ncubi e Pavor Nocturnus (Terrori Notturni)
//sonnobambini.it/incubi-e-terrori-notturni-sonno-bambino/2012/11/
di Manuela Caruselli
Gli incubi e i terrori notturni sono due fenomeni che possono presentarsi durante il sonno del bambino precipitandolo in uno stato di agitazione e paura.
C’è una differenza fondamentale trai due e riguarda il fatto chequando un bambino ha un incubo si sveglia, e probabilmente chiamerà i genitori o andrà da loro, mentre con i terrori notturni il genitore accorrerà alle grida del figlio che però non è sveglio.
- Gli incubi sono dei sogni a contenuto spaventoso, spesso legati all’elaborazione degli accadimenti diurni . Possono cominciare ad apparire dopo il secondo anno di età e si verificano nella seconda parte della notte, durante la fase di sonno leggero. Sono un fenomeno abbastanza diffuso tra i bambini, è importante che il genitore sia pronto a consolare il figlio quando fa un incubo senza sminuirlo e senza allo stesso tempo dargli eccessiva enfasi. Se gli incubi sono frequenti potrebbero essere dovuti all’impossibilità del bambino ad elaborare alcune emozioni durante la giornata. Può essere utile che i genitori durante il giorno aiutino il figlio a parlare di ciò che prova, delle sue emozioni, accettando anche quelle ritenute a volte “sgradevoli” come la rabbia o “inutili” come alcune paure. Tutto ciò che il bambino prova è reale per lui ed è bene che venga preso nella giusta considerazione. Fate attenzione anche a cosa guarda in televisione e chiedetevi se state attraversando un momento particolarmente conflittuale con lui o in famiglia in generale. Sono tutti e due elementi che spesso influiscono sulla qualità del sonno dei bambini.
Ricordatevi di lasciare accesa una lucina nella stanza dove dorme.
- Gli episodi di Pavor Nocturnus si verificano nella prima parte della notte, durante il sonno profondo, e solitamente si presentano tra i 18 mesi fino ai sei anni di età. Durante questi episodi il bambino piange, urla, ha gli occhi aperti ma sembra non vedere e non risponde alle altre persone. Sembra sia sveglio mentre in realtà non lo è, non avrà neanche il ricordo al risveglio di quanto accaduto. I genitori possono spaventarsi o preoccuparsi molto e cercare di svegliare il figlio per consolarlo, è meglio non farlo, di solito si agita ancora di più. E’ utile limitarsi a stargli accanto finché non ritorna a dormire senza forzarlo o attirare la sua attenzione, eventualmente rassicurarlo utilizzando un tono di voce calmo e tranquillo. Le cause di questo fenomeno sono ancora incerte, a volte possono esserci fattori psicologici come eccessivo stress, sui quali potere intervenire.
Una volta una mamma mi raccontò di episodi di pavor nocturnus della figlia di 2 anni e mezzo in un momento particolare: le era nata una sorellina da pochi mesi e aveva già un fratello più grande. La mamma stessa ha riconosciuto che negli ultimi tempi aveva passato poco tempo con la piccola e mi disse che, essendo la figlia di mezzo, non aveva mai avuto la mamma tutta per sé ed era presto arrivata una sorellina a “toglierle” il ruolo di piccolina della famiglia. La rincontrai dopo circa due mesi e mi raccontò che, variando gli equilibri familiari e dedicandosi di più alla figlia, il fenomeno era rientrato.