L'ultimo a essere studiato è stato il Trichoderma reesei , detto “fungo pacifista” perché ghiotto di divise e tende militari. Sono poi in corso studi sulla flora batterica delle termiti e su alcune alghe microscopiche. C'é persino chi, come il genetista Craig Venter, sta cercando di creare organismi totalmente sintetici in laboratorio. Sono troppo piccole le fabbriche di biocarburanti economiche, ecologiche e con un'alta resa, e la cellulosa appare cruciale. I biocarburanti ricavati dalla cellulosa del legno, delle erbacce, dei materiali organici in generale, sono molto vantaggiosi rispetto a quelli tradizionali. Si tratta del più abbondante materiale organico al mondo e contiene 16 volte l'energia usata per produrla (mentre la benzina solo cinque e l'etanolo da mais 1,3). Con l’etanolo da cellulosa le emissioni si riducono dell'87% rispetto alla benzina, mentre con quello da cereali si raggiunge al massimo una riduzione del 28%. Gli scienzati stanno studiando come “rompere” i legami della molecola di cellulosa, per trasformarla in zuccheri più semplici che, fermentando, danno l'etanolo. Questo processo, all’ordine del giorno in natura, è ancora difficoltoso e costoso per gli uomini. Ricercatori di New Mexico, California, Francia e Finlandia hanno studiato il genoma del fungo Trichoderma reesei per cercare di capire quali sono le proteine utilizzate per digerire così efficacemente il materiale organico, come appunto il cotone delle divise. "Temevamo che data la sua reputazione di grande “di gestore”, il fungo avesse un sistema complicatissimo di enzimi- ha spiegato Diego Martinez, autore dello studio pubblicato dalla rivista Nature biotechnology- invece ne usa solo alcuni estremamente efficienti". L'obiettivo è riuscire a replicare gli stessi enzimi anche su scala industriale. In un altro studio, pubblicato da Nature qualche mese fa, un team di ricercatori statunitensi ha analizzato il “succo” dello stomaco di una particolare specie di termiti. Sono risultati circa 500 geni dei batteri associati con la degradazione del legno, tra quali si stanno selezionando quelli più efficienti. Tutte informazioni da usare per far crescere in laboratorio i batteri da usare negli impianti di produzione dei biocarburanti. |