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Come fare con la CELLULITE?

la cellulite, al di là di quel che potrebbe sembrare, è un problema complesso, in cui sono implicati numerosi fattori: l'ereditarietà, la produzione di ormoni (in primo luogo quelli sessuali femminili), l'alimentazione, la quantità di attività fisica, la circolazione sanguigna e linfatica, l'accumulo localizzato di tossine, l'infiammazione, il sovrappeso e, non da ultimo, il benessere del fegato .


E' uno sgradito inestetismo che tipicamente evolve nel tempo.
Nella fase d'insorgenza, la cellulite è di tipo edematoso: un aumento della permeabilità delle pareti dei capillari sanguigni causa l'eccessiva fuoriuscita di liquidi nei tessuti, che non riescono a essere efficacemente smaltiti e ristagnano, provocando gonfiore sottocutaneo.
Successivamente, quando i tessuti vicini rispondono all'edema ispessendosi e formando noduli fibrosi e raggruppamenti di adipociti (le cellule adipose), la cute assume il famigerato aspetto "a buccia d'arancia".
Lo stadio terminale è la sclerosi, in cui la pelle perde la sua naturale elasticità e viene definita "a materasso": il tessuto fibroso, ormai molto abbondante, rende difficile l'ossigenazione, il nutrimento delle cellule e l'allontanamento delle tossine.


È evidente che quanto prima si interviene, tanto più alte sono le possibilità di contenere il fenomeno. E, ovviamente, il trattamento - che in genere non è di breve durata - deve contemplare tutti i fattori di cui dicevamo.


Nonostante affermi che sua figlia mangia in maniera equilibrata, mi permetta di evidenziarle quelle che, sotto il profilo alimentare , sono le indicazioni più importanti.
È da privilegiare un'alimentazione depurativa, ipotossica, di normalizzazione dell'infiammazione e, soprattutto, di regolarizzazione ormonale: lo squilibrio estrogeni - progesterone è infatti una delle principali cause dell'aumento della permeabilità capillare e del conseguente ristagno di liquidi. Devono quindi essere contenuti i grassi animali ( latticini e carni sono, tra l'altro, ricchi di ormoni ), gli zuccheri raffinati e il sale, mentre è consigliato il largo consumo di frutta, verdura, legumi (tra i quali, innanzitutto, la soia, in ogni forma: tofu , tempeh , "hamburger" e "bistecche", fagioli, miso , "latte", germogli ecc.) e acqua minimamente mineralizzata. Ai cereali raffinati è meglio preferire quelli integrali, che non provocano dannosi picchi insulinemici (l'insulina è proinfiammatoria, antidiuretica e lipogenica). In generale, privilegiare gli alimenti biologici è senz'altro una buona idea per limitare il carico tossinico.


Ancora in tema di cibi, è importante verificare che non esistano situazioni di ipersensibilità alimentare , in grado di sostenere fenomeni infiammatori, che, alla lunga, distruggono il connettivo, portandolo alla sclerosi. L'esecuzione di un test delle intolleranze , quale il TEST CITOTOSSICO, si rivela dunque opportuna anche in caso di cellulite.


È anche necessario dimagrire , qualora si sia in sovrappeso: la cellulite non è grasso, ma è accompagnata da un ingrossamento degli adipociti. Il risultato? Quanto più grasso, tanta più cellulite...


Praticare quotidianamente un' attività fisica aerobica può non essere sufficiente, ma è senz'altro necessario: per attivare il metabolismo, mobilitare e bruciare i depositi di grasso, migliorare l'ossigenazione del tessuto sottocutaneo e, soprattutto, stimolare il microcircolo e il ritorno venoso.


DietaGIFT è un piano alimentare e di stile di vita che tiene in considerazione tanti di questi aspetti.


Esistono inoltre moltissimi prodotti naturali da impiegare per promuovere il ripristino dell'omeostasi dell'organismo ai diversi livelli: vitamina E, cobalto oligoelemento, rutina, ginkgo, ippocastano, mirtillo, pungitopo e centella ( per migliorare la circolazione venosa e tonificare i vasi ); meliloto, linfa di betulla, gemmoderivato di castagno e il fungo Polyporus (per aiutare il movimento della linfa); tarassaco, pilosella, gramigna, mais e verga d'oro (per depurare e drenare i liquidi); l'associazione di oligoelementi zinco-rame, agnocasto e alchemilla (per agire sulla componente di disequilibrio estrogenico); bromelina dell'ananas, incenso e olmaria (per modulare l'infiammazione). Senza dimenticare il necessario sostegno alla detossificazione epatica , per migliorare il catabolismo degli estrogeni in eccesso e il metabolismo lipidico.


Al complesso trattamento per via interna si può affiancare un' azione esterna , efficace soprattutto nella cellulite edematosa. In commercio si trovano numerose creme e gel della più svariata natura. Sono particolarmente validi i prodotti contenenti estratti di edera, caffeina, Fucus vesciculosus e altre alghe, oli essenziali di limone, ginepro e lentisco, oltre che le piante flebotoniche già viste.