DEDICATO
I più grandi consumatori di energia siamo noi: se sommiamo il riscaldamento il condizionamento e la catena del freddo ben poco rimane agli altri settori ed il recupero del calore di processo va a toccare oltre il 50% del totale dei consumi.
Abbiamo ricercato e discusso tante volte abbiamo fatto seicento chilometri in un giorno per andare a vedere se era meglio questo o quel componente.
Come tante aziende italiane che dedicano tempo e risorse alla ricerca di migliorarsi ed in questo caso di migliorare il mondo eliminando le emissioni di CO 2 in atmosfera.
Ci abbiamo creduto con i calcoli ed i numeri ma soprattutto con il cuore e guardando negli occhi le persone.
Così qui, ci è venuto in mente di dire una cosa: le aziende italiane ricercano, e non solo noi; un premio come questo lo meriterebbero anche tanti nostri concorrenti, uomini e donne che alla sera si fermano un ora in più al lavoro senza accorgersene perché stanno calcolando o discutendo.
Uomini che al mattino si chiedono qual è l’esatto grado della loro follia, (se è totale o solo un po’) e che la sera devono giustificarsi… ma no che non hanno l’amante in ufficio.
Ci siamo ricordati di quando se ci avessero visto attraverso il vetro dell’ufficio ad agitarci e discutere avrebbero pensato chissà cosa… ed invece: un trasduttore o una valvola ci riduceva come ultras allo stadio.
O quando tutti belli in giacca e cravatta in men che non si dica si finiva col cacciavite in mano dentro una sala macchine o un condizionatore a scoprire cosa diavolo avesse.
E poi rendersi conto di quanti soldi abbiamo sprecato per la ricerca e con un sorriso un po’ tirato pensare a chi ha a disposizione denaro e mezzi (anche pubblici) ma non le idee.....
Perché la realtà delle aziende italiane è molto più questa che quella che s’immagina, ed allora vorremmo che chiunque leggesse queste righe se si riconosce, sentisse questo premio un po’ anche suo.
Abbiamo inseguito un sogno: riuscire a rimettere in gioco oltre il 50% dell’energia che utilizziamo per il funzionamento delle nostre macchine, questo significa uscire dalla crisi economica e ridurre drasticamente le emissioni di CO 2 ma prima che con il cervello a dir la verità l’abbiamo fatto con il cuore.
Ed in fondo siamo solo una normale azienda italiana…