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IPOTIROIDISMO NEL CANE - DOTT. GIUSEPPE LAROSA

Ho un cane Golden Retriever di 5 anni, si chiama Duncan e da un pò di tempo avevo notato che perdeva il pelo sulla coda e sui lati del corpo. A questo si aggiunge il fatto che nonostante lo faccio mangiare poco e muovere tantissimo è ingrassato e non riesco a farlo dimagrire. L’ho portato dal veterinario che mi ha detto che ha problemi alla tiroide e soffre di ipotiroidismo, ma gli esami del sangue per la tiroide sono normali. Ho paura a cominciare la terapia perché ho letto di gravi effetti collaterali. Vorrei un consiglio da lei.


Giovanni S.



La tiroide è una ghiandola posta nella regione del collo, ha una forma bilobata che abbraccia da entrambi i lati la trachea. Normalmente alla palpazione non è rilevabile, ma in caso di aumento di volume la si può ben evidenziare.


E’ deputata a produrre due ormoni, la triiodotironina, o T3 e la Tiroxina, o T4. La carente produzione o l’ eccesso di produzione di questi due ormoni può portare ad una sintomatologia molto varia perché possono influenzare il normale funzionamento o metabolismo di vari organi.


Nell’ ipotiroidismo si ha una diminuita produzione di questi ormoni che può essere primaria , quando vi è una carente produzione per lesioni strutturali della tiroide come processi infiammatori, degenerativi, neoplastici o altro ancora; secondaria , quando la carente produzione di T3 o T4 è legata ad una diminuita produzione di ormoni che dovrebbero stimolare la tiroide a produrre T3 o T4 oppure terziaria quando si ha una carente produzione di TRH (Ormone di rilascio della tireotropina) da parte dell’ipotalamo.


Cerco, in modo semplice, di spiegare un rapporto complicato tra queste varie ghiandole.


Vi è un legame profondo tra ipotalamo, ipofisi e tiroide. L’ ipotalamo è una struttura posta nel cervello, in profondità, tra i due emisferi cerebrali. L’ ipofisi è una ghiandola posta al di sotto dell’ipotalamo (con il quale ha stretti rapporti sia anatomici che funzionali) e controlla secernendo alcuni ormoni, l’attività endocrina e metabolica di tutto l’organismo.


Perché gli ormoni T3 e T4 possano essere prodotti dalla tiroide , serve che l’ ipotalamo rilasci TRH (Ormone di rilascio della tireotropina) che va comunicare all’ ipofisi che deve rilasciare TSH (Ormone tireotropo o tireotropina) che a sua volta va a comunicare alla tiroide che deve rilasciare T3 e T4. Se vi è un eccesso di questi ultimi due ormoni, questi, vanno ad inibire l’ipotalamo nella produzione di TRH ed il cerchio si completa.


Una qualunque alterazione dell’asse IPOTALAMO-IPOFISI-TIROIDE può causare problemi all’organismo.


A complicarci la vita, si aggiunge il fatto che, l’ormone T4, rilasciato in circolo, per il 99,9% è legato ad alcune proteine ed è inutilizzabile dall’organismo fino a quando non viene trasformato in T3 da un particolare enzima (proteina che catalizza reazioni chimiche o biologiche). Altre influenze sono legate all’età del paziente, al sesso, alla razza, allo stato riproduttivo, alla quantità di luce giornaliera, all’eventuale assunzione di farmaci, ecc. ecc..


Da quanto sopra detto, si capisce come, fare diagnosi e trovare la causa certa di Ipertiroidismo, a volte non sia cosa facile.


E’ possibile che Duncan abbia dei sintomi clinici ma non valori di T3 e T4 alterati perché i livelli di questi ormoni nei vari tessuti possono variare, pertanto alcuni tessuti possono presentare segni di ipotiroidismo prima di altri tessuti nonostante i livelli ematici degli ormoni tiroidei siano nella norma. Altri esami del sangue o esami strumentali possono aggiungere informazioni importanti per una corretta e più accurata diagnosi.


Per quanto riguarda l’inizio della terapia, se il collega l’ha consigliata credo sia opportuno iniziarla. Alcune volte, nei casi di “Sindrome dell’eutiroideo malato”, quando vi sono pochi sintomi clinici, non accompagnati da alterazioni ematiche, si prescrive una terapia farmacologica, sotto controllo medico e con prelievi ematici prima dell’inizio della terapia e dopo alcuni mesi, per osservare se i sintomi clinici regrediscono. Gli effetti collaterali di questi farmaci spesso sono minimi o nulli.