Team Building
Il Team building
Il Team Building è principalmente un processo , e consiste di tutte quelle procedure, attività ed esperienze, proposte in special modo a livello organizzativo ed aziendale , il cui fine è quello di creare un gruppo di lavoro che sia allo stesso tempo efficace ed efficiente , e quindi meglio rispondente alle necessità produttive dell’azienda che lo propone.
‘Team’: dinamiche di gruppo
Poiché l’obiettivo è appunto la creazione di un gruppo, è necessario spendere due parole per descrivere gli elementi base delle dinamiche di gruppo. Questi saranno poi declinati all’interno del contesto organizzativo.
In termini generali, un gruppo è un insieme costituito da un numero di persone superiore a due , è definito dalle reciproche interazioni ,e, al suo interno, gli individui dipendono gli uni dagli altri per il raggiungimento di un obiettivo comune. Il gruppo non è quindi un obiettivo per sé stesso, ma lo strumento che le organizzazioni utilizzano per raggiungere i propri obiettivi produttivi, e che consente agli individui il raggiungimento dei propri obiettivi personali e/o di carriera all’interno dell’azienda.
Naturalmente, il riunirsi in un gruppo, offre a chi ne fa parte, numerosi vantaggi: il senso di sicurezza e protezione, cioè di “avere le spalle coperte”; la condivisione di uno scopo e di un obiettivo comuni a tutti; l’aumento dell’ autostima attraverso i riscontri e i rinforzi emotivi incrociati tra i membri del gruppo stesso; il senso di appartenere a qualcosa di più grande e più capace di lasciare un segno nella realtà circostante del singolo individuo, in cui è possibile riconoscersi.
Allo stesso tempo, dovunque le distanze interpersonali vengono ridotte, si avverte anche un senso di minaccia che ha a che vedere con la sensazione che la propria individualità perda valore all’interno di un gruppo eterogeneo di persone, magari costituito ad hoc per i fini aziendali, e non invece nato dai sentimenti di simpatia ed attrazione reciproca tra i partecipanti.
Per questo motivo, nelle fasi iniziali di costruzione di un gruppo, è possibile assistere ad una complicata coreografia di difese che si incrociano, si sostituiscono l’un l’altra o che si verificano contemporaneamente durante gli incontri di gruppo. A titolo puramente esemplificativo ne citerò alcune, quelle che secondo la mia esperienza, sono le più comuni.
Formazione di sottogruppi : le persone si trovano a loro agio interagendo in coppie o in piccoli gruppi, senza confrontarsi con il resto del grande gruppo;
Fuga : questa può esistere nel passato, nel futuro o all’esterno del gruppo. Si tratta di tutte quelle situazioni in cui la concentrazione dei membri del gruppo si focalizza su eventi passati, preoccupazioni future o su argomenti che non riguardano il gruppo, allo scopo di evitare il ‘qui ed ora’ del gruppo stesso e le interazioni che si verificano al momento.
In altri termini le dinamiche che si verificano nei gruppi, siano essi inseriti in un contesto lavorativo o meno, si dipanano all’interno di uno spazio delimitato alle due estremità da indipendenza e dipendenza , tra la valorizzazione dei singoli individui e la confusioni dei singoli in favore di atteggiamenti e valori largamente condivisi e conformisti. La ricerca di un equilibrio tra queste opposte esigenze, permette di creare quella che viene definita ‘ cultura di gruppo’ .
All’interno delle organizzazioni lavorative
Si possono individuare due tipi di gruppi nelle organizzazioni: gruppi informali , costituiti per rispondere a bisogni individuali ed in rapporto all’attrazione personale e di simpatia reciproca tra le persone, in cui l’obiettivo è il gruppo stesso (es. il gruppo della pausa caffè o della sigaretta); gruppi formali , che invece si sono costituiti per il raggiungimento di obiettivi predefiniti, i cui partecipanti sono stati selezionati in base alle loro caratteristiche personali e professionali, e che hanno un preciso inquadramento gerarchico nell’azienda.
In questi ultimi cioè, le differenze reciproche sono alla base della costituzione del gruppo, inserendo in una logica aziendale le esigenze di individualismo e conformismo che altrimenti sarebbero in conflitto. Le differenze individuali sono quindi la base per l’attribuzione dei ruoli e delle funzioni intragruppo, mentre l’unicità dell’obiettivo imposto dalla direzione aziendale determina la necessità di modalità di lavoro condivise tra i suoi membri.
Il gruppo di lavoro deve distinguersi in base a condizioni di efficacia ed efficienza.
Efficacia : consiste nella capacità del gruppo di raggiungere gli obiettivi prefissati. Perché questo sia possibile, è necessario che gli obiettivi a lungo termine siano ben specificati e misurabili, in modo che sia chiaro a tutti quando verranno raggiunti. I ruoli all'interno del gruppo devono essere bilanciati e chiari, così che ciascun membro sappia bene che cosa ci si aspetta da lui e di cosa sia responsabile. È inoltre di fondamentale importanza che tutti i membri abbiano la sensazione di far parte di una collettività fortemente motivata al raggiungimento dell’obiettivo comune, e che i rapporti stabiliti internamente siano fondati sulla stima reciproca e la fiducia nelle capacità gli uni degli altri; questo spirito collaborativo deve però essere costruito attraverso attività ed esperienze mirate, poiché richiede una grande cura. Infine nel gruppo è necessario prevedere modalità efficaci di gestione dei conflitti e di confronto, in modo che le discussioni si evolvano in modo costruttivo e non portino all’autodistruzione del gruppo stesso.
