Nessun rischio neurologico per bambini nati in vitro
Ormai le tecniche di fecondazione in vitro (IVF) sono sempre più utilizzate in tutto il mondo. Per questo è necessario capire se ci siano eventuali risvolti sulla salute dei bambini nati in provetta. Per questo Karin Middelburg dell'Università olandese Medical Center Groningen, ha condotto uno studio con lo scopo di valutare gli effetti dell’iperstimolazione ovarica e delle procedure di IVF sulle capacità neurologiche di bambini tra i 4 e i 18 mesi di età.
Sono stati effettuati test specifici in base all’età, poiché il sistema nervoso subisce molti cambiamenti strutturali e funzionali durante l’infanzia. Quindi i giovanissimi sono stati raggruppati in 3 classi di età: 4, 10 e 18 mesi. In particolare sono stati presi in esame i bambini nati in seguito a IVF, sia dopo stimolazione ovarica che dopo ciclo naturale, e quelli concepiti naturalmente. In nessun bambino sono state riscontrate disfunzioni neurologiche gravi. All’età di 4 e 10 mesi il tasso di bambini classificati come normali è risultato simile in tutti i gruppi. Anche a 18 mesi i ricercatori non hanno osservato differenze rilevanti.
Di conseguenza, i tre gruppi analizzati per ogni fascia di età non hanno mostrato differenze statistiche per quanto riguarda le capacità neurologiche. Questo studio supporta precedenti analisi effettuate su bambini di età compresa tra le 2 settimane e i 3 mesi di vita. Questo dimostra che non ci sono conseguenze negative sulle capacità cognitive dei bambini nati in seguito a tecniche di fecondazione in vitro.