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Pagare meno tasse sui rifiuti!!!

Quello che alcune amministrazioni poco attente non ci dicono sui rifiuti per farci pagare meno!!!
Il nostro bel paese in quanto a numero di leggi e a capacità di legiferare non è certamente secondo a nessuno! E molte volte le leggi sono così numerose e ben “nascoste” nei meandri dei testi di diritto che non vengono applicate o, peggio ancora, non le si vuol applicare.
Questa è un po’ la storia che è accaduta e accade tutt’ora (non in tutta Italia ad essere veri) all’art. 67 del D. Lgs. 507/93. Sì perché questo articolo prevede da parte dell’ Amministrazione Comunale la possibilità di ridurre la tassa sui rifiuti (T.A.R.S.U.), prevista nel D. Lgs. 22/97 all’art. 49, punto 10 con l’introduzione della “tariffa” dal 1 gennaio 2003. Questa riduzione viene giustificata in maniera tecnico-economica per le elevate quantità di rifiuti che possono essere auto-smaltite da quegli utenti che praticano la tecnica del compostaggio .
L’applicazione da parte dell’amministrazione comunale di turno di questa riduzione passa attraverso:
1) l’ introduzione , nel regolamento comunale che norma la tariffa sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, della riduzione tariffaria (dal 10% al 30% della tassa-tariffa) per quegli utenti che praticano il compostaggio. La riduzione va deliberata da parte del Consiglio Comunale con l’approvazione del bilancio annuale di previsione;
2) la sottoscrizione , da parte degli utenti interessati, di una convenzione in cui viene richiesta tale riduzione impegnandosi a praticare in modo continuativo il compostaggio domestico della frazione organica dei rifiuti prodotti;
3) l’attivazione di un servizio di controllo sull’effettiva realizzazione della pratica compostativa domestica, incaricando un dipendente comunale o un tecnico in grado di fornire un’adeguata assistenza tecnica ai cittadini.
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Cosa compostare e cosa no!


I rifiuti che possiamo inserire nei compostatori , sono tutti quegli scarti e residui organici di cui i batteri, i microrganismi e lombrichi si possono nutrire.


Vanno invece assolutamente evitati i rifiuti di origine sintetica (plastiche) e contaminati da sostanze inquinanti.


MATERIALI COMPOSTABILI


• avanzi di cucina vegetali (resti di verdure, frutta, fondi di tè e caffè);


• scarti del giardino e dell'orto (residui di potatura, sfalci del prato, foglie secche, fiori appassiti, resti vegetali dell'orto);


• altri materiali biodegradabili (tovaglioli di carta, cartone, segatura e trucioli di legno non verniciato).


MATERIALI NON COMPOSTABILI


• vetro


• pile scariche


• tessuti


• vernici, altri prodotti chimici


• manufatti con parti in plastica o di metallo (scatole, contenitori, oggetti vari)


• legno verniciato


• farmaci scaduti


• carta patinata (riviste)


• lettiere per i cani ed i gatti


• parti di arbusti e piante malate


• deiezioni di cani e gatti