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Esposizione e composti plastici influenza lo sviluppo degli spermatozoi

Alcuni plastificanti danneggiano lo sviluppo degli spermatozoi. Lo sostengono vari studi condotti sulla valutazione degli effetti di vari composti tossici sulla fertilità maschile.Tra i tanti, è stata effettuata presso il Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia dell’Università del Texas una ricerca proprio sugli effetti degli ftalati, una famiglia di composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche, come per esempio nel PVC.

Durante la vita embrio-fetale le cellule germinali, deputate alla riproduzione, raggiungono i testicoli, dove avverrà il processo maturativo che trasformerà gli spermatogoni (i precursori immaturi degli spermatozoi) in spermatozoi mobili. Insieme a queste cellule sessuali si sviluppano anche delle cellule di sostegno, chiamate cellule del Sertoli, fondamentali per una corretta maturazione degli spermatozoi. La spermatogenesi è un processo continuo che dura 74 giorni e può essere influenzata dall’esposizione con sostanze esterne. L’esposizione a queste sostanze durante la vita fetale è in grado di distruggere le associazioni tra le cellule germinali e le cellule del Sertoli, provocando la morte prematura delle cellule germinali e quindi la riduzione del numero di spermatozoi nell’età adulta.

Il Dr. Richburg, che ha condotto lo studio, ha individuato la causa molecolare di questo processo. Sulla rivista Biology of Reproduction, inoltre, è stato pubblicato un altro studio nel quale gli autori sostengono che la mancata associazione tra le cellule germinali e quelle del Sertoli è dovuta a un particolare enzima, l’MMP2. E’ stato infatti dimostrato che un inibitore specifico di questo enzima è in grado di sopprimere gli effetti degli ftalati.