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Federico Zanon On 6 dicembre 2012
Dopo il mio primo articolo sulle polizze che rimborsano la psicoterapia, molti colleghi mi hanno scritto per raccontarmi la loro esperienza, e moltissimi hanno ripreso il contenuto nei propri siti web. L’interesse dimostrato ha portato a questo secondo articolo, in cui vorrei offrire aggiornamenti sulla situazione e interessanti suggerimenti dettati dall’esperienza dei colleghi.
Ecco in sintesi gli argomenti di cui parlerò:
Le novità sulle polizze che includono la psicoterapia che ogni cittadino può stipulare
Le polizze dedicate a categorie di lavoratori
L’uso delle polizze per coprire la psicoterapia didattica
E infine, chi proprio non ne vuol sapere di psicologia e psicoterapia
(1)
Partirei dalle novità sulle polizze che qualunque cittadino può stipulare.
Una prima, significativa novità riguarda UNISALUTE di UNIPOL. Una delle più grandi compagnie assicurative operanti in Italia offre prestazioni psicologiche di buon livello, ma solo nella Polizza Kasko e solo in seguito ad incidente stradale grave, che abbia provocato la morte di una persona oppure gravi lesioni fisiche dell’assicurato o dei familiari.
In questi due casi, dopo una prima valutazione a domicilio da parte di uno degli psicoterapeuti convenzionati con UNIPOL, potranno essere offerte prestazione per 6 o 12 mesi, mirate alla risoluzione del disturbo post-traumatico. Le prestazioni sono assicurate presso lo studio professionale dello psicoterapeuta per un massimo di 15 sedute se l’incidente ha provocato gravi lesioni a persona diversa dall’assicurato o dai suoi familiari.
Costo per l’assistito: ridotto, sono 39 Euro/anno la polizza generica. Vanno però considerate le diverse personalizzazioni possibili, che inevitabilmente fanno lievitare il prezzo.
Pregi: riconosce la centralità delle conseguenze psichiche del trauma stradale e offre una prestazione che pare complessivamente adeguata. Il prezzo è interessante.
Difetti: offre una copertura per le cure psicologiche limitata agli esiti di trauma stradale grave.
La seconda segnalazione importante è per WORLD WIDE CARE di ALLIANZ. Si tratta di una polizza pensata soprattutto per chi vive all’estero o si sposta spesso per lavoro, e quindi necessita di una copertura sanitaria anche per le spese sanitarie in paesi diversi dall’Italia.
La polizza ha 4 piani di base. Tutti coprono i costi per la psicoterapia e le spese psichiatriche solo in regime di ricovero o day hospital, ma basta aggiungere un piano integrativo per ottenere la copertura di 30 sedute di psicoterapia all’anno.
Costo per l’assistito: Con la combinazione Premier Individual + Gold Individual, al costo di 3500 Euro/anno è possibile ottenere la copertura per 30 sedute, con un controvalore di prestazioni che può andare dai 1500 ai 3000 euro. Con la combinazione Essential Individuale + Silver Individuale, al costo di 2500 Euro/annui è possibile ottenere un rimborso per 20 sedute di psicoterapia.
PREGI & DIFETTI: La qualità della polizza è molto alta in termini di prestazioni coperte, e i prezzi si adeguano di conseguenza. Occorre però molta attenzione al cosiddetto periodo di carenza a cui alcune prestazioni, fra cui le cure psicologiche e psicoterapiche, sono soggette. Si tratta di una clausola contrattuale per cui occorre essere assicurati da almeno 18 mesi prima di poter accedere al rimborso di alcune prestazioni. Un meccanismo cautelativo per evitare esborsi eccessivi da parte delle compagnie.
(2)
Le polizze riservate a specifiche categorie di lavoratori.
In questo caso, lo psicologo o psicoterapeuta può usare le informazioni che seguono per orientare la propria pubblicità ad un target specifico di lavoratori. Si passa così dall’ottica tradizionale di una promozione basata sugli ambiti di intervento (coppia, adulti, disturbi d’ansia, etc.) ad un’ottica basata sulle potenzialità di acquisto.
