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**Revo-S: Nuovi strumenti rotanti al Ni-Ti per la preparazione del sistema dei canali radicolari

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Titolo
Revo-S: Nuovi strumenti rotanti al Ni-Ti per la preparazione del sistema dei canali radicolari


Descrizione
Italian Journal Of Operative Dentistry Vol. 7 No. 4 2009



Autori
Iandolo Alfredo




Fonte
Italian Journal Of Operative Dentistry




Riferimento Bibliografico
Vol. 7 No. 4 2009







Inviato da
Alfredo Iandolo


Introduzione

L’utilizzo
della lega Ni-Ti ha rappresentato un punto di svolta nella storia dell’
endodonzia infatti ha permesso la costruzione e la produzione di nuovi
strumenti endodontici sia manuali che rotanti con caratteristiche
nettamente superiori rispetto agli strumenti in acciaio inossidabile,
ottenendo così terapie più efficaci e riproducibili (1-2). Le leghe
Ni-Ti usate in Odontoiatria presentano una composizione equiatomica di
Ni e Ti, corrispondenti al 55% in massa di Ni e al 45% in massa di Ti
(3).
Le proprietà principali di questa lega sono la memoria di forma e
la superelasticità ( o pseudoelasticità ) anche se in endodonzia la
prima caratteristica non è sfruttata.
La superelasticità o
pseudoelasticità invece è particolarmente utile poiché conferisce alla
lega la capacità di flettersi ed adattarsi alla conformazione del
canale, consentendo allo strumento di sagomare in rotazione e mantenendo
una posizione centrata anche in presenza di curvature accentuate, in
questo modo si minimizza la forza di ritorno elastico (restoring force) e
i suoi effetti negativi (perforazioni, stripping e intasamenti) sulla
traiettoria originaria del canale, tipica degli strumenti d’ acciaio. Il
comportamento superelastico o pseudoelastico dipende da un cambiamento
di organizzazione cristallina. Nella lega Ni-Ti sono presenti tre fasi
cristalline:

1) Austenitica: struttura cristallina a reticolo cubico compatta, più stabile e resistente, ma meno elastica.

2) Martensitica: struttura cristallina a reticolo esagonale compatta, più duttile, ma meno resistente e stabile.

3)
Intermedia o fase R (romboedrica): a sua volta composta da una serie di
fasi intermedie che si trasformano l’ una nell’ altra, senza variazione
di forma cristallografica.

La lega Ni-Ti allo stato di riposo o a
temperatura ambiente si trova nella fase austenitica e nell’ intermedia
R, ma se sottoposta a sollecitazioni meccaniche o termiche, cambia fase
cristallina. Al cessare delle sollecitazioni la lega torna alla fase

iniziale, più stabile e resistente, ma meno elastica (4).
Nonostante
l’utilizzo della lega Ni-Ti implichi una serie di vantaggi, l’uso di
questi strumenti rotanti in Endodonzia comporta un eventuale e maggiore
rischio di frattura rispetto all’utilizzo dei file in acciaio (5). La
frattura di uno trumento rotante dipende il più delle volte da stress da
torsione e da stress da flessione (6).
Numerosi sono gli strumenti
in Ni-Ti oggi disponibili sul mercato, in questo lavoro si è voluto
testare un nuovo set di strumenti rotanti in Ni-Ti, i Revo-S della
Micro-Mega (Fig. 1-2-3) in quanto il loro impiego nei trattamenti
endodontici si è rivelato molto efficace.

Caratteristiche dei Revo-S:

