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INQUINAMENTO DELLE ACQUE

L’acqua, come tutti noi sappiamo, è un’ elemento fondamentale per la vita dell’intero pianeta. Rappresenta i 2/3 del nostro peso e il 9/10 del peso delle piante. Abbiamo bisogno di tutti i tipi di acqua che i nostro pianeta ci offre, salata e dolce. L’acqua la usiamo non solo per bere o cucinare ma viene molto usata nelle industrie.

L’inquinamento dell’acqua è un fenomeno molto complesso. L’acqua infatti, compie un ciclo che attraversa l’ atmosfera e il suolo, per questo può raccogliere e trasportare sostanze inquinanti in tutte le parti del nostro pianeta. L’inquinamento di acque dolci -laghi, fiumi, acquee sotterranee- deriva da carichi urbani, attività industriali, attività agricole e allevamenti; l’inquinamento del mare deriva da scarichi della terraferma, attività svolte in mare, sostanze provenienti dall’atmosfera.

L’ INQUINAMENTO DELLA ACQUE DOLCI

Le sostanze e i detergenti sintetici inquinano le acque dolci. Vediamo come:

le sostanze organiche vengono demolite e trasformate in Sali minerali dai batteri decompositori che si trovano nelle acque dolci (processo di biodegradazione). Tale processo però richiede una notevole quantità di ossigeno. Se la quantità di sostanza organica immessa è troppa le acque si impoveriscono di ossigeno: il lavoro dei batteri rallenta e la flora e la fauna presente nelle acque diminuiscono o muoiono. Inoltre, la mancanza di ossigeno favorisce la proliferazione di batteri anaerobi che producono sostanze tossiche per molti organismi. I detergenti sintetici diminuiscono la capacità di ossigeno nell’acqua e avvelenano i pesci e le piante acquatiche.

Dall’attività industriale si hanno questi rifiuti: rifiuti organici fermentabili e non, metalli pesanti (piombo, mercurio, rame, cromo, cadmio), trielina, benzolo, formalina, acidi e solventi, acqua calda. I rifiuti organici provengono anche da fogne urbane. Questo tipo di scarichi può inquinare le nostre acque con virus, batteri, protozoi patogeni che provocano l’epatite, il colera, salmonellosi e altre malattie legate all’apparato digerente. I metalli pesanti avvelenano le acque e si accumulano negli organismi che entrano a far parte della catena alimentare. L’acqua calda invece, può essere inquinante anche se pura perché provoca inquinamento termico.

L’USO CONSAPEVOLE DI DETERGENTI NATURALI

Qualsiasi detergente contiene delle sostanze per sgrassare, profumare, disinfettare ma non sempre essi sono compatibili con i cicli naturali del nostro ambiente e con la nostra salute. Analizziamo di seguito le sostanze usate per la detergenza.

Tensioattivi

I Tensioattivi sono gli ingredienti principali dei detersivi e servono per rimuovere lo sporco. Sono composi organici ed hanno una parte idrofila (polare) che si lega all’acqua e una parte idrofoba (apolare) che si lega alla parte grassa dello sporco e lo solubilizza. Inoltre, riducono la tensione superficiale nelle soluzioni acquose (permettono all’acqua di penetrare meglio nelle fessure, nei tessuti e veicolano lo sporco aumentando il potere detergente). La grande maggioranza dei tensioattivi sono sintetici e sono :

- Tensioattivi anionici

Sono composti da esteri carbossilici, solforici, achil solforici, achil fosforici, achil lattici e achil citrici. La catena alchilica alla quale è legato il gruppo solforico può essere ramificata o lineare. Nel primo caso la catena alchilica non è facilmente biodegradabile e nel secondo caso invece è più biodegradabile. I tensioattivi più comuni sono: SLES (sodio lauril etere solfato)e SLS (Sodio lauril solfato).

- Tensioattivi non ionici

Sono poco schiumosi e sono azionati a basse temperature. Gli acidi grassi etossilati lineari sono facilmente degradabili. L’acido può essere di origine petrolchimica in genere poco o parzialmente biodegradabile o vegetale.

-Tensioattivi cationici

Hanno una carica positiva e generalmente sono sali d’ammonio quaternario dotati di azione umettante e batteriostatica. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami per capelli.

-Tensioattivi anfoteri

Hanno sia carica negativa che positiva. Attenuano l’aggressività dei tensioattivi anionici. Nella cosmesi sono spesso accoppiati a SLS e SLES. Sono buoni schiumogeni. Alcuni anfoteri sono biodegradabili anche i condizioni di anaerobiosi.

Complessati

I complessati si legano agli ioni Calcio e Magnesio presenti nell’acqua che altrimenti si legherebbero ai tensioattivi riducendo la loro proprietà. I complessati quindi, addolciscono l’acqua, rinforzano il potere detergente dei tensioattivi, migliorando il processo di rimozione dello sporco ed evita che si ridepositi sui capi o sulle superfici.

I più utilizzati sono:

-l’ EDTA (acido diammino tetracetico sale sodico) che non è biodegradabile. L’EDTA va a contatto con i deposit marini, solubilizza i metalli pesanti –Manganese, cromo, Mercurio, Piombo- e i pesci, entrando in contatto con questi metalli solubilizzati, si avvelenano. Infatti le loro carni sono molto più inquinate del loro ambiente originario. Gli animali che si nutrono di queste carni (umani compresi) vengono a loro volta avvelenati.

- NTA (Acido nitriloacetico);

- Policarbossilati ;

- Tiourea ;

- Poliacrilati ;

- Zeoliti .

Questi ultimi 5 elencati sono i complessati più dannosi. Gli ultimi due sono insolubili in acqua e si depositano sul fondo dei corpi idrici impedendo la crescita della fauna e flora acquatica.

