Tai Chi Fano: Samuele Palazzi, una vita “in forma”
Samuele Palazzi, giovane fanese classe 1986 appassionato di Tai Chi, ha partecipato con successo alla settima edizione dell’Hung Sing Tournament, svoltosi a Roma l’8 maggio 2011. Samuele si è posizionato al secondo posto, al termine di un’intensa giornata di gare. Abbiamo fatto qualche domanda a Samuele, per conoscere meglio il mondo delle arti marziali.
Samuele, come nasce la tua passione per il Tai Chi?
Quando mi approcciai per la prima volta alla pratica del Tai Chi tradizionale stile Yang, lo feci soprattutto per curiosità. Di qui, ad appassionarmi a questa particolarissima arte marziale, il passo è stato breve. Fin da subito si entra a contatto con un concetto marziale profondamente radicato nella cultura cinese: il coesistere della forza con la cedevolezza che nella pratica si traduce poi in un agglomerato di movimenti che noi chiamiamo “forme”, da eseguire ad una velocità sempre lenta e costante. Il frutto di questa pratica lenta e precisa volta ad esaltare la concentrazione mentale e a garantire una quasi totale rilassatezza del corpo, sono gli innumerevoli benefici di cui spesso sentiamo parlare. Eseguire un movimento lento e preciso permette infatti di dare al proprio corpo la possibilità di contrarre il meno possibile i propri muscoli, allontanando lo stress fisico ed a ruota quello mentale: eseguire un movimento perfetto richiede grande concentrazione, ciò vuol dire insegnare alla propria mente a liberarsi di tutti i pensieri in quel momento superflui per concentrarsi e mettersi all’ascolto solo del proprio corpo per poter apprendere da esso e portarlo, con la pratica e la costanza ad eseguire “la forma perfetta”. Proseguendo poi con gli anni di pratica, posso solo dire che la passione per quest’arte può solo incrementarsi. La HungSing, prestigiosa scuola di arti marziali cinesi tradizionali che abbiamo la fortuna di avere a Fano, ha per l’apprendimento dei suoi allievi studiato un programma specifico e sempre più dettagliato. Via via che si “cresce” come allievi si ha la possibilità di sperimentare nuove tecniche, nuove posizioni, approfondire ancora in dettaglio tecniche già consolidate ed apprendere forme completamente nuove: Io ad esempio, ho da poco ho iniziato a “studiare” alcune forme applicate con le armi tradizionali cinesi. Nello specifico sto apprendendo lo studio della “forma del ventaglio” e posso assicurare che l’apprendimento di una nuova forma è una delle sensazioni più stimolanti che un allievo possa di volta in volta, provare. In definitiva la passione per il Tai Chi è qualcosa che, se “ti prende non ti abbandona più”, anche perché con l’apprendimento del Tai Chi si apprende di fatto a dominare il proprio corpo ed a conoscersi sempre più.
Una domanda da profano. Il Tai Chi è quindi un’arte marziale a tutti gli effetti?
Sì il Tai Chi è un’arte marziale, in Cina nel VI sec d.c. era gia’ conosciuto per la sua efficacia in guerra., come ben documentano da testi dell’epoca; inoltre il fondatore del Tai Chi stile Yang che io pratico era soprannominato l’invincibile, titolo che si era guadagnato a seguito dei tanti duelli da cui era uscito vittorioso. A seguito della nascita della Repubblica Popolare Cinese il Tai Chi, come il kung fu venne spogliato delle applicazioni marziali e definito “moderno”, in contrapposizione a quello “tradizionale” in cui le sue qualità benefico-terapeutiche si sposano con l’aspetto maziale. Oggi in Cina è percio’ molto diffusa la versione “moderna” mentre negli Stati Uniti e ad Hong Kong i maestri fuggiti dal regime hanno continuato a tramandare integra la versione “tradizionale” .
Una medaglia d’argento al Torneo Nazionale HungSing un grande risultato. Sono stati necessari molti sacrifici per ottenerlo?
Al torneo partecipano tutti gli allievi delle scuole HungSing presenti sul territorio italiano e svizzero, è un’occasione per incontrare praticanti di altre città ma senza dubbio ognuno spera di portarsi a casa una medaglia e quindi si impegna al massimo, rendendo ogni gara avvincente e difficile. E quindi la risposta è sì, una medaglia d’argento nella pratica del TueiShou è per me un importante risultato, ottenuto anche grazie ad una preparazione fisica, tecnica e mentale specifica realizzata in palestra assieme al Si-Hing (istruttore) Mirco Giusti, nel periodo precedente il torneo. Nel Tai Chi, è fondamentale l’esperienza che ciascuno ha di sé e del proprio corpo: elementi come la costanza, la dedizione e la continua ricerca di dettagli volti a perfezionare le proprie tecniche, sono basilari per una buona pratica di questa arte marziale, tanto più quando c’è un grande traguardo da raggiungere. Non nego che qualche volta possa costare qualche sacrificio, ma per superare ogni difficoltà, l’importante è avere sempre bene in mente quale è l’obiettivo che si vuole raggiungere ed avere un bravo istruttore ti aiuta sempre molto in questo.
Poco fa, hai usato il termine TueiShou e Non Tai Chi. Che cosa significa?
TueiShou significa letteralmente spingere con le mani. E’ una specialità del Tai Chi in cui si esprime tutto l’aspetto marziale dello stile: si tratta di un esercizio in coppia a volte a piedi fermi a volte in movimento in cui ognuno cerca di fare cadere l’avversario esclusivamente spingendolo o tirandolo mediante l’utilizzo delle tecniche apprese dalle forme. Attraverso la pratica continua del TueiShou il praticante sviluppa l’attitudine a riconoscere quando e dove attaccare o difendere. Un antico detto cinesi recitava:”Apprendi la forma di Tai Chi per conoscere te stesso e apprendi il TueiShou per conosere il tuo avversario”.
Forse molti non lo sanno, ma Fano è dotata di una scuola di Tai-Chi altamente specializzata che tu stesso stai frequentando da diversi anni. Vuoi parlarcene?
A Fano la HungSing Kung Fu è presente con un corso di Tai Chi stile Yang tradizionale che frequento ed in cui viene trasmesso l’intero sistema che comprende sequenze a mani nude, e con le armi (spada, sciabola, lancia, ventaglio, ecc.), sia in singolo che in coppia, sequenze di Qi gong e naturalmente il TueiShou. Inoltre la scuola propone un corso di Kung Fu stile Choy Li Fut, che combina un ottimo lavoro cardiovascolare e aerobico attraverso un’arte marziale potente quanto efficace nel combattimento e nella difesa personale.
Entrambi i corsi sono tenuti dall’istruttore (Si Hing) Mirco Giusti. Per info. www.gongfu.it hungsingfano@gmail.com 340/3210833