La
principale caratteristica di questi nuovi strumenti è la sezione
trasversale asimmetrica (Fig. 4-5) presente in tutta la serie tranne
nell’ SC2 (Fig. 6). La sezione trasversale asimmetrica presenta tre
margini taglienti situati su tre diversi raggi: R1, R2 e R3. Questa
sezione permette una riduzione del contatto delle lame sulla dentina
diminuendo gli stress torsionali sullo strumento inoltre incrementa il
volume tra le lame per eliminare più efficacemente i detriti e
garantisce una maggiore flessibilità consentendo così una maggiore
abilità nel negoziare canali radicolari con curvature accentuate. Tutti
gli strumenti presentano un angolo di taglio positivo ed una punta
arrotondata non attiva.
Il primo strumento della serie è l’ SC1
(Fig.7-8-9) che presenta la caratteristica sezione trasversale
asimmetrica, diametro in punta 0.25 e conicita del 6% con parte
lavorante ridotta. L’SC1 viene utilizzato solo per sagomare il terzo
coronale e il terzo medio. Il secondo strumento è l’ SC2 (Fig. 10),
l’unico strumento della serie con sezione trasversale simmetrica. Esso
presenta diametro in punta 0, 25 e conicità del 4%, la sua sezione
equilatera assicura una penetrazione centrata fino alla regione del
terzo apicale permettendo così di rispettare l’ anatomia originaria di
questa delicata zona. L’ SC2 viene utilizzato per sagomare il canale
radicolare fino alla lunghezza di lavoro.
L’ SU, il terzo strumento
della serie con sezione trasversale asimmetrica, presenta diametro in
punta 0, 25 e conicità del 6% e viene utilizzato per sagomare il canale
radicolare alla lunghezza di lavoro raccordando l’ operazione effettuata
in precedenza dall’ SC1 e l’ SC2 (Fig. 11).
Infine vi sono gli
ultimi strumenti della serie, AS 30, AS 35 e AS 40, sempre con sezione
trasversale asimmetrica che servono per sagomare canali radicolari con
apici di maggiori dimensioni.

Utilizzo dei Revo-S:

I Revo
–S devono essere usati ad una velocità di 350 rpm con movimenti di va e
vieni eseguendo delle brevi escursioni di pochi mm, il valore del torque
deve essere basso (compreso tra 0, 4-0, 9 Ncm) e devono lavorare in modo
circumferenziale. La pressione da esercitare durante il loro utilizzo
deve essere minima e costante. La pressione così ridotta aiuta a
prevenire separazioni dello strumento da un lato e riduce la formazione
di gradini e false strade dall’ altro (7). Inoltre non devono mai
lavorare in canali asciutti in quanto devono essere sempre riempiti di
irrigante (NaoCl o EDTA) e devono essere ritirati dai canali
frequentemente per permettere la rimozione dei detriti tra le spire.

Sequenza operativa:

Effettuata
una o più radiografie pre-operatorie eseguite con la tecnica dei raggi
paralleli e stabilito quindi un corretto piano di trattamento si procede
all’ isolamento dell’ elemento dentario in questione con diga di gomma e
si esegue un’ adeguata cavità d’ accesso sotto ingrandimento e
illuminazione. Dopo aver esaminato attentamente il pavimento della
camera pulpare ed individuati tutti gli orifizi canalari si procede alla
fase successiva ossia il sondaggio del sistema dei canali radicolari.
Dalla rx pre-operatoria viene calcolata una lunghezza di lavoro
approssimativa (sottraendo 2 mm per compensare la distorsione
radiografica) e questa misura viene trasferita ai kfile 0.08, 0.10 e
0.15 per il sondaggio. Riempita la camera con NaoCL e precurvati i file
si passa alla loro introduzione all’ interno dei canali radicolari senza
alcuna pressione fino al punto di impegno.
Ora è possibile
utilizzare l’ SC1 per eliminare le interferenze del terzo coronale. A
questo punto si procede a calcolare la lunghezza di lavoro effettiva con
l’ aiuto di un localizzatore apicale e a confermarla per mezzo di una
rx portando all’ apice i k-file 0.10, 0.15 e 0.20. Finita la
strumentazione
manuale si passa all’ uso dei Revo-S. Prima di tutto
viene fatto lavorare l’ SC1 nel terzo coronale e nel terzo medio del
canale radicolare, si procede
con l’ introduzione di un K-file 0.10
per stabilire la pervietà, poi viene portato l’ SC2 all’ apice seguito
sempre da un K-file 0.10 ed infine si utilizza l’ SU portandolo sempre
all’ apice per raccordare il lavoro svolto dall’ SC1 e dall’ SC2. Si può
passare ora alla misurazione dell’ apical gauging. Se il diametro
apicale corrisponde a 0.25 si può otturare con guttaperca
termoplasticizzata usando la tecnica che si ritiene più idonea, se
invece il diametro apicale è maggiore di 0.25 si passa all’ utilizzo
degli strumenti AS 30, AS 35 o AS 40, naturalmente in combinazione con
la strumentazione viene utilizzato per la detersione del sistema dei
canali radicolari NaoCL al 5.25% riscaldato a 45° ed EDTA al 17%. Di
seguito vengono illustrati dei casi clinici eseguiti con la tecnica
precedentemente descritta (Fig. 13-21).


