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Psicologia: cervello psicopatici gode di fronte a dolore altrui

//www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201309251319-eco-rt10139-psicologia_cervello_psicopatici_gode_di_fronte_a_dolore_altrui



(AGI) - Washington, 25 set. - Quando gli individui con psicopatie immaginano altre persone che soffrono, si attivano aree del cervello legate al piacere. A dirlo, uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience. Si stima che il tasso di psicopatici in carcere sia pari al 23 per cento, contro l'1 per cento della media della popolazione mondiale. Per capire bene le basi neurologiche della disfunzione empatica negli psicopatici, i neuroscienziati della University of Chicago i neuroscienziati hanno usato la risonanza magnetica funzionale per immagini sui cervelli di 121 detenuti in prigioni di media sicurezza degli Usa. Quando gli psicopatici immaginavano di provare dolore in prima persona, il loro cervello mostrava la tipica risposta neurale delle regioni coinvolte con l'empatia: l'aumento della loro attivita' segnalava che erano sensibili al pensiero del dolore. Quando invece immaginavano il dolore altrui, queste regioni non si attivavano; viceversa, gli psicopatici mostravano un aumento della risposta nello striato ventrale, area coinvolta nel piacere. Questa atipica attivazione combinata con una connettivita' funzionale negativa tra l'insula e la corteccia prefrontale ventromediale puo' suggerire che le persone con alti punteggi sulla psicopatia effettivamente godono immaginando il dolore inflitto agli altri e non si preoccupano delle persona in sofferenza. (AGI) .