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Kung fu: gli allievi di Fano a lezione di alabarda

Fano (Pesaro Urbino)- Si sono svolti domenica 17 Gennaio a Castelfidardo una serie di seminari di Kung fu. Da cornice degli incontri ha fatto il centro regionale della Hung Sing diretto dal Maestro Sauro Santoni, mentre ospite e’ stato il caposcuola, nonché fondatore, della Hung Sing Kung Fu Academy, Tai Sifu Roberto Fasano. All’evento sono così accorsi dalle varie scuole delle Marche diversi allievi tra cui quelli della scuola di Fano condotti da me loro istruttore e quelli delle scuole di Loreto e Chiaravalle condotti rispettivamente dagli istruttori Francesco Tartaglini e Carlo Vaccaro.
Ogni anno Sifu Roberto Fasano ci allieta della sua presenza nella nostra regione regalandoci occasioni imperdibili di perfezionamento ma anche momenti di allegra convivialità, impareggiabile è la sua loquacità con cui alterna la serietà della spiegazione tecnica alla ilarità di una battuta, riuscendo a tenere alta l’attenzione dei partecipanti nonostante le numerose ore di allenamento, quest’anno sono state ben 12 ore intervallate da una breve pausa pranzo condivisa sul pavimento della palestra, pronti per la lezione successiva.
Sifu Roberto Fasano ha guidato tutti e cinque i seminari: difesa personale, Tuei shou, Sandà e combattimento a terra, ma il centro della giornata è stato sicuramente il seminario sull’utilizzo dell’alabarda corta (Chahn Ma Do) che ha visto anche tanti principianti approcciarsi entusiasti all’uso di quest’affascinante arma unica nel suo genere come unica è la scuola di kung fu cinese tradizionale in Italia a conoscerne l’utilizzo. L’alabarda corta era anticamente l’arma della fanteria cinese, ottima per disarcionare i cavalieri tagliando le zampe ai loro cavalli. La forma studiata insegna quindi il coretto maneggio dell’arma, le varie tecniche di taglio e di parata abbinate a spostamenti di gambe e a posizioni, il tutto secondo i dettami dello stile da noi studiato: il Choy Li Fut.
A conclusione dei seminari era comune il senso di soddisfazione per le ore trascorse insieme, e nelle auto, di ritorno alle proprie case, la stanchezza lasciava il posto alla gioia per quanto appreso.