Metaplan
Il Metaplan
La tecnica del Metaplan è uno strumento in grado di rendere più produttive le discussioni di gruppo. Trova largo uso laddove si vogliano utilizzare strategie di progettazione condivisa e partecipata che coinvolgano grossi gruppi di portatori di interesse. Viene sempre più spesso utilizzata anche a livello regionale per il coinvolgimento dei gruppi di residenti nelle zone maggiormente interessate dalle strategie di governance.
I punti di forza del Metaplan sono:
- la rappresentazione contemporanea di tutti i contributi alla discussione
- la visualizzazione dell’andamento della discussione
- l’incoraggiamento della partecipazione attiva di tutti
- permettere il raggiungimento di una decisione condivisa , e quindi supportata da tutti
Le regole del gioco
Allo scopo di permettere un andamento fluido e costruttivo della discussione, il moderatore ha il compito di spiegare e di far rispettare le seguenti regole:
Per consentire l’avvio di una discussione , il moderatore dovrà elaborare una domanda da rivolgere ai partecipanti . Ciascun partecipante dovrebbe provare la curiosità di conoscere il punto di vista di ciascun degli altri partecipanti, così da sentirsi stimolato a partecipare alla discussione. Naturalmente la domanda posta dal moderatore non ha lo scopo di ottenere una semplice risposta, ma di stimolare un confronto tra i partecipanti, e quindi:
- dovrebbe richiedere opinioni e/o suggerimenti , e non esperienza o conoscenza di un determinato argomento, altrimenti sarebbe più facile rivolgersi ad un solo esperto piuttosto che interloquire con un intero gruppo di portatori di interesse;
- dovrebbe essere una domanda aperta , che consenta più riposte da ciascun partecipante, altrimenti la discussione si esaurirebbe immediatamente;
- sarebbe utile se la domanda lasciasse spazio all’interpretazione , così da permettere a tutti di dare il proprio personale contributo;
- la domanda dovrebbe essere rilevante per la vita quotidiana e l’esperienza specifica di ciascuno dei partecipanti;
Infine la discussione dovrebbe essere abilmente guidata, dal moderatore, verso la direzione predefinita, cioè il raggiungimento di un accordo o di una specifica presa di decisione , così da concludersi in modo produttivo per la platea dei partecipanti.
Successivamente si richiede ai partecipanti di scrivere, contemporaneamente, alcune risposte su dei cartellini colorati forniti in precedenza: ciascuna risposta su un diverso cartellino. Ciascuna risposta dovrà essere scritta con un massimo di sette parole così da consentire l’individuazione corretta dell’opinione e non essere, allo stesso tempo, difficile da leggere per la sua lunghezza.
Quando tutti avranno scritto le loro risposte, il moderatore le raccoglierà tutte, le leggerà ad alta voce e le mostrerà ai partecipanti, così che tutti possano leggerle. Dopo aver letto i contributi, il moderatore li attaccherà al pannello con l’aiuto dei partecipanti . Si creeranno così gruppi di carte con un significato simile.
A questo punto verranno riletti tutti i cartellini di ciascun gruppo, e verranno segnalate le eventuali obiezioni disegnando un lampo sul cartellino interessato.
La discussione verrà dunque portata avanti rimodulando continuamente lo scenario dei cartellini sul pannello principale, con l’aiuto dei partecipanti, fino a che non si troverà un accordo definitivo tra gli stessi circa gli obiettivi della discussione.
Naturalmente, per il buon esito di questa procedura, è necessario l’intervento di un facilitatore esperto che sia in grado di coinvolgere ampie platee pur garantendo l’onesta e la produttività della discussione. Tuttavia può essere possibile utilizzare lo strumento sia in piccoli gruppi che nell’ elaborazione individuale di flussi di pensieri correlati.
Come al solito,
Buon lavoro!
Dott.ssa Valentina Sbrescia