Ecco allora un aggiornamento delle categorie di lavoratori che beneficiano di una copertura per le spese di psicoterapia, verso cui è possibile rivolgersi per una promozione targettizzata:
- Giornalisti iscritti alla cassa previdenziale INPGI, che abbiano stipulato la polizza integrativa CASAGIT.
- Dipendenti della Banca d’Italia attraverso la CASPIE (Cassa di Assistenza Sanitaria tra il Personale dell’Istituto di Emissione).
- Dipendenti del Gruppo ENEL , attraverso il FISDE (Fondo Integrativo Sanitario Dipendenti ENEL)
- Dipendenti Telecom , attraverso ASSILT (Associazione per assistenza sanitaria integrativa delle aziende gruppo Telecom): si conferma un’ottima polizza, che copre nel dettaglio i testi di livello e di personalità, la psicoterapia fino a 35,00 Euro/seduta per 80 sedute l’anno, a cui si aggiunge la copertura per il trattamento residenziale delle dipendenze. Quest’ultimo è un plus che mi è particolarmente caro, perché è il mio settore professionale.
Molti colleghi mi segnalano che non è più attiva la convenzione MoPI-Unipol , che avevo incluso nel mio primo articolo. Unipol in effetti non ne fa menzione nel proprio sito.
(3)
L’uso del rimborso per coprire le spese per la psicoterapia didattica.
Questo tema, molto caro ai colleghi che mi hanno scritto, mette a nudo un problema importante della nostra professione: la necessità formativa di compiere un percorso di psicoterapia, in una fase di vita in cui è difficile coprirne i costi.
Quello che posso dire in merito è che nessuna polizza è concepita per andare in perdita. Partendo da questo presupposto, le compagnie tendono ad escludere spese, come quelle dentistiche o psicoterapiche, che non sono percepite come essenziali per la vita e la salute delle persone e che possono dar luogo ad esborsi economici importanti rispetto al premio pagato dall’assicurato.
Partire dal presupposto di stipulare una polizza per coprire le proprie spese di psicoterapia didattica può rivelarsi sbagliato dal punto di vista economico: il costo per la polizza potrebbe superare le spese di psicoterapia, oppure la compagnia potrebbe non voler rinnovare il contratto con noi l’anno successivo. Naturalmente, se si è nelle condizioni di appartenere ad una delle categorie di lavoratori che dispone di polizze speciali (dipendenti di banca, giornalisti CASAGIT, etc.) e al contempo di è in formazione psicoterapica, nulla vieta di usare con profitto la copertura assicurativa.
Su questo punto, così sentito fra colleghi, si dovrebbe forse promuovere un discorso solidaristico all’interno della categoria.
(4)
E infine, chi proprio non ne vuol sapere di psicologia e psicoterapia.
Alcune compagnie assicurative escludono esplicitamente le cure psicoterapiche e le cure in conseguenza di disturbi psichiatrici o mentali, anche nevrotici. L’esclusione è messa nero su bianco nel contratto.
Di solito si tratta di polizze che dedicano maggiore attenzione ad altri aspetti della copertura sanitaria, come i ricoveri, gli interventi chirurgici o gli indennizzi per perdite funzionali. Eccone alcune delle polizze che escludono esplicitamente la copertura:
- PROTEZIONE SALUTE di AXA
- ASSISANITARIA del gruppo STEFFANO
- EURA SALUTE di EUROPE ASSISTANCE
- SARAMEDICAL di SARA ASSICURAZIONI
- DETTOFATTO SALUTE di ASSICURAZIONI GENERALI
- POLIZZA SANITARIA INTEGRATIVA offerta dalla CASSA NAZIONALE COMMERCIALISTI
Concludo dicendo che la ricerca su questo tema non è stata facile.
L’abitudine di chi offre polizze a privilegiare l’approccio promozionale a quello informativo rende laboriosa la ricerca di dati per fare confronti. Spero che il distillato che è rimasto dal mio lavoro valga il tempo speso.
Proprio perché frutto di un lungo lavoro, chiedo a chi voglia usare questo articolo di scrivermi, oppure lasciare un commento, e comunque citare la fonte: un modo per fare colleganza che non costa nulla e rende tutti soddisfatti