Troppo sport danneggia gli spermatozoi ma non per sempre
L’attività fisica è in grado di influenzare alcune aree del cervello che producono ormoni e che sono collegate ai testicoli. Per capire meglio l’effetto dell’intenso esercizio fisico sulla capacità riproduttiva dell’uomo è stato effettuato uno studio dai ricercatori dell’Università di Teheran, dal titolo: "The effects of intensive, long-term treadmill running on reproductive hormones, hypothalamus-pituitary-testis axis, and semen quality: a randomized controlled study”.
I ricercatori hanno preso in esame 286 soggetti, che sono stati divisi in 2 gruppi. Questi hanno svolto sport per 60 settimane, 5 volte alla settimana per 2 ore. Un gruppo ha svolto attività sportiva intensa, mentre l'altro attività moderata. Il periodo di allenamento è stato poi seguito da 36 settimane di recupero, con esercizi a bassa intensità per entrambi i gruppi.
Al termine sono stati misurati i valori degli ormoni LH e FSH, che sono prodotti dall'ipofisi del cervello e stimolano i testicoli, e il Testosterone (T), prodotto dagli stessi testicoli. Invece, l’attività del collegamento tra cervello e testicoli è stata calcolata con test specifici. Già dopo 12 settimane di attività i livelli di Testosterone risultavano diminuiti. Questo è l’ormone che agisce sulla maturazione degli spermatozoi nei testicoli e che ne influenza la qualità ed il numero. Infatti, dopo 24 settimane di attività fisica i soggetti che si erano sottoposti ad un allenamento intensivo avevano mostrato un declino nei parametri qualitativi del liquido seminale. Anche i livelli nel sangue di LH e FSH scendevano sotto i livelli minimi in entrambi i gruppi, dopo 12 settimane di osservazione. Infatti, si osservava una diminuita risposta dei testicoli al test di connessione ormonale con il cervello. Nell’uomo l’FSH e l’LH intervengono nella spermatogenesi, e il dosaggio del rapporto dei 2 ormoni consente di rilevare l'efficienza testicolare. Si è evidenziato, però, che tutte le alterazioni sono reversibili. Si può quindi concludere che l’allenamento eccessivo ha un effetto deleterio sulla riproduzione maschile solo per un periodo limitato.