collaborazione
Ho sempre cercato la collaborazione di coloro i quali vivono insieme al bambino gran parte della giornata, condividono con lui momenti importanti e per lui sono persone significative. Vale a dire che nel lavoro a scuola ho sempre cercato anche la collaborazione delle famiglie, come nel lavoro in studio ho sempre cercato anche la collaborazione della scuola. Non ho mai accettato l'idea che si dicesse "è colpa della famiglia" o "ci deve pensare la scuola", ognuno può fare qualcosa e meglio è se tutti fanno qualcosa.
Anche tra genitori, o tra genitori e nonni, babysitter ecc. ho sempre evidenziato il bisogno di chiarezza e coerenza, per quanto riguarda gli stili educativi e il rispetto delle regole.
Lo stesso faccio io, non cerco di imporre uno stile educativo. L'educazione è un processo di interazione tra persone, ognuna con il proprio stile, con la propria personalità, i propri valori, le proprie esperienze... . Io posso dire quali sono i bisogni dei bambini, in generale e quelli osservati nel bambino specifico; posso indicare i processi di sviluppo psichico; le modalità per favorire lo sviluppo di questa o quella abilità... poi sta al genitore, come all'insegnante, ecc. decidere come utilizzare nozioni e tecniche, all'interno della relazione con il bambino.
Nel mio lavoro, quindi, ho sempre bisogno della collaborazione. Collaborazione degli insegnanti, dei genitori, talvolta dei fratelli, della baby sitter... . Infine io stesso collaboro con altre figure professionali, quali pedagogisti, logopedisti e centri specializzati, per integrare più risorse e competenze, al fine di rispondere al meglio alle esigenze espresse dai miei clienti.