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Fini, avanti con liberalizzazioni e fonti alternative

Per Gianfranco Fini (PDL) il percorso fatto fin qui in tema di liberalizzazioni energetiche è positivo ma non sufficiente, è necessario superare la dipendenza energetica del nostro Paese e puntare sulla diversificazione e le energie rinnovabili.


Questa la posizione raccolta dall’Ingegnere Italiano, l’house organ del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in una intervista nella quale Fini ha dichiarato che “Il processo di liberalizzazione ha raggiunto un discreto livello e nel campo dell’elettricità il mercato italiano è tra i più avanzati d’Europa, tuttavia nel nostro Paese l’energia costa più che altrove perché dipendiamo troppo dal gas, abbiamo la fiscalità energetica e gli oneri di sistema più alti dell’Ue e soprattutto il mix di produzione è fortemente sbilanciato.” Per Fini a risentirne sono: “Le piccole e medie imprese, che non godono come grande industria e famiglie di agevolazioni”.


La ricetta di Fini per il caro-energia è “una strategia energetica nazionale che diversifichi il mix produttivo: le centrali ad olio combustibile, pesantemente inquinanti, vanno riconvertite a carbone pulito; è indispensabile realizzare almeno tre/quattro rigassificatori per aumentare la concorrenza nel settore, poi bisogna ripensare al nucleare nella consapevolezza che anche il Governo più solido impiegherebbe 7-10 anni per ripartire”. Infine una notazione sulle fonti rinnovabili che Fini riassume così: “Il loro contributo alla produzione nazionale è modesto ma ciò non toglie che solare, eolico, geotermico, mini-idroelettrico, rifiuti e biomasse sono la nuova frontiera per il futuro e per combattere i cambiamenti climatici. Le rinnovabili però costano molto e vanno incentivate. È indispensabile rimettere ordine nella normativa di settore per evitare storture e furbizie che in questo campo costano al consumatore centinaia di milioni di euro ogni anno”.


Fonte: AGI //news.kataweb.it/item/430802/fini-avanti-con-liberalizzazioni-e-fonti-alternative