Discussione

Oggi
sono disponibili per gli Odontoiatri una miriade di strumenti meccanici
al Ni-Ti, tutti altrettanto validi, in questo piccolo lavoro si è
voluto testare clinicamente la reale efficacia di questi nuovi
strumenti, i Revo-S, la cui caratteristica principale è la sezione
trasversale asimmetrica.
Questa nuova sezione asimmetrica conferisce a
questi strumenti dei vantaggi indispensabili per il raggiungimento di
risultati sicuri e duraturi. Infatti grazie ad essa vengono ridotti gli
stress sullo strumento permettendo una maggiore resistenza alla frattura
ed una maggiore flessibilità dello stesso.
Di sicuro occorreranno
ulteriori studi per confermare quanto detto, però i casi clinici svolti
con questi nuovi strumenti si sono rivelati molto soddisfacenti
soprattutto nei trattamenti endodontici di elementi dentari che
presentano canali con curvature accentuate.


BIBLIOGRAFIA

1.
Pettiette M.T., Metzger Z., Phillips C., Trope M., Endodontic
complications of root canal therapy performed by dental students with
stainless-steelK-files and nickel-titanium hand files. J. of Endod.
1999; 25: 230-234.

2. Sonntag D., Guntermann A., Kim S.K.,
Stachniss V., Root canal shaping with manual stainless steel files and
rotary NiTi files performed by students. Int. Endod. J. 2003; 36:
248-255.

3. Cantatore G., Ceci A., L’ Endodonzia verso il
duemila. Preparazione canalare con strumenti Ni-Ti Evoluzione delle
tecniche. Dental Cadmos. 1996;2: 21-28.

4. Bonaccorso A., Tripi R. T., Il Nichel Titanio in Endodonzia, Edizione Martina Bologna. 2006; 4: 10-19.

5.
Suter B., Lussi A., Sequeira P., Probability of removing fractured
instruments from root canals. Int. Endod. J. 2005; 38:114-123.

6.
Sattapan B., Nervo G. J., Palamara J. E., Messer H. H., Defects in
rotary nickel-titanium fileafter clinical use. J. of Endod. 2000; 26 (3)
: 161-5.

7. Ausiello P., Ielasi V., Di Sena F., Simeone M., Rengo S., G. It. Endo. 2002; Vol. 16, Nr. 3: 124.


ILLUSTRAZIONI




Fig. 1
Revo-S (Micro-Mega)
Revo-S (Micro-Mega)




Fig. 2
Particolare dell’ SC1, SC2 e SU
Detail of SC1, SC2 and SU




Fig. 3
Particolare dell’ AS 30, AS 35 e AS40
Detail of AS 30, AS 35 and AS40




Fig. 4
In questo disegno è evidenziata la sezione trasversale asimmetrica dei Revo-S
In this scheme is underlined the asymmetry, transversal section of Revo-S




Fig. 5
Si nota la sezione trasversale asimmetrica; foto allo stereo microscopio (24 x)

It’s possible to see the asymmetry, transversal section; picture taken with stereo
microscope (24x)




Fig. 6
Si nota la sezione trasversale simmetrica presente sull’ SC1, foto allo stereo
microscopio (24 x)

It’s possible to see the symmetry, transversal section on SC1; picture taken with
stereo microscope (24x)




Fig. 7
Foto al SEM dell’ SC1, si nota la punta non attiva

Picture taken with SEM of SC1; it’s possible to see the not cutting tip




Fig. 8
Foto al SEM delle lame dell’ SC1

Picture taken with SEM of SC1’s blades




Fig. 9
Foto al SEM della punta dell’ SC1(600 x).

Picture taken with SEM of the tip of SC1 (600x)




Fig. 10
Foto al SEM dell’ SC2, si nota la punta non attiva.

