Alcool, alcoolismo e consumo moderato!
L'alcol etilico o etanolo è una sostanza liquida ed incolore che si forma per fermentazione di alcuni zuccheri semplici o per distillazione del mosto fermentato. Le bevande alcoliche sono tutte quelle che contengono alcol etilico in una determinata concentrazione indicata per legge nella etichetta della bottiglia.
Per gli effetti che provoca sull'uomo, l'alcol è una droga infatti esso:
- Ha potere psicoattivo : altera il funzionamento del sistema nervoso centrale
- Può dare dipendenza fisica e psichica : caratterizzata dall'incapacità di controllare l'assunzione di alcol nonostante il verificarsi di conseguenze negative
- Dà assuefazione : per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare costantemente la dose
- Ha conseguenze sul piano individuale, sociale, e familiare.
II consumo di alcol fa parte della nostra storia e cultura, è diffuso in tutti gli strati sociali e generalmente è associato al festeggiamento, alla gioia, al divertimento.
L'Italia è uno dei primi paesi produttori di vino al mondo, il commercio di alcolici rappresenta una parte importante del nostro reddito e siamo ai primi posti per il consumo medio pro capite di alcol anidro.
La nostra cultura ci insegna che quando si parla di alcol è solo un problema di quantità, ma in realtà anche la cosiddette piccole quantità possono produrre danni ed è comunque facile aumentare progressivamente la dose senza quasi accorgersene.
Nessuno consiglierebbe un uso moderato di eroina, mentre per l'alcol, in parte viene accettato il concetto di uso non dannoso. Questo significa che il concetto di consumo moderato è strettamente collegato al contesto culturale .
E’ d’altra parte chiaro come tanto maggiore sarà l'uso della sostanza quanto più alti saranno i rischi per la salute.
Tutti quei disagi dovuti all'assunzione episodica o continuativa di bevande alcoliche vengono definiti problemi e/o patologie alcol-correlate .
Possono essere di varia natura ed influenzano molti aspetti della vita:
· problemi relazionali, per difficoltà che si creano nei rapporti interpersonali (famiglia, amicizie, ecc.);
· problemi sociali di vario tipo: difficoltà sul lavoro, episodi di violenza, infortuni, incidenti automobilistici, ecc.;
· problemi fisici di vario ordine e grado (patologie cardio-vascolari, all’apparato digerente, riproduttivo, ecc).
L' alcolismo o etilismo o dipendenza da alcol tradizionalmente è definita una malattia multifattoriale che dipende cioè da diversi fattori ereditari, ambientali, comportamentali, fisici e psichici. In pratica secondo la cultura corrente , le persone con un forte legame con l'alcol e con numerosi problemi alcol correlati apparterrebbero a determinate categorie sociali, presenterebbero personalità particolari o addirittura sarebbero geneticamente predisposte.
In realtà il concetto di ereditarietà sembra più legato alla trasmissione ai figli di un determinato comportamento nei confronti dell'alcol (ereditarietà comportamentale, non genetica), e molte ricerche fatte sugli alcolisti, mostrano che non esisterebbero persone che per le loro caratteristiche psicologiche sociali, genetiche o di altra natura sono destinate all'alcolismo . Queste considerazioni devono metterci in guardia sul fatto che chiunque per una serie non prevedibile di fattori può correre il rischio di presentare problemi alcol-correlati e divenire alcolista.
La persona che ha problemi alcool-correlati tende spesso a sottovalutarne la portata e/o a negarli e generalmente si oppone ad ogni tentativo di indagine, mentendo circa il suo bere e nascondendo ogni problema. La conseguenza è che raramente è di qualche utilità chiedere direttamente alla persona che si presume abbia problemi con l’alcool di parlare del proprio personale rapporto con l’alcool, a meno che il soggetto non esprima la volontà di parlarne e di affrontare il problema.
Risulta allora sicuramente più utile osservare se sono presenti alcuni segnali di cambiamento spesso indicativi di un problema alcool-correlato:
- A - Mutamenti dell'umore e del comportamento (repentini cambiamenti dell’umore, irritabilità, facile distraibilità, difficoltà di concentrazione, inaffidabilità, progressiva estraniazione dai fatti esterni, ecc.)
