La tristezza è contagiosa, anche su Facebook
Anche tristezza e depressione possono essere contagiose e arrivare a propagarsi persino attraverso i social network. Lo sostiene uno studio dell'Università di Adelaide, in Australia, secondo cui le emozioni negative danno vita a un “contagio emotivo” che riesce a superare anche le barriere della tecnologia.Che il cattivo umore fosse un “virus” capace di trasmettersi tra amici e familiari è cosa nota, ma che potesse determinare un'influenza “virtuale”, a distanza, è una nuova variazione sul tema che i ricercatori hanno cominciato ad indagare con la diffusione dei social network. Risultato: anche i contatti di persone mai conosciute, ma presenti nella rete di amicizie sui social network,da Facebook a Twitter, hanno un impatto decisivo sulle nostre emozioni. E “frequentare”, anche solo telematicamente persone che hanno l'umore a terra o sono depresse diffonde un'energia negativa anche nel mondo di Internet. La tesi pubblicata sul Journal of Psychiatry ha in realtà risvolti anche pratici rispetto alle contromisure e alle terapie da mettere in atto per fronteggiare un calo dell'umore o disturbi più importanti per entità: “Capire chi sono i veri amici, quanto sia positiva la loro influenza sulla propria vita, quali siano i fattori che debbono essere meglio gestiti, e come 'navigare' nel gruppo di amici - afferma Tarun Bastiampillai, che ha guidato l'ampia revisione di ricerche dedicate alla sfera psicologica condotte in un arco di tempo di 32 anni - tutto questo dovrebbe essere parte della terapia”
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