I Fosfonati e i Silici lamellari sono sostanze che trovano impiego in alcuni detergenti naturali. I Fosfonati sono fotodegradabili e i silici lamellari sono solubili in acqua.

Perossidi e Sbiancanti

Gli sbiancanti decolorano le macchie alterando la struttura delle sostanze colorate per farle diventare incolori. Gli sbiancanti a base di Cloro portano alla formazione di composti organici del Cloro che sono particolarmente tossici. Questi composti infatti si accumulano nei tessuti adiposi degli animali per giungere poi fini all’uomo e sono poco biodegradabili. Il Perborato libera ossigeno ed ha una forte azione sbiancante ma, se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori a 30°C. Ci sono studi che dimostrano che ha un effetto dannoso sul feto. Si preferisce usare il Percarbonato che libera ossigeno e anidride carbonica e non ha effetti sull’ uomo e l’ambiente, agisce già a 30°C senza attivatori.

Sbiancanti ottici

Nei detergenti in polvere vengono aggiunti gli Sbiancanti ottici. Essi si depositano sulle fibre dei tessuti e per effetto ottico, grazie alla luce U.V. , si percepiscono i tessuti bianchissimi. La scienza ha dimostrato che in alcuni casi l’insorgenza di eczemi e dermatosi è causata dal contatto con questo tipo di sostanze. L’esposizione al sole della nostra pelle, dopo il contatto con queste sostanze favorisce la comparsa di dermatosi. Inoltre, gli sbiancanti ottici si accumulano nel fegato, nei reni e nelle radici di piante che noi e altri animali mangiamo. Sono poco degradabili.

Profumi

Sono sostanze sintetiche che vengono aggiunte ai prodotti per dare una profumazione ‘di pulito’ e nascondere l’odore sgradevole dei tensioattivi. Molti profumi danneggiano l’ambiente, ad esempio possono alterare il senso dell’orientamento degli esseri viventi acquatici. Il Paradiclorobenzene viene aggiunto per correggere l’odore dei prodotti per la pulizia di WC ma non ha alcuna azione disinfettante o detergente, non è biodegradabile e si accumula ne tessuti adiposi dei pesci. I profumi sintetici al Muschio si accumulano nella catena alimentare e possono causare danni al sistema nervoso. Sono da preferire gli oli essenziali che sono di origine vegetale.

Coloranti e perlanti

Vengono aggiunti ai detergenti per dargli una specifica colorazione ma sono del tutto inutili ai fini della detergenza o della disinfezione.

Conservanti

I conservanti sono molto spesso dannosi all’ambiente e all’uomo. Le Aldeidi sono cancerogene e i Fenoli clorurati sono poco biodegradabili e dannosi per la salute. È preferibile usare o l’Alcool etilico che a basse concentrazioni svolge un’azione batteriostatica e battericida oppure L’ Acqua ossigenata che ha proprietà ossidanti e disinfettanti.

Enzimi

Gli Enzimi disgregano lo sporco di natura proteica, gli amidi, e le sostanze grasse. Purtroppo non esistono enzimi non OGM e posso anch’essi dare problemi all’ambiente.

Riempitivi, addensanti, ed addittivi

Il Solfonato di sodio e i cloruri sono riempitivi utilizzati nei detersivi in polvere per dare ai granuli una forma tondeggiante ed impedisce che il detergente si indurisca. I detersivi liquidi invece contengono addensati che gli danno un’ aspetto viscoso al solo scopo di immagine. Un prodotto più viscoso da al consumatore la percezione che il detergente sia più concentrato e quindi che abbia più potere lavante.

Emollienti

Gli Emollienti sono sostanze che vengono aggiunte ad un prodotto detergente per renderlo compatibile con la pelle.

Denaturanti

I Denaturanti sono sostanze aggiunte per evitare l’ingestione del prodotto. Sono spesso prodotti di sintesi.

Le sostanze usate come sbiancanti, sgrassatori o enzimi, come abbiamo già visto , sono già abbastanza dannosi da soli senza l’aggiunta di coloranti o profumi inutili che aumentano l’inquinamento. In sostituzione di sostanze OGM o sintetiche esistono altri metodi per avere un buon prodotto di pulizia con la stessa efficacia se non migliori addirittura. I saponi di Lino , i derivati degli zuccheri , gli oli essenziali naturali , gli acidi degli agrumi ed altre sostanze di origine vegetale , sono una risposta adeguata a chi vuole prodotti al 100% naturali, senza compromessi. Questi composti sono totalmente biodegradabili e liberano anidride carbonica che rientrerà naturalmente a far parte del ciclo naturale della respirazione delle piante, quindi nessun animale o nessuna pianta si ammaleranno a causa della nostra negligenza verso il nostro pianeta.

Purtroppo tendiamo ad essere attratti da prodotti molto colorati, profumati o di aspetto invitante. L’apparenza inganna. Un detergente per funzionare bene non ha bisogno di profumi artificiali o di colori forti ma è la sostanza quella che conta.

Non c’è nessun motivo per cui un detergente per funzionare debba profumare di pino e tanto meno il prodotto che odora di pino debba essere verde. Le sostanze che danno l’odore non hanno certamente lo stesso colore della pianta o del fiore da cui derivano!

Inoltre non è neanche vero che un prodotto per detergere bene debba essere concentrato!

I prodotti 100% naturali se fatti con passione e professionalità sperano la qualità dei comuni prodotti sintetici in commercio . Tali prodotti non ingannano il consumatore con falsi segnali, non usano coloranti, usano sostanze assolutamente naturali e completamente compatibili con l’ambiente e quindi anche con la nostra salute. Possiamo esaudire qualsiasi nostra esigenza con i prodotti naturali!

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