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Dilemma “amletico”: circolazione naturale o circolazione forzata!

Dilemma “amletico”: circolazione naturale o circolazione forzata!


Riprendiamo, citandone alcuni passaggi, un interessantissimo e culturalmente avanzato articolo uscito sul numero 2_2008 (marzo-aprile) del periodico bimestrale “Energia dal Sole” (di cui meritevolmente vogliamo fare in questo caso pubblicità), dove si fa il punto sulla convenienza o meno di scegliere un sistema solare termico a circolazione naturale (factory made) o forzata (custom built).


È sotto gli occhi di tutti che in Germania il mercato del solare termico abbia avuto nel corso del 2007 una forte contrazione, dovuta in particolar modo ad una correzione al ribasso degli incentivi governativi. Ora, se il colosso teutonico va in crisi su tale piano, ci sarebbe oltremodo da preoccuparsi da noi, dove il solare termico è agli inizi. Eppure non è proprio così che stanno le cose!


Si afferma, difatti, nel su citato articolo, che “ Prima di tutto sarà bene prendere atto che, nei paesi che privilegiano i sistemi solari a circolazione forzata, come la Germania, in carenza di incentivi il mercato dei pannelli solari si ferma”. Questo perché tale prodotto non ha, da solo, forza commerciale. Il settore viene come “drogato”. Quando c’è l’incentivo tutti comprano e le vendite risultano esponenziali, quando l’incentivo viene a mancare o comunque si riduce, si compra meno, realizzando così un’altalena di sviluppo.


Invece, i mercati che hanno goduto di uno sviluppo con alti e bassi solo fisiologici sono caratterizzati dagli impianti a convezione naturale (factory made).” “A livello mondiale questi impianti rappresentano il 90% delle applicazioni (fonte: Sonne Wind & Wärmer)”.


Occorre quindi fare chiarezza ed esaminare da vicino quelle che sono le differenze sostanziali tra le due tecnologie.


A) COSTO Gli impianti a circolazione forzata hanno un costo superiore sia in termini di installazione che di materiali occorrenti.


B) MANUTENZIONE “È intuitivo che utilizzando macchine (pompe) e apparecchiature (centraline), il funzionamento dell’impianto è subordinato alla loro affidabilità oltre che alla professionalità degli installatori”. Di converso, invece, un impianto a circolazione naturale presenta una ridottissima manutenzione (ogni 3-4 anni il semplice controllo della miscela glicolica) e un’assoluta indipendenza da pompe, centraline, vasi di espansione ecc…


C) DURATA Tuttavia l’eterogeneità dei materiali, le necessità manutentive e la particolarità di ciascun impianto non consentono di calcolarne a priori la durata”. Questo perché l’impianto forzato è appunto un “custom built”, cioè un impianto realizzato su misura del cliente con l’assemblaggio di materiali diversi. La circolazione naturale, invece, è come un corpo unico di cui si può sapere la durata di vita preventivamente.


D) GARANZIA Per un impianto a circolazione forzata la garanzia di fabbrica è limitata ai componenti e differente a seconda della loro affidabilità. Più lunga per i pannelli, meno per la pompa, meno ancora per le centraline e così via…”. Nella circolazione naturale è il fabbricante unico a garantire funzionamento, materiali e produttività.


E) PRODUTTIVITÀ “Sarebbe intuitivo, ma è comunque scientificamente provato che da un metro quadrato di pannello solare esposto al sole possiamo ricevere più acqua calda se lo impieghiamo a circolazione naturale piuttosto che a circolazione forzata”. Eppure “ …si vedono tanti fabbricanti di caldaie aggiungere in fretta al catalogo i pannelli solari quando il mercato è “drogato” dagli incentivi e cessare immediatamente quando il mercato è in secca. Va detto poi, volendo riassumere il passaggio dell’articolo, che fabbricanti di caldaie e installatori spingono commercialmente gli impianti a circ. forzata perché vi possono guadagnare di più, a scapito questo dell’efficienza. Gli impianti a circolazione naturale sono tra l’altro quelli veramente biologici in quanto non consumano energia elettrica.


F) DIFFUSIONE GLOBALE Paesi come Australia, Giappone, Israele, Brasile, Spagna, Cina, Turchia, Italia ecc…, che hanno privilegiato la circolazione naturale, hanno visto crescite costanti dei loro mercati e oltre il 90% degli impianti venduti sono stati proprio relativi a questa tecnologia. Quei paesi, invece, come Svizzera, Germania, Austria e Francia che hanno spinto di più sulla forzata non facendo seguire parallelamente politiche di incentivazione costanti, hanno mercati più instabili e l’investimento si presenta altalenante. “I numeri del resto parlano chiaro: nel 2006 sono stati installati nel mondo circa 96 milioni di metri quadrati di cui 88 milioni a circolazione naturale e solo 8 milioni a circolazione forzata”.


G) GRANDI IMPIANTI Più l’impianto è grande e meglio si adatta a tale scopo la circolazione naturale: meno ingombro nel locale termico, meno superficie captante, maggiore produzione di acqua calda, massima affidabilità in confronto alla circolazione forzata.


Lo scopo del nostro articolo, ispiratosi a quello di Gaio Croci sul periodico "Energia dal Sole" N.2, è quello di rendere consapevoli le persone che un sistema solare termico non è come un semplice telefonino da usare e poi buttare, ma rappresenta un vero e proprio investimento economico alternativo a quelli bancari o finanziari.


Per cui nella scelta del sistema più appropriato, va ponderato ogni aspetto, tecnico e di ritorno economico nei tempi più brevi possibili, e la tecnologia migliore a questo scopo è quella a circolazione naturale!


Bibliografia: "Energia dal Sole" N.2_2008 (marzo-aprile) pagg. 12> 15 - Gaio Croci