Il pianto del neonato
Subito dopo la nascita il neonato è in grado di comunicare i propri bisogni alla madre attraverso il pianto ed è utilizzato in maniera indifferenziata allo scopo di comunicare tutti i bisogni, che si tratti di fame, dolore o solitudine. Tali esigenze, per lui ugualmente urgenti ed immediate, vengono espresse con l'unico rumore che riesce a produrre. In ottica evoluzionistica il pianto è un meccanismo di sopravvivenza arcaico che viene utilizzato dal bambino in maniera indifferenziata e che mette in atto fino a quando egli stesso non impara altri modi di comunicare. Poiché la finalità del pianto è quella di ricevere cura da un consecifico adulto in grado di fornirla ed è un comportamento direttamente legato all'attivazione del sistema d'attaccamento del bambino, suscita nel genitore l'attivazione complementare del sistema d'accudimento caratterizzato da comportamenti quali prendere il bambino in braccio, attaccarlo al seno, dondolarlo.
Alcune motivazioni al pianto possono essere:
1. Molti bambini hanno periodi di irrequietezza per alcune ore, di solito durante il pomeriggio o la sera.
2. Durante gli scatti di crescita, i bambini richiedono poppate più frequenti per alcuni giorni. Queste fasi solitamente si verificano intorno alle due settimane, sei settimane ed ai tre-quattro mesi del bambino.
3. Una produzione di latte troppo bassa è una causa frequente di pianti o irrequietezza nel bambino. Per assicurarsi una produzione adeguata di latte, è importante allattare a richiesta.
4. Alcuni bambini si annoiano e richiedono di essere più stimolati. Il bambino piccolo non può intrattenersi da solo, e gradisce a volte un cambiamento di ambiente.
5. Altri bambini, invece, hanno bisogno di meno stimoli di quanti ne ricevono. Alcuni proprio non gradiscono luce e rumori forti, mentre altri ricevono talmente tante attenzioni che a volte è il caso di stabilire delle regole che limitino prevalentemente alla madre il compito di tenere il bambino in braccio.
Possibili soluzioni
Se il problema è effettivamente uno scatto di crescita o una produzione di latte insufficiente, sarà necessario semplicemente attaccare il bambino più spesso al seno, e tenerlo lì per più tempo. Se è necessario del tempo per lavorare a una soluzione, allora la madre ha anche bisogno di utilizzare delle strategie per calmare il bambino, in attesa di risolvere il problema.
1. Tenere il bambino in una fascia o marsupio. Alcuni bambini preferiscono essere girati all'infuori cosicché possano vedere il mondo. Provate entrambe le soluzioni, fascia e marsupio, per vedere che cosa il bambino preferisce.
2. Fasciare il bambino in una copertina o in un lenzuolo. Alcuni bambini sentono il bisogno di essere "tenuti insieme" con le braccia sul petto, altrimenti si sentono persi e "disorganizzati".
3. Dondolare il bambino.
4. Camminare con il bambino.
5. Utilizzare un movimento oscillatorio. Con i piedi fermi e tenendo il bambino fra le braccia o sulla spalla, muovere i fianchi da un lato all'altro.
6. Dondolare il bambino in un' "amaca". Mettere il bambino in un lenzuolino o in una copertina, con due persone che muovono insieme le due estremità raccolte. Il movimento laterale è preferito da alcuni bambini