“ NON CE LA FACCIO PIU'! Ora iniziamo una psicoterapia di coppia.”
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Frequentemente, queste sono le prime parole che mi vengono riferite al primo contatto telefonico quando mi viene richiesta una psicoterapia, in particolare di coppia.
COME MAI SI ARRIVA A FARE UNA RICHIESTA DI PSICOTERAPIA DI COPPIA?
Tutto andava avanti, almeno apparentemente, abbastanza bene finché ad un certo punto gli atteggiamenti che fino ad allora erano stati vissuti come positivi, divertenti, attraenti, intriganti, iniziano a disturbare, rendono nervosi, infastidiscono, sono vissuti negativamente e portano ad un conseguente allontanamento, fino ad arrivare a non riuscire più a comunicare.
Alcune coppie reagiscono alle prime incomprensioni smettendo proprio di parlare.
Ma sappiamo bene che non utilizzare il linguaggio verbale non significa non comunicare, dato che "e' impossibile non comunicare"(primo assioma della comunicazione) (Watzlawick et al. 1971), anzi in questo modo si inizia a comunicare al proprio partner tutta la rabbia, il disprezzo o la delusione che si provano nei suoi confronti.
Altre volte invece le coppie reagiscono iniziando a litigare costantemente su alcuni contenuti che all'apparenza sembrano banali, come ad es. "Non metti le cose in ordine", "lasci sempre le luci accese", "non mi aiuti a sufficienza", ecc.... senza arrivare mai ad una cessazione delle lamentele.
Vorrei ricordare a tal proposito che "ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione, di modo che il secondo classifica il primo" (secondo assioma della comunicazione ) (Watzlawick et al. 1971). Cosa vuol dire? Che la comunicazione non solo trasmette un'informazione ma definisce la relazione.
Quindi quando si litiga per cose "sciocche" (metti il tappo al dentifricio) potrebbe voler significare che, senza rendercene conto, l'aspetto del contenuto è passato sullo sfondo mentre in primo piano c'è la necessità di definire la relazione e se uno dei due rimane fermo al contenuto non riuscirà a capire la richiesta fatta dall'altro, così pian piano si arriverà a non avere più una comunicazione sana.
Infatti "Più una relazione è spontanea e sana, tanto più l'aspetto relazionale della comunicazione recede sullo sfondo. Viceversa le relazioni malate sono caratterizzate da una lotta costante per definire la natura relazionale, mentre l'aspetto del contenuto diventa meno importante".(Watzlawick et al. 1971).
Questi atteggiamenti a lungo andare possono portare ad un progressivo allontanamento ed alla conseguente ricerca di qualcosa o qualcuno di esterno alla coppia che possa ridare piacere, emozioni e sensazioni dimenticate.
Proprio in questo momento si potrebbe sentire l'esigenza di intraprendere una psicoterapia.
PSICOTERAPIA INDIVIDUALE O DI COPPIA?
Alcuni partner arrivano a fare questa richiesta che sono talmente esausti della situazione che non vogliono neanche stare in stanza insieme preferendo un percorso individuale, altri invece richiedono da subito un percorso di coppia impegnandosi insieme a lavorare per riflettere su un'evoluzione condivisa.
Frequentemente capita che la psicoterapia venga vissuta come "l'ultima spiaggia", e questa premessa non facilita il lavoro, infatti spesso questa decisione arriva troppo tardi, tanto che uno dei due partner ha già abbandonato le speranze e deciso l'esito.
Bibliografia.
Watzlawick P., Beavin J.H., Jackson D. D., Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio Editore, Roma 1971