PURE I GATTI SOFFRONO DI ARTROSI - DOTT GIUSEPPE LAROSA
Ho un gatto di 12 anni che si chiama oscar, è un po cicciottello e da un pò di tempo ha cambiato carattere, tende a stare molto in una stanzetta da solo, quando lo tocco si innervosisce e mi soffia a malo modo, non salta più sulla lavatrice per mangiare ed ho dovuto mettere la ciotola per terra e nonostante questo mangia di meno ma la notte va in giro miagolando come se avesse fame, gli do da mangiare ma non mangia. E’ la vecchiaia o cosa potrebbe essere ?
Maurizio S.
Maurizio, desidero premettere che per conoscere “cosa potrebbe essere”, ti basta portarlo a visitare dal suo Medico Veterinario che potrà chiarirti le cause dei “cambiamenti di comportamento” di Oscar, aiutandosi, vista l’età di Oscar con degli esami del sangue ed un’ecografia addominale.
Da quello che descrivi, è come se tu avessi fatto un elenco “da manuale” di possibili indicatori di artrosi o dolore cronico nei gatti, specialmente nei gatti anziani che sono maggiormente predisposti a questo tipo di problemi articolari.
Hai indicato sintomi come il cambiamento di carattere , la tendenza a isolarsi , il comportamento aggressivo (specialmente quando lo si tocca), l’ inappetenza , le variazioni del ritmo sonno-veglia , tutti sintomi che fanno pensare a qualche dolore.
Il sospetto aumenta se ai sintomi sopra indicati, si aggiunge qualche altro sintomo comportamentale come il non toelettarsi o non rifarsi le unghie come suo solito , il tendere a non giocare oppure a stare molto a riposo o addirittura il non andare più alla lettiera per i suoi bisogni.
Pure i gatti, purtroppo, ad una certa età, iniziano ad avere problemi di artrosi così come i cani o come noi umani, ma lo dimostrano molto meno, è come se soffrissero in silenzio.
L’artrosi, chiamata pure osteoartrosi, è una malattia degenerativa delle articolazioni che si manifesta prevalentemente nei gatti anziani e colpisce con maggiore frequenza le articolazioni sottoposte a maggiore usura, quelle sulle quali il peso corporeo dell’animale è maggiore.
Se il gatto affetto da artrosi è sovrappeso o addirittura obeso è importantissimo farlo dimagrire per poter alleggerire il peso a carico delle articolazioni interessate. Già la perdita di peso farà muovere meglio il gatto e spesso lo farà risaltare su posti dove aveva smesso di saltare nonostante qualche doloretto rimanga.
Una volta fatta una corretta diagnosi, si possono somministrare degli antinfiammatori di vario genere, spesso associati ad un analgesico, per togliere l’infiammazione e lenire il dolore articolare, almeno nel primo periodo della terapia.
E’ opportuno associare al farmaco antinfiammatorio/analgesico, per poi continuarli da soli e per lungo tempo, dei prodotti condroprotettori come la Glucosamina e il Condroitin solfato che insieme, migliorano il metabolismo della cartilagine, migliorandone l’elasticità. Inoltre sviluppano un’azione immunomodulatrice, che riesce a ridurre lo stato infiammatorio articolare. In associazione questi due prodotti, riescono a ridurre la progressione del danno articolare. Sarà il Medico Veterinario a decidere quali e quanti farmaci somministrare, anche perché molti farmaci per uso umano sono controindicati nel gatto o devono essere somministrati a basse dosi o con dosi diluite nel tempo per il particolare modo che hanno i gatti di metabolizzare alcuni farmaci.
Per sapere se il gatto può avere problemi articolari è sufficiente porsi alcune domande :
* “...fatica a saltare e/o a fare le scale?
Salta meno di prima e da altezze ridotte; è un po’ impacciato a salire e a scendere le scale, ad arrampicarsi
o a raggiungere le zone sopraelevate di casa, che una volta erano le sue preferite.
...si muove di meno?
Ha movimenti meno aggraziati e meno fluidi di prima; quando corre o cammina, ha un’andatura a volte
rigida ed oscillante; è meno agile di un tempo.
...usa la lettiera con difficoltà?
A volte sembra faccia fatica ad usare la sua cassetta per fare i bisogni; gli è anche capitato di “farsela sotto”
sporcando il pavimento.
...dorme di più e/o esce di meno?
Non ama più uscire. Un tempo faceva lunghi giri fuori casa; oggi dorme di più; spesso lo vedo
accoccolato per ore in luoghi bassi, solitamente non usati per riposare.
...gioca meno e per brevi periodi?
Non ha più voglia di giocare come un tempo. Le poche volte che comincia a giocare, con me o con gli altri
animali di casa, si stanca subito e ritorna a dormire.
...caccia di meno?
Una volta passava ore a puntare e a cacciare gli uccellini o qualsiasi altro animaletto che scovava fuori
o dentro casa. Oggi dedica più tempo al riposo che alla sua abituale attività di caccia.
...è più irritabile?
È diventato scontroso, sia con me, che con altre persone e/o animali di casa; non sopporta più di essere
preso in braccio o di venir accarezzato e coccolato.
...è meno interattivo?
Da un po’ di tempo sembra che mi eviti, cerca di isolarsi, è apatico. A volte si spaventa per rumori improvvisi
e miagola forte, specie quando gli tocco le zampe.
...passa meno tempo a pulirsi e/o ha il pelo arruffato?
Una volta era sempre intento a leccarsi e a lisciarsi il pelo. Oggi lo fa molto meno e spesso ha
il mantello arruffato e sporco.
...si affila meno le unghie?
Da un po’ di tempo ha le unghie lunghe che fanno rumore sul pavimento. Usa poco il suo grattatoio
e preferisce affilarsi gli artigli sugli oggetti orizzontali e facili da raggiungere (es. tappeti).”
( * da Innovet )