Picture taken with SEM of SC2; it’s possible to see the not cutting tip




Fig. 11
Foto al SEM dell’ SU, si nota la punta non attiva.

Picture taken with SEM of SU; it’s possible to see the not cutting tip




Fig. 12
L’ SU serve a raccordare il lavoro svolto in precedenza dall’ SC1 e dall’ SC2.

SU is used to join the work done before by SC1 and SC2




Fig. 13
Rx post-operatoria di 3.6, la preparazione canalare è stata eseguita con strumenti
Revo-S.
La preparazione in questo caso è stata terminata portando l’ SU alla
lunghezza di lavoro. Otturazione eseguita mediante system-B.

Post
operative Rx of 3.6, the root canal preparation has been done with
Revo-S instruments. In this case the last instrument which has been used
at the working length was the SU. Filling has been obtained with the
use of System B




Fig. 14
Rx pre-operatoria di 2.6.
Pre operative Rx of 2.6




Fig. 15
Rx
post-operatoria di 2.6, la preparazione canalare è stata eseguita con
strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro della radice MB, MB2 e DB e
della radice palatale. Otturazione e a l’ AS 30 alla lunghezza di lavoro
eseguita mediante system-B.

Post operative Rx of 2.6, the
root canal preparation has been done with Revo-S instruments. In this
case the last instrument which has been used at the working length was
the SU for the root MB, MB2 and DB; for the palatal root has been used
AS30 at the working length. Filling has been obtained with the use of
System B




Fig. 16
Rx pre-operatoria di 1.7.
Pre operative Rx of 1.7




Fig. 17
Rx
post-operatoria di 1.7, la preparazione canalare è stata eseguita con
strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro. Otturazione eseguita mediante
system-B.

Post operative Rx of 1.7, the root canal
preparation has been done with Revo Revo-S instruments. In this case the
last instrument which has been used at the working length was the SU.
Filling obtained with the use of system B




Fig. 18
Rx
post-operatoria di 1.4 e 1.5, la preparazione canalare è stata eseguita
con strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro. Otturazione eseguita mediante
system-B.

Post operative Rx of 1.4 and 1.5, the root canal
preparation has been done with Revo-S instruments. In this case the last
instrument which has been used at the working length was the SU.
Filling obtained with the use of system B




Fig. 19
Rx
post-operatoria di 4.6, la preparazione canalare è stata eseguita con
strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro dei canali mesiali e l’AS 30
alla lunghezza di lavoro della radice distale. Otturazione eseguita
mediante system-B. Si notano le curvature accentuate a carico delle
radici mesiali.

Post operative Rx of 4.6, the root canal
preparation has been done with Revo-S instruments. In this case the last
instrument which has been used at the working length of mesial root was
SU; the last instrument which has been used at the working length for
the distal root was AS30. Filling obtained with the use of system B.
It’s possible to see the stressed curved mesial roots.




Fig. 20
Rx
post-operatoria di 2.6, la preparazione canalare è stata eseguita con
strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro. Otturazione eseguita mediante
system-B. Si nota la curvatura accentuata a carico della radice mesio
vestibolare.

Post operative Rx of 2.6, the root canal
preparation has been done with Revo-S instruments. In this case the last
instrument which has been used at the working length was the SU.
Filling obtained with use of system B. It’s possible to see the stressed
curved MB root.




Fig. 21
Rx
post-operatoria di 3.4 e 3.5, la preparazione canalare è stata eseguita
con strumenti Revo-S. La preparazione in questo caso è stata terminata
portando l’ SU alla lunghezza di lavoro del 3.4 e l’ AS 30 alla
lunghezza di lavoro del 3.5. Otturazione eseguita mediante system-B. Si
notano la doppia curvatura a carico del 3.4 e la curvatura di 90° a
carico del 3.5 perfettamente rispettate.

Post operative Rx of
3.4 and 3.5, the root canal preparation has been done with Revo-S
instruments. In this case the last instrument which has been used at the
working length of 3.4 was the SU, and the AS 30 at the working length
of 3.5. Filling obtained with the use of system B. It’s possible to see
the double curved root of 3.4 and the 90° curve of 3.5 whose original
anatomy has been respected.