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Le difficoltà di apprendimento




Molti studenti durante la loro carriera scolastica presentano problemi di apprendimento che possono incidere sul rendimento.


Secondo ricerche condotte in Italia uno studente su cinque incontra, durante il suo percorso scolastico, momenti di particolare difficoltà tali da richiedere l’aiuto da parte di un esperto [1] .


In considerazione di questi dati sono aumentati i progetti all’interno della scuola d’infanzia e della scuola elementare di prevenzione e potenziamento dei prerequisiti e delle capacità di base.


Di fronte a una richiesta di valutazione di un bimbo che mostra disagio scolastico è necessario capire attraverso l’indagine conoscitiva e diagnostica se si tratta di difficoltà di apprendimento o di un disturbo dell’apprendimento.



Difficoltà di apprendimento



Le difficoltà di apprendimento si riferiscono a qualsiasi disagio in cui lo studente si imbatte durante la sua carriera scolastica.


“Le difficoltà scolastiche sono di tanti tipi diversi e spesso non sono la conseguenza di una specifica causa , ma sono dovute al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente sia il contesto (ambiente socioculturale, clima familiare, qualità dell’istituzione scolastica…) in cui egli viene a trovarsi” 1 .


Tra i vari disagi che comportano difficoltà scolastiche si possono evidenziare:


· Handicap fisici (visivi, motori, sensoriali..)


· Handicap mentali (ritardo mentale)


· Disturbi del comportamento (l’ADHD o disturbo da deficit di attenzione, disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta…)


· Diversità culturale (bambini che provengono da comunità con lingua e costumi diversi incontrano disagio nel seguire le attività scolastiche)


· Scarsa stimolazione dall’ambiente socioculturale di appartenenza (dovuta a difficoltà economiche, grado di istruzione del genitore, ecc…)


· Problemi di socializzazione con coetanei (bassa popolarità tra i compagni dovuta ad esempio a difficoltà ad esprimersi, ad ascoltare gli altri ecc…)




Disturbi dell’apprendimento.


Con la sigla DSA si intendono i Disturbi Specifici di Apprendimento , definiti anche con la sigla F81 nella Classificazione Internazionale ICD-10 dell' Organizzazione mondiale della sanità .Fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici. [2]


Sono disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità sono alterate già dalle fasi iniziali dello sviluppo. Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere non sono dovuti ad una malattia cerebrale acquisita. Piuttosto si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva legata a qualche disfunzione biologica. (OMS,1992) [3]


Un disturbo dell’apprendimento viene diagnosticato quando le acquisizioni, misurate con test standardizzati, risultano sostanzialmente inferiori a quanto prevedibile rispetto all’età, al livello di intelligenza e all’esperienza scolastica del bambino. Inoltre i problemi di apprendimento devono interferire significativamente con le acquisizioni scolastiche, o con le attività giornaliere che richiedono queste capacità. [4]


I disturbi specifici di apprendimento comprendono:


· Disturbo della lettura


· Disturbo del Calcolo


· Disturbo dell’Espressione Scritta


· Disturbo dell’Apprendimento non Altrimenti Specificato



[1] CORNOLDI C., Le difficoltà di apprendimento a scuola , Il mulino, Bologna, 1999


[2] wikipedia.org/wiki/Disturbi_specifici_di_apprendimento


[3] Tressoldi P.E. e Vio C. “Diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico” Erikson 1996


[4] Raport J.L. e Ismond D.R. “ DSM-IV Guida alla diagnosi dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza” Masson 2003





Disturbo della Lettura.


Il Disturbo della Lettura, denominato dislessia, si verifica quando la capacità di lettura è inferiore rispetto a quanto previsto per età, livello di intelligenza e istruzione del bambino. Può riguardare: la velocità (lettura lenta e stentata), la comprensione (difficoltà a capire il significato del testo )e la correttezza (errori frequenti). Gli errori più comuni espressi dai fanciulli sono: confondono lettere che sono visivamente simili, ma orientate diversamente (d-b-p, u-n, m-n); confondono lettere che hanno suoni simili (v-f, g-c, b-p, d-t); invertono le sillabe che compongono le parole. A volte presentano problemi di attenzione e di concentrazione e di memoria.