- B - Cambiamenti nelle modalità del bere (uscire sempre più spesso per andare a bere, incominciare ad assumere bevande alcoliche in casa o da solo, bere bevande alcoliche sempre più forti, spendere nel bere più di quanto possa permettersi, bere di nascosto, tenere bevande alcoliche in luoghi inadeguati, come nel bagno o in camera da letto, ecc);
- C - Segnali fisici (riduzione nella cura personale, dell'aspetto e dell'igiene personale e del proprio ambiente, frequenti episodi di malessere, episodici tremori, forte sudorazione, episodi di vomito soprattutto al mattino, facile comparsa di lividi, segni di cadute o di contusioni, ansia, depressione, scarso appetito, insonnia, ecc.).
Quattro sintomi indicativi di una condizione di alcolismo sono:
- Craving - una forte necessità compulsiva al bere.
- Controllo alterato - L'incapacità di limitarsi nel bere in ogni data circostanza.
- Dipendenza fisica - Sintomi di sindrome d'astinenza quali nausea, sudorazione, sbandamenti, tremori e ansia quando si sospende l'assunzione di alcol dopo un periodo di pesanti bevute.
- Tolleranza - La necessità di aumentare i quantitativi di alcol assunto al fine di ottenere l'effetto desiderato .
In generale le posizioni personali nei confronti dell'alcol sono molto diverse.
Gli astemi: Sono coloro i quali non hanno mai voluto o potuto bere alcolici. L'assunzione di bevande alcoliche in molti di loro determina tra l'altro reazioni fisiche sgradevoli come rossori al volto, capogiri, nausea.
Gli astinenti: Sono tutte quelle persone che in passato hanno bevuto bevande alcoliche e che oggi per motivi diversi hanno invece deciso di astenersi dal bere qualsiasi bevanda alcolica.
I bevitori moderati: concetto con cui ci si riferisce a quei soggetti che fanno un uso “socialmente accettato” di alcolici. In realtà non esiste un identikit del bevitore moderato, né dei cosiddetti bevitori problematici o degli alcolisti.
La nostra cultura accetta il concetto di moderazione per l'alcol, ma lo rifiuta ad esempio per altre sostanze , come alcune droghe illegali. Come abbiamo già detto non è possibile definire la moderazione, né in termini quantitativi, né in termini di assunzioni giornaliere. Fra i bevitori moderati vi sono persone che bevono un bicchiere a pasto, altri 2-3, altri ancora bevono soltanto in occasione delle feste particolari (i c.d. bevitori sociali)
Tutti coloro che assumono alcol si considerano bevitori moderati, anche se la quantità di alcool assunta varia notevolmente da soggetto a soggetto!
La risposta individuale alla tossicità delle sostanze è tra l'altro estremamente diversa. Oltre al tipo di bevanda alcolica infatti intervengono fattori quali l’età, il sesso, la razza, il peso, le modalità di assunzione (ad ex a digiuno o dopo i pasti, velocemente o lentamente), le abitudini alcoliche (consumo quotidiano o saltuario), lo stato di salute generale, ecc
Genericamente comunque, per comprendere gli effetti dell’alcool sul sistema nervoso centrale, possiamo far riferimento alla seguente tabella:
Effetti sul SNC a diversi livelli alcolemici
(*) Il tasso alcolemico (o alcolemia) rappresenta il quantitativo di alcool etilico nel sangue; viene espresso in g/l (grammi per litro) o in mg/dl (milligrammi per decilitro).
I bevitori moderati, secondo studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, rappresentano circa il 60-70% della popolazione e tra essi è presente il maggior numero di problemi alcol-correlati perché pur avendo questi un minor rischio personale rispetto ai bevitori problematici e agli alcolisti, rappresentano nell'insieme un numero ben superiore di persone. Per ognuno di loro il consumo di alcol può essere causa o concausa di alcune situazioni negative , (incidenti stradali, sul lavoro, problemi familiari e sociali). In conclusione si può dire che i problemi correlati al bere rischiano di aumentare o diminuire in modo proporzionale all'andamento dei consumi individuali e dell'intera comunità e quindi la lotta ai problemi alcool-correlati e all’alcolismo deve necessariamente passare attraverso un cambiamento culturale delle abitudini sociali con cui ci si rapporta all’alcool.