Come progettare il bagno in Tadelakt?
Lo abbiamo chiesto a Claudia Magherini, titolare del laboratorio artigiano Keloè Decorazioni, uno dei pochi a proporre e a realizzare in Italia i rivestimenti in Tadelakt, tipici della tradizione di Marrakech:
La tecnica del tadelakt permette di rivestire in modo continuo forme “organiche” realizzate con materiali edili senza particolari vincoli di dimensionamento, curvatura, livello e planarità. Pertanto l’ architetto od anche direttamente il cliente , possono liberamente interpretare il volume a loro disposizione, sagomando le forme di Piatti doccia, Vasche, Tramezzi, Nicchie, Gradini, Scaffalature, Pavimentazioni, Lavabi e quant’ altro rappresenti il gusto e la propria sensibilità .
Esistono comunque dei vincoli tecnici?
A questo proposito considero importante -ancor prima di mettere in opera le abituali opere idrauliche e murarie interne al bagno-di condividere il progetto con noi. Già in questa fase, alcune indicazioni relative alla posa di idonei sottofondi, alle quote e al posizionamento dei componenti idraulici, risulteranno fondamentali per la corretta esecuzione dell’ opera
Può dare delle indicazioni di costo?
Il costo è sempre legato alla particolarità del singolo progetto ed i parametri che lo determinano non sono facilmente intuibili dal cliente in quanto legati alla specificità della lavorazione. Tuttavia esistono dei principi che valgono nella maggior parte dei casi: Il costo –in rapporto alla superficie- è più alto quando il progetto presenta convessità, concavità, partizioni di superfice molto piccole o al contrario molto estese. In ogni caso, è nostra abitudine, determinare il costo totale dell’ intervento , già in fase di condivisione del progetto e confermarlo a seguito del sopralluogo sul cantiere, una volta che sono terminate le opere di approntamento. Questa visita di verifica è sempre molto importante, perché permette di verificare che i volumi da rivestire siano resi disponibili nel modo convenuto e quindi di concordare la data di inizio della lavorazione.
E per quanto riguarda i tempi di realizzazione?
Chiaramente anch’essi sono legati alla specificità del progetto, in ogni caso sono determinabili già in fase di preventivazione, quindi sono condivisi col cliente con largo margine di anticipo sull’ inizio lavori. Questo passaggio è fondamentale, quando si opera all’ interno di case già abitate, poiché la lavorazione con polveri fini ed acqua –sebbene i materiali siano totalmente Naturali, Biodegradabili ed Antiallergenici- comporta la totale inutilizzabilità dei vani da parte della committenza.
Sono possibili variazioni di progetto in corso d’opera?
Certamente non sono impossibili, ma è opportuna una premessa. Il rivestimento in Tadelakt, deve essere pensato come “la pelle del proprio bagno” –e non soltanto per enfatizzare la sensualità della propria scelta- ma anche perché di fatto si tratta di un rivestimento continuo di materia naturale con molteplici e successivi passaggi di lavorazione, la cui tempistica è dettata dal clima e dall’ umidità specifica del vano. Quindi eventuali ri-pensamenti di posizionamento e/o forma possono comportare il completo rifacimento di porzioni dell’ opera.
Il Bianco e il Verde –Dicembre 2009- N. 4