SOSTEGNO PSICOLOGICO GENITORI-FIGLI IN UN'OTTICA COGNITIVISTA
Secondo le più accreditate teorie cognitiviste e dell’ attaccamento , il disagio psicologico deriva da una modalità disfunzionale di leggere e interpretare la realtà e da difficoltà nel sentirsi sicuri e capaci in un mondo che si percepisce come pericoloso.
La psicoterapia cognitiva parte dal presupposto che i problemi personali derivino dal modo
in cui la persona percepisce e si rappresenta la propria esperienza. Lo psicologo cognitivista
accompagna il paziente nell’esplorazione della sua visione di sé e del mondo (del quale il paziente è considerato l’esperto) non per correggerla, ma per cercare e sperimentare alternative che gli
permettano di recuperare un senso di libertà personale grazie all’integrazione tra percezioni (idee = aspetto razionale) ed emozioni (sensazioni = aspetto affettivo).
Secondo la teoria dell’attaccamento, le prime fasi dello sviluppo e le relazioni che il bambino stabilisce con le sue figure di attaccamento, rappresentano la base della costruzione della sua immagine di sé e del mondo. Con il termine “figura di attaccamento” ci si riferisce al genitore
che protegge e conforta il bambino quando è sofferente. Utilizzando le parole del famoso teorico
dell’attaccamento J. Bowlby (1973), il bambino, all’interno di relazioni definite “sicure”, sviluppa un senso di “sicurezza inconscia” che gli permette di affrontare il mondo con “disinvoltura”.
Le relazioni di attaccamento sono quindi, il punto di partenza per la costruzione della propria
modalità di rapportarsi al mondo e a se stessi.
Di conseguenza, il lavoro svolto dalla Dott.ssa Nicolini, psicologa cognitiva, è rivolto, più che alla categorizzazione diagnostica del disagio, alla sua comprensione e spiegazione , al fine di comprendere la “funzione” del sintomo/disagio nel mondo mentale del paziente per superarla. L’obiettivo, dunque, non è soltanto quello di rimuovere il sintomo, ma di comprenderne la funzionalità all’interno del contesto psicologico e relazionale in cui si manifesta: il disagio e i comportamenti sintomatici sono considerati, infatti, espressione di momenti in cui il
bambino/adolescente non riesce più a interpretare e a dare un senso coerente a ciò che avviene dentro e fuori di lui.
Comprendere e spiegare il disagio in questa prospettiva, può rappresentare un nuovo punto di vista per il sistema familiare che può così attivare nuove consapevolezze e modalità più rilassate e funzionali di procedere verso le ulteriori fasi evolutive dei singoli familiari e del sistema-famiglia nella sua globalità
STRATEGIE DI INTERVENTO
L’ASSESSMENT CON IL BAMBINO
L’assessment è la fase iniziale dell’intervento, nel quale vengono condotti alcuni colloqui con i genitori, volti a costruire una prima ipotesi del disagio attraverso un percorso che prevede:
Colloqui con i genitori: tramite il racconto dei genitori si ricostruisce la storia della coppia e della famiglia, la storia di sviluppo del bambino dalla gestazione a oggi, la storia del disagio del bambino, la spiegazione che si sono dati i genitori e i tentativi messi in atto in precedenza per una sua risoluzione;
Osservazione del bambino e/o dell’interazione genitore/bambino
Eventuale/i colloquio/i con il bambino
Utilizzo di procedure quali il colloquio clinico, l’osservazione clinica e strumenti standardizzati
L’ASSESSMENT CON L’ADOLESCENTE
Quando la richiesta di aiuto è formulata per un adolescente o preadolescente, dopo un primo colloquio, l’assessment verrà svolto direttamente con la persona interessata. Come nel caso dei bambini, ma forse ancor di più, è assolutamente necessario che il percorso proposto sia condiviso dall’adolescente in un clima di grande rispetto e riservatezza.
PERCORSI D’INTERVENTO
Il trattamento può prevedere:
Un percorso con la coppia genitoriale e/o con uno dei genitori (sostegno alla genitorialità, consulenza psicologica, psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia).
La presa in carico del bambino/adolescente per un intervento di psicoterapia o di counseling psicologico.
Intervento sia sul bambino/adolescente che sui genitori, eventualmente seguito da due clinici diversi, che
condividono lo stesso modello.
AREE DI INTERVENTO
Disturbi d’ansia e panico
Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbi del comportamento
Disturbo dell’attenzione e dell’iperattività
Disturbi somatoformi
Disturbi legati al disagio scolastico
Disturbi legati al periodo adolescenziale
Disturbi depressivi
Problematiche collegate alla disabilità
Disturbo borderline di personalità
E’ possibile prenotare un appuntamento telefonando al n. 328 8727581