Efficienza : è la capacità di svolgere i compiti di cui si è responsabili, in modo veloce ed accurato. Diventa necessario quindi perfezionare le procedure di comunicazione : una modalità comunicativa onesta, assertiva e rispettosa dell’individualità altrui, consente di limitare le incomprensione e la generazione dei conflitti. Nei casi in cui questi dovessero verificarsi, così come è naturale che avvenga in gruppo eterogeneo e bilanciato, è necessario possedere delle procedure adeguate, alla loro risoluzione. I membri del gruppo dovrebbero inoltre essere in grado di apprendere e di imparare sul lavoro ; sapersi adattare all’evolvere delle situazioni lavorative e degli incarichi assegnati; essere in grado di comunicare in maniera adeguata; avere una buona fiducia nelle proprie capacità ed in quelle altrui, così da non tendere a sostituirsi ai colleghi sul lavoro; saper negoziare e interagire in modo costruttivo ; saper organizzare il proprio lavoro con il desiderio di apportare il proprio contributo al lavoro comune; sentirsi orgoglioso per i risultati propri e per quelli altrui.
‘Building’: costruzione di un gruppo di lavoro
Come per ogni processo costruttivo, è necessario avere ben chiari gli obiettivi che si intende raggiungere ed i motivi per i quali si intende farlo. Questo vuol dire che la direzione aziendale deve avere la convinzione che l’istituzione di un gruppo di lavoro sia lo strumento migliore per il perseguimento dei suoi obiettivi. Bisogna inoltre che, chi ha l’incarico di costruire il gruppo di lavoro, abbia una chiara idea rispetto a quali siano le caratteristiche personali e professionali che sarà necessario selezionare. I membri del gruppo verranno quindi scelti in base alle competenze professionali individuate e alla capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo, costruttivo e collaborativo. L’obiettivo in questa fase è quella di porre le precondizioni per un equilibrio tra gli elementi rilevanti perché un gruppo sia efficace ed efficiente. Un gruppo è infatti una squadra, in cui competenze personali e professionali si combinano con successo.
Il processo di team building, a livello aziendale, può essere necessario anche per riordinare una situazione confusa e conflittuale all’interno di gruppi già formati, o tra gruppi afferenti a livelli gerarchici differenti o paralleli (es. linee di produzione differenti all’interno della stessa azienda; operai vs dirigenti ecc.)
In linea generale, le fasi di costruzione di un gruppo sono quattro:
Formazione : è la fase in cui si attuano tutte le procedure che consentono di individuare gli obiettivi che devono essere condivisi dal gruppo, di selezionare gli individui in base alle loro caratteristiche personali e professionali, di assegnare i ruoli e le attività specifiche per ciascuno dei membri.
Conflitto : in questa fase si manifestano tutte le dinamiche che abbiamo analizzato nella prima parte di questo articolo: le resistenze, le difese e i conflitti tra i membri del gruppo.
Normalizzazione : è la fase in cui vengono approntate tutte le prassi che consentono al gruppo di lavorare e cooperare in maniera adeguata.
Produttività : a questo punto il gruppo produce ciò per cui è stato costituito.
I ruoli all’interno del gruppo di lavoro sono in genere flessibili e variano a seconda delle situazioni che si devono affrontare e alle caratteristiche degli individui. In ogni caso si può dire che alcuni ruoli devono necessariamente essere coperti da qualcuno: il coordinatore (leader), l’ideatore, il realizzatore e il valutatore. Questi ruoli possono essere impersonati dallo stesso individuo o da più individui in momenti diversi. In particolare:
Coordinatore (leader) : deve creare un ambiente di lavoro che consenta alle persone di esprimere al meglio le proprie competenze e potenzialità ed in cui nessuno si senta sminuito; deve inoltre essere in grado di perseguire gli obiettivi assegnati, avere spirito di iniziativa e sostenere l’impegno degli altri membri. In ogni caso si possono osservare diversi stili di leadership: ‘autocratico’, cioè con un parziale distacco emotivo nei confronti del gruppo; ‘democratica’, che lascia spazio alla libera partecipazione di tutti i membri alle decisioni ed alle attività; ‘permissiva’, in cui sembra mancare un elemento unificatore e in cui tutti i membri sono liberi ed indipendenti nello svolgimento delle proprie mansioni.
Attività di team building
Le attività di team building hanno lo scopo di sviluppare, all’interno del gruppo di lavoro, lo spirito collaborativo e l’interdipendenza personale e professionale che sono alla base di un gruppo efficace ed efficiente. Queste attività tradizionalmente consistono in giochi ed esperienze divertenti ed intense. Possono essere utili per rompere il ghiaccio nel caso in cui il contesto sia di nuova formazione, o per stabilire legami più forti tra le persone.
In un mercato sempre più competitivo la motivazione e la forza del gruppo possono essere ciò che fa la differenza tra un’azienda ed i suoi concorrenti. I programmi formativi che utilizzano il team building sono progettati utilizzando situazioni reali “sfidanti” che incoraggiano ciascuno a collaborare con gli altri componenti del suo gruppo per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo comune.
Buon lavoro! Dott.ssa Valentina Sbrescia