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genitori si diventa

Quando nasce un bambino nasce un genitore. Crescerà nostro figlio e cresceremo noi con lui: non saremo mai più uguali a prima, saremo più grandi, più responsabili, più consapevoli. Ci ritroveremo a fare cose che tanto ci irritavano dei nostri genitori. Scopriremo tenerezze di cui forse non ci saremmo pensati capaci. Comprenderemo ansie riversate dai nostri genitori su di noi, che prima non avremmo potuto accettare. Ci ritroveremo a farci quelle domande a cui da non-genitori rispondevamo con un “se fosse mio figlio, gli farei vedere io!” e queste domande sono del tipo “come faccio a farlo smettere di fare così?”, “come facccio a fargli capire che dovrebbe fare cosà?”, insomma “COME FACCIO??”. Oggi “La Crisi” non è solo economica, ma di certezze; abbiamo messo in discussione tutto e tutti all’insegna di un relativismo persino morale e siamo rimasti soli, senza il supporto di quelle reti socio-familiari-amicali che fino a qualche anno fa erano intrecciate alla quotidianità di ogni famiglia, assicurando – pur con tutti gli aspetti meno positivi - la possibilità di condivisione delle emozioni, delle paure, delle gioie, delle preoccupazioni, soprattutto tra mamme. Oggi, quando un genitore vive un momento difificile con suo figlio, teme di aprirsi con altri, teme il giudizio, teme di essere ritenuto inadeguato da altri genitori. Ci si rivolge con più facilità ad “un esperto”, sperando nella ricetta giusta, che ad “un pari”. Eppure nei genitori che vengono in studio l’esigenza evidente è di confrontarsi non solo con l’esperto ma ancor più con l’altro che accoglie, ascolta e offre un aiuto non giudicante. Ecco perché ho pensato di far nascere anche a Imola dei “gruppi per genitori di condivisione e crescita”, perché ci si possa sostenere, consigliare a vicenda e al contempo confrontarsi con “l’esperto” che può proporre chiavi di lettura diverse e strategie nuove per ripartire.