Disturbo del Calcolo


Il disturbo del calcolo, denominato discalculia, si manifesta principalmente quando la capacità del calcolo è inferiore rispetto a quanto previsto per età, livello di intelligenza e istruzione del bambino.


Può riguardare: l’area della comprensione dei numeri ( difficoltà rispetto all’ordinamento delle cifre da minore a maggiore, nell’operare confronti quantitativi tra cifre e nella conoscenza del valore posizionale ecc…);l’area della produzione (difficoltà rispetto al dettato di numeri, tabelline, la enumerazione in avanti e all’indietro ecc…); il sistema del calcolo e la risoluzione dei problemi aritmetici che comporti l’analisi dei dati e l’organizzazione del piano di lavoro .


A volte sono presenti anche problemi nelle capacità linguistiche, percettive ed attentive.


La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima della III elementare.




Disturbo dell’Espressione Scritta


IlDisturbo dell’Espressione Scritta, denominato disortografia, si manifesta principalmente quando la capacità di scrittura è inferiore rispetto a quanto previsto per età, livello di intelligenza e istruzione del bambino. Può riguardare l’incapacità di tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici e di comporre testi scritti. Gli errori più frequenti sono: confusione tra fonemi simili ( suoni alfabetici che si assomigliano, ad esempio F e V; T e D; B e P; L e R, ecc); confusione tra grafemi simili ( difficoltà a riconoscere i segni alfabetici che presentano somiglianza nella forma, ad esempio: b e p;); omissioni (il bambino tralascia alcune parti della parola); inversioni ( nella sequenza dei suoni all’interno della parole). La disortografia può derivare da scarse capacità di percezione visiva e uditiva, da un organizzazione spazio-temporale non ancora sufficientemente acquisita, da un processo lento nella simbolizzazione grafica. Può manifestarsi una forma di difficoltà della scrittura dovuta a disturbi di esecuzione motoria, di ordine disprassico denominata disgrafia .


Disturbo dell’Apprendimento non Altrimenti Specificato.


Questacategoria riguarda i Disturbi dell’Apprendimento che non soddisfano i criteri per nessun Disturbo dell’Apprendimento specifico. Ad esempio problemi presenti in tutte e tre le aree: lettura, calcolo ed espressione scritta che interferiscono con l’acquisizione scolastica anche se i punteggi ai test che misurano le singole capacità non risultano significativamente inferiori a quelli prevedibili rispetto all’età, all’intelligenza e alla educazione del soggetto.


Depressione, ansia e disturbi dell’ apprendimento


In alcuni bambini si possono manifestare stati depressivi ed ansiosi provocati dal disturbo dell’apprendimento. Nel bambino può essere presente quindi una depressione psicologica secondaria che trae origine dalla consapevolezza acquisita delle proprie difficoltà di apprendimento. Oppure possono esserci forti stati ansiosi dovuti a un crescente stato di agitazione nel dover eseguire compiti assegnati. Questi stati emotivi contribuiscono a bloccare ulteriormente i meccanismi cognitivi necessari (attenzione, concentrazione, memoria ecc..), gia' resi disfunzionali dalla causa primaria.






Bibliografia:


Celi F. “Psicopatologia dello sviluppo”, McGraw-Hill, 2002


CORNOLDI C., Le difficoltà di apprendimento a scuola , Il mulino, 1999


Raport J.L. e Ismond D.R. “ DSM-IV Guida alla diagnosi dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza” Masson 2003


Tressoldi P.E. e Vio C. “Diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico” Erikson 1996



Dr.Chiara Torciani


Psicologa- Psicoterapeuta