Prostatectomia radicale laparoscopica
L’intervento da noi eseguito in laparoscopia, riproduce perfettamente i tempi dell’intervento laparotomico.
Eseguiamo una piccola incisione al di sotto dell’ombelico e scolliamo lo spazio al davanti del peritoneo dove è posta la prostata.Dal foro centrale posizioniamo il laparoscopio con la telecamera. Posizioniamo quindi altri 4 piccoli trocar attraverso i quali introduciamo gli strumenti (forbici, pinze, aghi, portagli etc) che ci pemetteranno di operare.
Come è la continenza urinaria dopo prostatectomia radicale laparoscopica?
La continenza immediata è generalmente buona, se vi è fuga d’urina questa tende a scomparire spontaneamente nel giro di poche settimane.
La percentuale di pazienti perfettamente continenti a 1 anno è del 95%. Nel caso in cui l’incontinenza persista oltre i tre mesi è possibile eseguire un ciclo di riabilitazione del piano perineale per il recupero totale della continenza.
Questi buoni risultati sulla continenza sono dovuti alla possibilità di avere una dissezione uretrale molto precisa e minuziosa.
E le erezioni?
Se oncologicamente possibile, con la laparoscopia si possono facilmente risparmiare i nervi erigendi, che decorrono posteriormente alla prostata. Ciò può permettere una ripresa spontanea delle erezioni.
Quando ciò non è possibile in alternativa si può reimpiantare il nervo surale.
E’ comunque indispensabile, subito dopo l’intervento impostare un programma di riabilitazione sessuale con farmaci tipo il Sidenalfil o/e la Pge1.
Esistono delle limitazioni legate al volume della prostata?
Prostate di volume aumentato (oltre i 100gr) rendono l’intervento più difficile, ma non per questo non eseguibile. In mani esperte non vi sono limitazioni dettate dal volume prostatico.
Come è il controllo oncologico della malattia tumorale prostatica dopo prostatectomia radicale laparoscopica?
I dati della letteratura e anche quelli della nostra casistica dimostrano che non vi è differenza dal punto di vista oncologico tra la tecnica chirurgica classica e quella laparoscopica, quindi un intervento mininvasivo come quello laparoscopico non inficia il controllo oncologico.
E’ vero che la durata dell’intervento di prostatectomia radicale laparoscopica è molto maggiore rispetto alla chirurgica?
No, non è vero. In mani esperte la durata dell’intervento laparoscopico è perfettamente sovrapponibile a quella dell’intervento chirurgico, a volte anche inferiore; infatti nella nostra casistica la durata media di questo intervento non supera le tre ore.