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Indicazioni su come orientare un alcolista al trattamento

Un alcoolista difficilmente ammette di avere dei problemi nel suo rapporto con l’alcool. Generalmente si dichiara assolutamente in grado di controllare la quantità di alcool che ingerisce e non di rado relativizza i problemi alcool correlati che gli possono essere capitati. Può arrivare a farsi un vanto della sua capacità di reggere l’alcool e diventare aggressivo se “messo alle strette”. Tali comportamenti possono ingenerare frustrazione e rabbia in chi vorrebbe fornire loro aiuto e spesso determinano comportamenti colpevolizzanti. L’alcolista, così, sentendosi giudicato innalza ulteriormente le proprie barriere difensive e quella che doveva essere una relazione mossa da propositi di aiuto per affrontare un problema si trasforma in una sfida centrata sull’ammissione di colpa dell’alcolista. Tali considerazioni indicano chei chi ha problemi alcool-correlati difficilmente può essere forzato a richiedere aiuto eccettuate alcune circostanze quali incidenti violenti che richiedano l'intervento delle forze dell'ordine o la susseguente emergenza medica

Questo tuttavia non significa che si debba attendere una crisi per affrontare la situazione. Sulla base dell' esperienza clinica, per aiutare un alcolista ad accettare un trattamento, molti specialisti forniscono alcune raccomandazioni quali quelle di seguito riportate:

  • Cessare qualunque "missione" di protezione - I componenti della famiglia cercano spesso di proteggere l'alcolista dagli esiti del suo comportamento fornendo scusanti alle altre persone circa il suo bere e togliendolo dai guai. E' importante smettere immediatamente tali tentativi in modo che l'alcolista possa porsi a confronto con gli effetti dannosi del suo bere e divenire quindi maggiormente motivato a smettere sulla base di una piena assunzione di responsabilità.
  • Scegliere il momento e il modo più adeguato per affrontare il problema – Generalmente è preferibile parlare con il bevitore poco dopo il manifestarsi di un problema alcol-correlato, (ad esempio un incidente imputabile all'alcol), in modo privato, scegliendo un momento di sua relativa lucidità e con disposizione mentale comprensiva (non giudicante) e propositiva.
  • Parlare in modo specifico – E’ opportuno esprimere in modo chiaro ed inequivocabili la propria preoccupazione per il comportamento del bevitore e manifestare in modo esplicito il desiderio di essergli di supporto nella richiesta di aiuto. Può essere opportuno avvalorare il proprio coinvolgimento con esempi sul modo in cui il suo bere ha causato problemi ad entrambi, includendo gli avvenimenti più recenti, stando molto attenti ad esprimersi sempre in modo comprensivo e non giudicante.
  • Stabilire le conseguenze – E’ opportuno essere fermi nel comunicare al bevitore che, sino a quando non si deciderà a chiedere aiuto, porterai a termine delle decisioni conseguenti (quali non partecipare ad attività sociali in cui si può ricorrere all'uso di alcol con lui, non pagare più eventuali debiti o spese conseguenti all’uso di alcool, ecc.) non per punirlo in quanto bevitore ma per proteggere entrambi dagli effetti dannosi del suo alcolismo. E’ importante non manifestare propositi che non ci si sente in grado di portare a termine.
  • Prepararsi ad aiutarlo - Raccogliere informazioni in anticipo riguardanti le opzioni di trattamento disponibili presso li luogo nel quale si risiede. Se l'alcolista manifesta la volontà di curarsi, occorre essere pronti a richiedere immediatamente un appuntamento con il consulente relativo al programma di trattamento e rendersi disponibili ad accompagnarlo alla prima visita e se possibile durante tutto il trattamento.
  • Chiedere il supporto di un amico - se l'alcolista ancora rifiuta di chiedere aiuto, può essere utile chiedere ad un amico di parlare con lui. Un amico che sia un alcolista in trattamento può essere particolarmente persuasivo; tuttavia qualunque amico fidato e privo di pregiudizi può essere in grado di fare la differenza. E' spesso necessario l'intervento di più persone, per più volte per persuadere l'alcolista a cercare aiuto.
  • Farsi sostenere da : Medico curante, specialista alcologo, gruppi di auto-aiuto (come AA- Anonimi alcolisti, CAT- Club alcolisti in trattamento), Asl - Aziende Sanitarie Locali, Sert - Servizi pubblici per le Tossicodipendenze, NOA - Nuclei Operativi di Alcologia, ecc.