 saprà dire la sua. Ha una linea molto slanciata e sportiva, disponibile sia tre porte che cinque, ma ha di veramente innovativo , e strano di questi tempi, che pesa circa 100 kg in meno della 207 di cui prende il posto. Il che si traduce sicuramente in minori consumi e più prestazioni. Molto bella e sicuramente funzionale la nuova Ford B-Max, che fa a meno del montante centrale e ha gli sportelli posteriori che scorrono verso il retro per facilitare l'accesso dei passeggeri al divano posteriore. Sarà in vendita verso la fine del 2012 con un prezzo indicativo di 15.000/16.000 euro. Dall'oriente invece propongono la nuova Kia Cee'd, media a due volumi, che con la sua linea a cuneo vuole essere un ulteriore rinforzo per la già lanciata conquista del mercato europeo da parte dei marchi Kia/Hyundai. Nel sempre più affollato segmento delle Suv compatte, abbiamo trovato due probabili rivali, la nuova Ford “Kuga”, che si rinnova completamente, e assume una linea molto più aggressiva della precedente, con una presa d'aria del radiatore che prende quasi tutto il frontale. Mentre allo stand Opel la nuovissima “Mokka”, che per noi italiani il nome rievoca la vecchia caffettiera, anche se con qualche “K” in più, ma in realtà si tratta di un compatto “suvvettino” dalla linea gradevole anche se poco originale. Rinnovato completamente anche il Mitsubishi Outlander, con linee più curve ha però perso la personalità del modello precedente. Nelle sportive, Ferrari a parte, ha fatto una bella impressione la nuova Porche Boxter. Il frontale ha abbandonato il fanale ovoidale della 911, per degli “occhi” più personali, ma la vera novità è l'ampia presa d'aria laterale che da una immagine molto più aggressiva e gradevole a tutta la vettura. L'abitacolo si ispira al family feeling delle sorelle maggiori, con il piantone centrale che si raccorda molto in alto nel cruscotto. Grande successo di pubblico, anche se destinata ai “soliti pochi”, ha avuto la Bmw 6 Gran Coupè. Berlinona sportivissima che deriva dalla Serie 6 Coupè, ma con qualche centimetro di lunghezza e soprattutto due porte in più. Per ultimo ho voluto tenere la nuova Jaguar XF Sportbreke. In un precedente articolo sulla possibile presentazione di questo modello avevo sostenuto che la casa inglese non sa imparare dai propri sbagli, visto il flop della X-Type Wagon, e ve lo confermo! Jaguar è un marchio prestigioso, e ha trovato una linea di design molto valida, l'XF berlina ne è la prova più lampante, ma probabilmente gli analisti del gruppo avranno insistito per avere la station wagon, ma il risultato, ve lo confermo, è orribile. Comunque gli auguro il successo commerciale che sperano, anche se sono molto perplesso. In conclusione questo salone di Ginevra è stato interessante come quelli che lo hanno preceduto, e il mio consiglio è per chi è appassionato, di pensare di andare a vedere il prossimo, perché la cornice che lo avvolge merita di essere vissuta dal vivo.


Stefano Masinelli yourcar.it