ASSERTIVITA’: LA CAPACITA’ DI AFFERMARE SE STESSI
La parola Assertività significa sostenere la propria opinione come vera. Indica la capacità di esprimere le proprie idee e sensazioni in modo trasparente ed efficace.
E’ la capacità di un soggetto di utilizzare, in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell’ambiente e riducano o annullino la possibilità di risposte negative.
L’assertività è anche un atteggiamento mentale ed emotivo positivo nei confronti di se stessi e della vita. Il comportamento assertivo è quel comportamento attraverso il quale si affermano le proprie opinioni, senza prevaricare né essere prevaricati. Si esprime attraverso la capacità di utilizzare in ogni contesto relazionale la modalità di comunicazione più adeguata.
La persona assertiva non fa o dice le cose per seguire o accontentare chi ha di fronte, ma è capace di dire: “Grazie ma non mi va” , ” Non vengo, oggi proprio non posso” , o ancora “Posso capire il tuo punto di vista, ma io la penso diversamente” , senza timore, ripensamenti o sensi di colpa.
Sa quello che vuole, riconosce ciò che la fa stare bene e ciò che la fa stare male, ha idee chiare su quali sono i suoi diritti e non permette che vengano calpestati.
Questo atteggiamento non è da confondere con l’egoismo.
L’assertivo può essere sinceramente interessato alle opinioni degli altri e le rispetta, ma non per questo gli dà un valore maggiore rispetto alle proprie.
Esempio di comportamento non assertivo
Sono in fila alla cassa di un supermercato quando una signora arriva e mi passa avanti, la lascio passare senza protestare, in apparenza resto calma ma in realtà sono arrabbiata con la signora e con me stessa, mi sento frustrata perché non ha detto nulla, non sono stata capace di farmi rispettare. Ha sacrificato il mio diritto di precedenza non rispettando, per prima, le mie esigenze.
Non solo non sono stata coerente con quello che stavo vivendo interiormente ma, in qualche modo, è come se avessi “tradito se stessa” e i miei sentimenti.
Vediamo ora nello stesso esempio come potrebbe essere la mia comunicazione se fosse assertiva
Sono in fila alla cassa di un supermercato quando una signora arriva e mi passa avanti, mi rivolgo alla donna e le dico: “ Signora, forse non mi aveva visto? Ora è il mio turno”.
In questo caso ho fatto valere il mio diritto di precedenza: mi sono rivolto alla signora in modo educato, ma molto fermo. Ho utilizzato una comunicazione assertiva.
O ancora, sono in fila alla cassa con un carrello pieno di prodotti quando arriva una signora con un solo articolo e le dico “signora prego passi pure”, decido io di farla passare perché sono una persona di animo gentile, in questo caso la signora mi è passata avanti ma è stato per mia scelta, sono stata coerente con me stessa e con ciò che desideravo.
Come essere assertivo: gli ingredienti dell’assertività
Per essere rispettati e far si che le nostre idee vengano ascoltate devo innanzi tutto lavorare su me stesso e sulla mia assertività. Vediamo insieme gli elementi base dell’assertività.
L’Assertività si può “imparare” e sviluppare . Non è facile, è richiesto un costante esercizio al fine di ottenere risultati soddisfacenti, ma con il tempo, la perseveranza e l’allenamento possiamo migliorare le nostre capacità assertive. Esistono percorsi di Crescita Personale condotti da Professionisti, che possono aiutarci a sviluppare quelle competenze che contribuiscono a renderci persone assertive, questi percorsi ci consentono di diventare partecipi e aperti verso gli altri, onesti verso noi stessi e rispettosi nelle relazioni; ci aiutano a sviluppare un atteggiamento propositivo, responsabile e autorevole.
Mi auguro che questo articolo sull’assertività e la comunicazione assertiva ti sia piaciuto. Troppo spesso ci facciamo mettere i piedi in testa, ed altrettanto spesso, per reagire, rispondiamo con aggressività. Possiamo essere molto meglio di questo: possiamo essere sicuri di noi stessi, forti delle nostre idee e determinati nel raggiungere i nostri obiettivi.
Dott.ssa Vanessa Tartaglia